Papercop ha scritto:
...di fatto Nina muore sicuramente prima del nonno. E se non era previsto così, Simeoni non ha sceneggiato bene. A pagina 96 si dice che Nina è caduta in un sonno da cui non l'avrebbero potuta svegliare. Sarà anche una metafora, ma l'allusione è chiara.
Io continuo a non essere così certo che Nina sia morta (molto) prima del ricovero del "nonno". Nonostante tutto il sistema della date fallato in origine, quando fu investito nel 1996 Nina aveva appunto quei 7 anni di vita attestati dalla nascita. E tali sembrano gli anni del cadavere mummificato in modo naturale
.
E poi quel racconto con voce fuori campo di p.96
va preso con le pinze come una contro-favola di cronaca nera spifferata da non si sa chi. Anche il motivo della "bella addormentata" può essere solo un ricamo retorico. E l'unica privazione che le viene sancita è quella di "un principe azzurro" (/Dylan?) potenziale che mai verrà a salvarla, restando entro la metafora della prigionia/maledizione di una non-vita sospesa tra iniezioni narcotizzanti e polverosi scantinati; non viene però detto che è già fatalmente andata al creatore, come non lo era Rosaspina. Per cui potrebbe essere morta anche a cavallo del primo ricovero coatto in ospizio, e quanto ai rimorsi in serie, si tratta pur sempre di un tizio mentalmente malato... anche se il suo profilo psicologico sembra un tantino svaccato in aria malamente in fretta&furia.
E poi non scordiamoci che stiamo parlando di Simeoni, veh...
Come per la faccenda degli operai omertosi/orbi sullo scantinato, gli va concessa qualche licenza approssimante. I suoi modesti mezzi tecnici a livello di sceneggiatore dylaniesco faticano a non emergere, e tutto il costrutto dell'albo rifrullato alla menopeggio nelle ultime pagine lo testimonia. D'altronde è dal primo post da me scritto su questo topic (
a pagina 2), che segnalo come la serie di rivelazioni ammucchiate nel finale serva solo ad abbozzare un senso(posticcio) ai fattacci, rincarando la dose nel torbidume sensazionalista.
Cita:
Mi può anche stare bene che nella sua ingenuità [Nina] non cerchi istintivamente la pace come qualsiasi altro fantasma, bensì uno stallo familiare permanente. Solo che lo trovo un po' gratuito.
Così come, - per me - è abbastanza labile (per usare un eufemismo) il rapporto che la lega a Dave e famiglia, considerato che non hanno influito in nessun modo sulla sua morte.
Il problema sarebbe che il nonno prima o poi, chissà, avrebbe detto dove stavano i resti, quindi liberandola? Possibile, ma pure questo molto debole. E francamente pure in pieno contrasto con la faccenda del "non svegliarmi" e lo stallo di cui sopra. Allora Nina ci tiene o no a essere liberata?
Molto semplicemente, è tutto un po' confuso, ma per buona creanza diciamo che è la bambina a esserlo, [...] si poteva cercare un qualcosa di meno aleatorio, e la storia ne avrebbe guadagnato.
Amen e vedi sopra
Che molte cose a livello di fantasmeria e presupposti onirici siano scritti un po' in modo aleatorio (eufemismo per quasi
ad minchiam) da Simeoni non credo sia una sorpresa. Ma in fondo un filo pseudo-motivazionale che collega l'agire dello spirito di Nina esiste.
Mi secca ripetermi, quindi dopo questa tombalizziamo il concetto: Nina non è il fantasma qualsiasi di una persona che si è evoluta in modo normale e consapevole. E' (stata) praticamente un baby animaletto semi-autistico e dislessico, confinato in una stanza per sette anni, tra bambole, siringhe e nonnerie insane varie. Trapassata nel sonno indotto, inconsapevolmente. Come ti puoi aspettare che agisca lucidamente nei panni di spirito
Che sappia farsi un'idea di cosa sia la (propria) morte, la (propria) pace, la giustizia dei vivi, il linguaggio dei morti, etc
E' normale che vada istintivamente per tentoni o per sensazioni confuse nel suo percorso d'anima inquieta. Ho già detto in lungo&largo a cosa porti questa sua traumatizzata naif-feria primordiale in merito al "
non svegliarmi" e l'infantile
begging for attention nei post precedenti da una pagina a questa parte, e tanto basti. Se avesse posseduto una logica iper-pragmatica al primo incontro al citofono avrebbe detto di filato a Dave che Thomas era un bastardo e di recuperare il proprio scheletro dallo scantinato, sotto il cantiere. Ma sarebbe stato lo spirito di un grigio ragioniere dell'INAIL o no? Non tutti i fantasmi comunicano con partita IVA come quelli linguacciuti della Trelko.
E poi (aridanghete
) torno per l'ultima volta a dire che Dave c'entra eccome con le vicende familiari di Nina, anche solo in modo indiretto per tutto il lato post-mortem della bambina. Se il vecchio è morto per strada portandosi dietro quel turpe segreto la colpa è anche dell'ex tossico amico di sua madre alla guida. Quindi non ci vedo nulla di tanto arbitrario nel transfer con Timmy una volta che anche il bambino di Dave è passato davanti al citofono. Ad Halloween
.
[...]
Adesso direi di chiuderla qui perché gran parte di quello che penso è nei miei precedenti interventi. Non credo che questo genere di simeonate meriti altro, a livello di esegesi dialettiche (soltanto) a due voci. Se qualche altro forumista vuole proporre una terza via parlamentando, spero solo non s'inventi qualche inciucio da proporzionale per raggiungere la maggioranza.
ABBIATE FEDE NELLO SPIRITO MATTARELLA, ED ALOHA