Grazie ai vostri commenti posso anticipare qualcosa dalla recensione generale:
SPOILER AD LIBITUM Mah, secondo me la
faccenda della cantina non è poi questo "scivolone" edilizio. Si può concedere qualche licenza in questo senso
.
Magari il cadavere non era proprio in primo piano di fronte alla porta, e quando l'hanno sfondata per murarla, quei "palazzinari ciniconi" (perché così vengono ritratti quando Dylan va nella loro sede) probabilmente non l'hanno visto, ed erano dotati di caschi, mascherine o altro, per cui non hanno sentito il tanfo di cadavere. Anche per non andare troppo per il sottile con lavori da rigattiere per ripulire gli scantinati o bloccare i lavori a causa una robetta simile, che date le dimensioni poteva essere semplicemente la carcassa di un cane già bello che putrefatto.
Diciamo che si poteva fare di meglio, ma forse le pratiche del catasto non sono il pezzo forte di Simeoni.
Più che altro ci sono
un (altro) pajo di cose che
quasi non mi quadrano.
Primo: come muore effettivamente Nina? Di semplice inedia prolungata? Mi sembra un po' troppo facile attribuire certi atteggiamenti del "nonno" Thomas alla sua follia. In fondo l'ha accudita con devozione per diversi anni. Poi è passato alla letargia indotta da buon infermiere pazzoide con tanto di siringa al seguito, ma non mi è chiaro se l'aver
trasformato Nina nella "bella addormentata" (p.96) fosse un processo già irreversibile e destinato a farla soccombere. Nel senso: la risvegliava ogni tanto? La nutriva con delle flebo? O era già spacciata quando l'avevano trascinato di forza all'ospizio? Oppure al contrario era ancora vegetalmente viva e ridestabile, ma poi la cosa è andata male perché lui non poteva più accudirla da laggiù, né segnalarla a qualcuno di fidato (rivelando tutto il fattaccio) o che gli credesse, una volta inquadrato nel profilo clinico da ebete?
Bah, troppo ingredienti arruffati insieme, nel cercare spiegoncino su spiegoncino... quando l'albo premetteva sfumature ben più indefinite ed oniriche già dal titolo. Archiviare tutto come un sotto-prodotto dell'esaurimento nervoso di questo (folle) tizio nelle ultime paginette mi sa di mezzo bidone, narrativamente parlando
Secondo: c'è qualcosa che
non mi torna a livello di numeri/date. In genere sono una cosa rara negli albi di DD, come riferimento, e forse Simeoni dovrebbe chiedersi il perché, dato che mi pare si impasticci da solo sulle sue stesse cifre. Una bozza di cronologia di quelle spiattellate al pubblico:
1988: Aryanne è incinta di Nina (p.69)
1996: Dave investe Thomas (p.14)
2006: Sarah è incinta di Timmy (p.5)
Ad un certo punto Aryanne (p.70), mentre si confessa con Dylan e Bloch, dice che sua figlia se fosse lì con loro
avrebbe 25 anni. Quindi deduciamo che la storia, orientata sul presente narrativo, sia
ambientata intorno al 2013, massimo 2014 , considerando i nove mesi prima del parto.
Ma allora, se siamo nel 2013, perché Dylan inizialmente si stupisce così tanto quando Dave gli parla di Timmy come di un bimbo di sei anni (p.17)? Se fosse nato nel 2006/7, come sembra, non ci sarebbe nulla di mysterioso ad avere circa sei anni nel 2013, o no? Invece poco dopo Dave argomenta come due anni prima, durante la notte di Halloween, è avvenuto il primo corto-circuito spiritico tra Timmy e Nina al citofono, e che la sua crescita si è bloccata un anno dopo. Per cui lo sviluppo biologico di Timmy, stando a queste date, si è arrestato solo da un anno a questa parte, quando lui ne aveva compiuti proprio sei, e tutto lo stupore di Dylan parrebbe sfasato, come se parlasse dal 2018, e Timmy fosse imbozzolato da 3 o 4 anni a questa parte
.
Un abaco per questi pargoli (
dei proofreader) e passa tutto.
ALOHA PICCOLI CONTI (fetish) CRESCONO