Edit: no ho sbagliato il quote, la frase che mi dà lo spunto è quella che sostiene sia solo una storia alla "Law and order", di lorenzo s.
Prendo spunto da questa affermazione, per ampliare il mio post precedente.
Mi dispiace anche particolarmente, perché avendomi colpita non poco, emotivamente intendo, sento quasi il dovere di confutare questa frase.
SPOILER
Sarebbe facile affermare che questa storia mi abbia colpita duramente in quanto donna, ma è vero soltanto in parte.
La maternità negata, l'abuso, il tradimento della figura paterna, la svendita del proprio corpo, la bellezza sfiorita a causa delle dipendenze, mi hanno si, colpita come un maglio, ma lo hanno fatto senza la volontà di strapparmi esclusivamente quelle lacrime dal petto.
Lo hanno fatto anche per ristabilire, dentro di me, un senso di protezione, perché Dylan in questo albo, è anche il MIO paladino, che voglio giustizia, è il paladino di Nina e Aryanne.
Quello che dovrebbe essere un uomo vero, semplice, "forte nelle sue debolezze", forte perché trae questa forza proprio dalle sue debolezze, senza paura di dimostrarlo o di esserne svilito.
Un uomo che non ha paura di prendere un piccone in mano, con una morsa nello stomaco, e fare la cosa giusta che NON è esibire i bicipiti davanti allo specchio, o scoparne trenta, ma liberare il fantasma di una bambina, al prezzo di un grande dolore (vignetta con sguardo perso nel vuoto e Bloch vicino).
Dylan non investiga solo, Dylan si espone, Dylan protegge, rende giustizia, allevia ferite e lo fa caricandosene il peso.
Non lo fa con il cartello SONO UN GIUSTO, il giusto mezzo idiota dei numeri precedenti, che combatte macchiette e caricature, quasi propagandistiche.
Lo fa con la naturale semplicità del suo essere Dylan.
Non voglio andare oltre, spero che si sia capito.
Dalla copertina in su, un delicato acquerello che apprezzo tantissimo dopo aver letto la storia, perchè si adagia come un velo su di essa, è tutto un crescendo.
Disegni, dialoghi perfetti, PERFETTI. Voglio sottolinearlo dieci, quindici volte: è così che si scrivono i dialoghi.
Scorrono, sono plausibili, non sono ad effetto, perchè Simeoni non deve dimostrare nulla, è un maestro.
Tutto scorre, tutto si incastra: Groucho magnifico, Bloch perfetto, Rania ottima (perché ironica senza essere inutilmente stronza o acida) nelle uniche scene a lei dedicate; non voglio dimenticare Syd e il magnifico pugno che Dylan rifila a quel demente che cerca di rapinarlo.
Mi fa riderissimo che la donna di Freghieri, Sarah, sia la stessa che vediamo da trent'anni
Ringrazio tutti, dal copertinista, al disegnatore, allo sceneggiatore per avermi restituito il mio Dylan, almeno per un mese.