Ovviamente ho citato la prima e la piu´ importante storia per me, quella che acquistai all´ epoca personalmente mese per mese con i soldi della paghetta...
Ricordo ancora la disperazione quando andavo a prendere l´albo ´ Il demone della follia´ e persi delle monetine sotto una macchina ( le tenevo in mano epoca beata e innocente assieme alle mille lire ).... Ho resettato come e´ andata a finire ma l´ albo , cosa piu´ importante , l´ho comunque avuto...
Potrei citare , goduria immensa, l´albo ´Il figlio di Mefisto´ di texiana e vintagissima memoria , l´albo ´Il castello della paura´ prima parte della piu´ fica storia mai apparsa su Dyd opera dei miei disegnatori preferiti della vecchia guardia ( il primo che viene a farmi il pistolotto su M&G peste lo colga )....
Tornando al leitmotiv ´Incubi storia assai poco zagoriana ´ ci sta ma in parte, l´inizio e´ sclaviano ma comunque zagoriano , diciamo che alcuni albi o parti di essi sono molto poco zagoriani ( ci metto tutto l´albo ´Il demone della follia ´e successivi , si ritorna zagoriani a meta´ de ´Ai confini della realta´ fino a meta´ de ´La fine del mondo´)...
A certa accozzaglia zagoriana ( non sei inteso tu rimatt) vorrei virtualmente chiedere se l´ essenza di Zagor non sia anche nel non essere, qualche volta, poco zagoriano ?
Chissa´ come avrebbe reagito un lettore classico dei tempi , chesso´, di ´Addio fratello rosso´ e ´Tropical corp ´ leggendo con vent´anni di anticipo la boselliana ´ Ombre su Darkwood´ , oppure ancora lo Zagor bosellian-atlantideo da ´Il segreto degli Anasazi´ in poi....
Nel 2018 Zagor incontrera´ Brad Barron ( il sonno della ragione zagoriana ) ma la malora per certi lettori restera´ sempre quel ben di dio degli anni ´ 80 ove Sclavi ha fatto il Frank Miller della situazione con un personaggio all´ epoca decotto e che si trascinava stancamente mese dopo mese....
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