Cravenroad7

Lo trovo bello anch'io, ma come dicevo più su, vedo che nelle edicole della mia città le copie di Dark Novels scarseggiano... quindi mi preparo al peggio.

Onestamente la distribuzione mi pare l'ultimo dei problemi
Nella mia edicola, ad una settimana dall'uscita, ho trovato ancora 4 copie fumanti, ed anche in stazione ce n'erano diverse. Poi la cosa varia da zona a zona, ovvio...

Per il resto questo numero #1 presenta tutti i difetti di una serie non nata per la continuity e rimodulata (semi-improvvisando genialmente?)verso questo format senza che la cosa sia stata studiata con cura. Aggiungendo che non mi sembra affatto congeniale alla scrittura del Chiave, per esteso
Ho visto solo un goffo tentativo di ammucchiare in modalità surroghesca le paturnie di Morgan, e quelle di chi lo circonda, tipo Lisbeth "assassina", che se uno non ha letto i primi due numeri della serie base non ci capisce una mazza: effetto disorientamento assicurato, altro che nuovi lettori...
La pagine scorrono via con velocità senza imbastire nulla di particolare - notare la difficoltà tra pagina 51 e 52 per il passaggio di dialogo, causa tempi/vignette a marce forzate per spazio ridotto - se non quello che seguirà nei prossimi numeri: un metodo poco consono per arruolare pochi neo-interessati, ma ottimo per perderne altri che non vogliono beccarsi 60pp semi-insulse di ricapitolazioni sommarie del deja vu, o un nuovo assassino messo per fare numero nella lista delle sexy news .
Anche dal punto di vista grafico noto un gioco al risparmio/tirato via: alcune vignette presentano tratti simil-pennarello senza ritocco di china (p.46 e 52), altre decadono nell'approssimativo squinternato, e non per vezzo autoriale. Carino solo il cliffhanger conclusivo, ma si rivelerà un bluff-nel-bluff-nel-sogno-del-sogno, come sempre

Non bastano zinne, specchi, tacchi, coltelli, culi e pipistrelli per creare una storia. O un suo segmento.

ALOHA DARK NOBELS

Il numero 1 davvero affascinante. Finalmente Morgan diventa interessante e non quel uomo tutto d'un pezzo mostrato fino adesso.

Seeeh, come no, nei primi 20 e passa numeri Morgan è risultato sempre un uomo sereno e linearmente tutto d'un pezzo .
Devo essermi perso qualche pezzo, strada facendo...

ALOHA RICOMPONI QUESTO PUZZLE

Alla fine non ho resistito, l'ho comperato questa mattina, ti ci affezioni, speriamo il nuovo corso dia una linfa che a quanto pare si stava perdendo, ma la Bonelli forse dovrebbe insistere su ML, è una delle migliori novità fumettistiche della casa negli ultimi anni!

Ok letto e devo dire l'impresa per me sarà davvero ardua. Spero sia la scelta giusta. Fossi in Chiaverotti cambierei anche di tanto in tanto, le ambientazioni. New Heliopolis dopo un po' diventa noiosa.

Ero un po' perplesso dopo il numero zero però questo "nuovo" numero uno mi ha convinto.
L'ho trovato interessante e ben costruito, bello il nuovo personaggio, lo scheletro, ed un finale come deve essere in una serie che promette continuity. Nei mesi prossimi si vedrà se questa questa strada funziona.

Niente da fare, neanche questo numero uno mi ha convinto. Continua a soffrire degli stessi problemi visti nello zero: cambi di scena e di dialoghi improvvisi come se fossero state tagliate tavole qua e là; personaggi nuovi che appaiono dal nulla e scompaiono nel nulla senza aggiungere alcunché alla storia ma rubando probabilmente spazio prezioso alle 66 pagine che confermano ancora una volta di essere poche; ritmo eccessivamente frenetico, anche questo a causa della riduzione di pagine. E' una storia che non ha né capo né coda. Forse lo avrà quando la continuity verrà realmente a galla; ma al momento quello che le 66 pagine ci offrono purtroppo non è un granché. Sicuramente è un prodotto qualitativamente inferiore alla "prima serie". Ora noi lettori "storici" lo acquistiamo e continueremo forse a farlo speranzosi, anche per una sorta di affezione precoce al personaggio. Ma una persona che non ha mai letto Morgan Lost e che si trova tra le mani questo numero 1 (dopo un numero zero tutt'altro che esaltante) perchè dovrebbe essere invogliata a spendere 3,50€ al mese nei mesi a venire? Quando si progetta una continuity è importante che ogni volume lasci qualcosa di ben chiaro al lettore, in modo da non creare confusione in una lunga storia che bisogna tenere a mente per mesi o addirittura anni (a meno di non rileggersi ogni mese tutti gli arretrati). Invece in un solo volume (due se contiamo lo zero) viene fatto un frullatone di idee e avvenimenti; non oso immaginare alla fine che guazzabuglio ne possa uscire fuori.

Temo tu abbia ragione. Il prodotto è chiaramente più stentato e confusionario. Credo anche "improvvisato" (d)alla base. Di difficile presa quindi sul nuovo lettore, che vede un personaggio senza appeal trascinarsi per 66 pagine al mese per scatti forzosi, tentando di abbozzare un qualcosa di sé + una macrotrama appiccicaticcia, mentre sbucano personaggi random a pasticciare le cose. Queste seconde me sono le conseguenze di quando si prova a scimmiottare l'andazzo delle serie tv su una base narrativa rivista in modo non congeniale allo stile dell'autore.
La prima serie sarà stata ripetitiva, e con diversi alti & bassi, ma era strutturata molto meglio, oltre che omogenea nelle finalità. Adesso possono (o possiamo) solo sperare che la continuity carburi un po' meglio, e che quei pochi rimasti continuino ad acquistarlo solo "per vedere come va a finire" .

ALOHA A TEMPO DETERMINATO

tanta carne al fuoco in questo numero uno, personaggi nuovi ai quali si aggiungono tanti vecchi ritorni e un finale che lascia ben sperare per il seguito. Al momento assolutamente promosso, curiosissimo di vedere dove/come si andrà a parare.
Spero proprio che almeno questo ciclo in continuity venga chiuso come immaginato dal buon Chiave, se poi la serie andrà bene e continuerà, tanto meglio.

Back in time, for Sunday.
Nel tempo libero domenicale ho letto uno dei numeri che mi mancava, e cioè l'ultimo della prima serie, il #24 Serial Toons. Mi è piaciuto molto e conferma (di riflesso) le mie perplessità sulla nuova serie per quanto visto sinora.

Puro Chiaverotti in stile trash di serieZ per sua stessa ammissione; orchestrata al meglio su più piani di meta-fiction l'interazione tra il mondo dei cartoons, quello umano, e l'intelligenza artificiale - roba che certi autorucoli dylaniati dovrebbero studiare nei corsi di recupero serali, visti gli sterili metapipponi che ci propinano da mesi
Divertente e leggero, splatter quanto basta, disegni Cavazzano-like, nevrastenie di contorno, virus informatici, malattie veneree, vamprostitute fumettose alla Jessica Rabbit, qualche preziosismo autocitazionista (v. Mastro Hora e Mana Cerace), ed un Morgan scorbutico ed essenziale che non si deprime per deprimere il lettore. Ben congegnato anche il sistema matrioskesco di finzione nella finzione, col cervellone digitale che elabora storie che a loro volta elaborano altre storie, fino a partire per la tangente ribellandosi a qualsiasi algoritimo prevedibile. Interessante il monolito-SommoCreatore con la spia rossa che mi ricorda

Forse non proprio azzeccata la morte di Burton, ed il controfinale è un po' tiepido, ma la storia nel complesso tiene molto bene. Perché in 94 pagine ha modo di snodarsi in autonomia, con efficacia, ed andare dove deve andare a parare. Senza impantanarsi nei crucci di una semi-continuity costretta ad affastellare personaggi riesumati e filoni narrativi in origine esauriti in una 60 di pagine liofilizzate alla meno peggio, che di sostanza in sé ne presentano poca, e come singolo prodotto ci fa una magrissima figura complessiva .

ALOHA SUNDAY BLOODY SUNDAY

è vero che in dark novels i personaggi sono introdotti in modo un po' sbrigativo, ma è inevitabile, li avevamo già visti tutti prima, diciamo che ha cercato di ripetersi il meno possibile, di dare una nuova prospettiva a fatti già raccontati...comunque a me i primi numeri piacciono vediamo quando ingrana la continuity...

ho letto anche il numero 2 e devo dire che sta acquistando ritmo e dinamismo, inoltre c'è una vena di maggior "cattiveria" che non mi dispiace affatto...dalla seconda di copertina scopro che chiaverotti come me ha problemi coi rumori notturni dei vicini di casa, io ho dei rumeni che giocano a pallone all'una di notte, diciamo che "il silenzio alla fine del mondo" per me aveva un significato particolare...peccato che io non posso risolvere con un'ascia...

Questo Il signore della morte, pur non raggiungendo chissà quali cime di gradimento, per adesso è il numero più riuscito dei Dark Novels .

Principalmente perché la continuity ha ingranato stile serie-tv per stagioni, si intravede una macrotrama interessante, e anche il singolo killer di turno - quello delle bare di cristallo - porta a termine il suo micro-arco narrativo con un buon ritmo. Ben incastrati i vari personaggi ricorrenti con le loro vicissitudini - v. Inge, Wallendream, e Morgan stesso. Non posso dire lo stesso degli eventi paralleli in scena per Lisbeth/Capo Burocrate, perché tutta la vicenda come premesse è stata liofilizzata malamente nei numeri scorsi rispetto ai primi due della serie base. E anche Pandora che se ne va a spasso da sola in piena autonomia motoria mi sembra un po' fuori fase...

Qualche esagerazione sulle coincidenze catastrofiche o le botte di culo (v. aereo contro treno e projettile contro la teca funebre), ma quello è un marchio di fabbrica del Chiave. Come lo è il riferimento alle case demoniache progettate da architetti folli, rimbalzando tra D.Argento e Dylan Dog in La Regina delle Tenebre. Le fisime chiagnone di Morgan non mi sono pesate più del solito, anche perché la malattia che sbatte le ali di pipistrello nel suo cervello sembra portare sviluppi ben tru-succulenti

Disegni superiori a quelli del numero precedente, ma mi sembra che si stia esagerando coi camei dei personaggi hollywoodiani ricalcati dalle foto - v. Q.Tarantino in cerca di autografi, M.Gibson che cede un cavallo, Inge spudoratamente riccia+occhialino alla N.Kidman, Paula spiccicata a Scarlett Johansson mentre risponde al telefono, e chi più ne trova più ne metta...nell'album delle figurine

FEATURING ALOHA
(CE L'HO)

Se è per questo sull'ultimo Dylan Dog c'è anche Danny Glover. E l'arma letale è completa.

Comunque confermo anche io le buone impressioni sul numero 2. Niente di trascendentale, ma sicuramente costruito meglio degli altri. Si riesce a seguire piacevolmente senza crisi epilettiche tra una pagina e l'altra.
Ma Inge legata è forse il primo nudo integrale vero sulle pagine Bonelli o mi sono perso qualche altro semipornazzo in passato?
Tra l'altro alla fine ho visto del tenero tra lei e Morgan, stai a vedere che poi... tanto anche Morgan come il nostro affezionato Dylan alla fine se le sbomballa tutte. Almeno fino a quando non indosserà il mantello accompagnato da un roco "Sono Batman!".