Cravenroad7

Anche questo 2017 i giochi si sono chiusi; con Sclavi, nella fattispecie .
Una buona chiusura prenatalizia da cine-panettone omaggiante per un'annata mooooooolto deludente a mio vedere, sentire, annusare, palpare, e dis-gustare. In attesa di capire un po' meglio l'anima ed il costrutto della storia di Mastro Tiz, lascio a voi l'ardire di cimentarvi nel classificone delle storie di questo 2017 dylaniato.

Non si fanno gironi, eliminatorie, sorteggi, spareggi, etc...anche perché Ventura ormai si è dimesso, e non vorrei il suo alone aleggiasse anche tra noi .

ALOHA HIT LIST

Nel frattempo il precoce Aleksander (nomen-omen, e gli assediati di Isso abbozzano), si è portato avanti col lavoro nel topic dello scorso anno, con la sua personale classifica del 2017.

Vista la media, come temevo la zattera appena varata si avvia a piombare in una secca di scarse consolazioni, specie se paragonata alle dilettevoli traversate dylaniesche del 2016



SOTTO A CHI TOCCA, MA ALOHA NON SI TOCCA...
...NEANCHE LI' SOTTO

Ecco la mia top 5 del 2017:

1) Nemico pubblico n. 1
Se non fosse per la continuity e per qualche piccola sbavatura nel finale, sarebbe un capolavoro.

2) Il silenzio del lupo
Raccontata (benissimo) e persino spiegata solo con le immagini. Ma è una buona storia a prescindere dall'esperimento.

3) La fine dell'oscurità
Ermetica, pretenziosa, sgangherata. Eppure ha qualcosa che lascia il segno. E ha il pregio di aver fatto parlare molto di sé, nel bene e nel male.

4) Nel mistero
Delude, è vero, ma difficilmente la si dimentica. E poi quel finale...

5) Il gioco del dolore
L'effetto nostalgia la aiuta molto, ma come non adorare quei testi e quei disegni così vintage?

L'annata è stata discreta: nessun capolavoro, una sola eccellenza (lo Speciale), però, in compenso, più della metà delle storie pubblicate hanno meritato la lettura.
E poi, piaccia o meno, la nuova gestione inizia ad avere una sua riconoscibilità nel linguaggio e nei temi trattati.

Grazie a Wolkoff che mi ha risparmiato il trasloco

Rimanendo una buona storia (da 7 pieno indubbiamente) per una volta lo speciale bilottiano (contando le precedenti storie lunghe della saga) è stato un po' al di sotto delle mie aspettative.

Quest'anno sono stato più selettivo e, alla fine, credo di aver letto poco più di metà delle storie uscite complessivamente. In particolar modo, ad oggi, non credo di aver letto neanche un maxi. Magari rimedierò.

Sarò breve.

Lo speciale è ancora una volta la pubblicazione che più gradisco su Dylan Dog.
Nemico pubblico n.1 è la miglior storia dell'anno.
Seguita da Cronodramma, unico acuto memorabile di una regolare ampiamente dimenticabile e condita da più sensazionalismo che sostanza.
Sotto a questi, vale la pena ricordare lo scanzonato crossover con Dampyr e il secondo lavoro del redivivo Sclavi.

Per il resto che ho letto, encefalogramma piatto.

Ho letto solo gli albi della regolare, esclusi 373 e 374. Fra le storie che ho lasciato in edicola ma che recupererò ci sono lo speciale e l'ultimo maxi (per la storia di Cavaletto).
Cronodramma è l'unica decisamente sopra la media, seguono Arriva il Dampyr, da sufficienza piena, Il passo dell'angelo e Graphic horror novel da sufficienza blanda. Menzione per i disegni de Il bianco e il nero, notevoli, e bocciatura totale per La ninna nanna dell'ultima notte.


P.s: ho acquistato ma devo ancora leggere la storia di Sclavi.

deve ancora arrivarmi l'ultimo numero a firma sclavi, quindi per ora lo escludero dalla classifica, che premetto, è per me solo sulla regolare, in quanto seguo solo ed esclusivamente quella...e gia è tanto che mi arrivi fin quassu...figuriamoci se avessi seguito anche altre pubblicazioni;
mi dividerò come anche in passato tra storie SI, storie NO, e storie NI.

Storie SI:
Cronodramma;
La fine dell'oscurità.


Storie NI:
Arriva il dampyr;
la fiamma.


Storie NO:
il passo dell'angelo;
il giorno della famiglia;
graphic horror novel;
il bianco e il nero;
il terrore;
gli anni selvaggi;
la ninna nanna dellultima notte;
Cose perdute.

Insomma, un annata assai in ribasso e all'insegna del meta e del pistolotto facile...unica novità interessante l'esordio di cavenago alle copertine.

Mi mancano alcuni albi della regolare, dopo la decisione dell'abbandono, quindi niente classifica quest'anno.

Per me ancora una volta vince a mani bassi Bilotta, seguito dall'ergastolana del Chiave.

Bien, adesso che ho letto Sclavi - ma per un parere più diffuso rimando a dopo - posso stilare la classi-fica per niente fica del 2017. Anno abbastanza penoso per le storie lunghe. Su 23 uscite, degne di nota a mio vedere soltanto 6, un bottino magrissimo in pratica, di tre passi carpiati indietro rispetto al 2016.
Le categorie sono divise più per ordine di gradimento che per votazioni. Quelle in corsivo sono extra-regolare.


Categoria Belle Letture Remunerative Per i Sensi Dylaniati

Il gioco del dolore. ( il VERO Chiave vince a mani basse, inutile aggiungere altro )
Cronodramma
Nemico Pubblico N.1
La Ninnananna... (sento già le bordate di fischi. Sarà impopolare, ma a me è piaciuta. Parecchio )
Il silenzio del lupo
Il convento del vuoto

Categoria Letture tra il salvabile e l'innocuo, con qualche punticino a favore

Arriva il Dampyr (solo la prima metà recchioniana. Boselli toppò di brutto, ahinoi)
Nel Mistero
Il sorriso dell'assassino
Il burattinajo
Il Terrore
Oltre i confini della realtà

Categoria Bojate pretenziose di insopportabile ed urticante smarronamento meta-social-impegnato-dylanalitico

Il bianco & il nero
La fiamma
Graphic Horror Nobel (a cui va il prix della giuria accademica per la maxima arroganza paracula psudoautoriale)
La fine dell'oscurità

Categoria Semi-insulsi ed indegni consumi di carta&inchiostro

Il giorno della famiglia
L'uomo e la bestia
Villa Serena
Il passo dell'angelo
Lo scuotibare
Rosso come il sole...
Gli anni selvaggi (se riportato al macero c'è il rischio che la discarica lo rigetti )

UN ALTRO ANNO COSI' ED AVRO' FINITO GLI ALOHA

Io non voto, avedo preso in questo 2017 sí e no due numeri. Anzi, dovrei comprare l'ultimo di Sclavi, prima che finisca... tra l'altro noto solo ora con ORRORE di essermi perso Chiaverotti!!!

L'ergastolana del Chiave la trovi sul Maxi #29.

Sarà che l'ultimo periodo di Marcheselli e il periodo di Gualdoni hanno reso il mio palato meno fine, ma per me un'annata con 6 storie più che buone e 6 accettabili (prendo come riferimento la tua classifica) è abbastanza positiva.
Rispetto al 2016, ciò che è mancato sono le eccellenze (nessuna La macchina umana o Dopo un lungo silenzio, anche se lo Speciale di quest'anno ci va vicino), ma come livello medio più o meno siamo lì.

Ma anche no.
La matematica delle mie opinioni non è un'opinione.
L'anno scorso ho dato solo 4 insufficienze. Quest'anno siamo oltre il doppio, se non al triplo. Nel 2016 ben 19 dalla sufficienza in su, quest'anno 12, di cui un pajo con una fatica immane (v. Terrore e Mignacco)
E di queste letture piacevoli targate 2016, 5 erano dei botti clamorosi (Lago Nero, Sclavi, Bilottax2-Macchina-Speciale, Bacilieri) che danno la polvere a tutte le uscite di quest'anno, escluso il Chiave del Maxi, forse. Perché Bilotta è calato vistosamente nello Speciale, onde inseguire il pallino della sua personale visione su Xabaras, trascurando la fantasaga in sé per sé, mentre Sclavi è hai minimi storici verso il "compilativo". Quindi un'annata di gran lunga in perdita, ed il fatto che lettori storici (v. Mandarino ed Altair ) abbiano mollato proprio da quest'anno la dice lunga.

Non raggiungi nessun grandepiccolo pubblico inflazionando la testata di meta-pipponi sociologizzanti da operetta, tra autori di presunta nouvelle vague raccattati entro intenditori/amiconi di fiera.
Un dato (allarmante) mi basta: in 12 mesi 12 per l'inedito si sono succeduti ai testi ben 11 autori diversi, con unica la Baraldi che ha raddoppiato rispetto agli altri. La Baraldi esponente di punta-cardine? Calcolando anche i fuori-serie le cose non vanno molto meglio, anzi: su un totale di 23 storie lunghe, siamo a 21 autori diversi, con l'esimio ed indispensabile Marzano a distinguersi per le 2 storie
Sinceramente questo per me - nonostante ami la varietà/alternanza - rispecchia l'andazzo sconclusionato e disorganicamente difforme (se non disgraziatamente estemporaneo) di questa serie (specie per l'inedito), che manca di un' "anima"/indirizzo proprio, di una identità precisa, mentre sempre più spesso viene usata da autori che non c'entrano nulla con Dylan come crocevia d'approdo, come vetrina/vettore strumentale per le loro menate da esporre ad un più largo pubblico, sfruttando Dylan senza cogliere le esigenze di questa testata... spesso semplicemente perché invitati da chi si è invaghito glamour-osamente di altri fumetti di loro pugno (magari di qualità,eh), ma distanti anni luce dalle prospettive e dalla poetica dylaniata, per cui possono confezionare solo pugnette.

Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti .

ALOHA UN PENSIERO SU MONTELLA CE LO FAREI
... ADESSO CHE E' DISOCCUPATO, LUI CHE DI ORRORI SE NE INTENDE

Credo anch'io che questo eccesso di sceneggiatori non faccia bene alla serie.
Per il resto, sull'annata e, più in generale, sulla nuova gestione, continuo ad avere un'opinione decisamente meno severa della tua.

Aggiorno anche io la classifica dopo la lettura dell'ultimo numero:

Storie SI:
Cronodramma;
La fine dell'oscurità;
Nel mistero.

Storie NI:
Arriva il dampyr;
la fiamma.



Storie NO:
il passo dell'angelo;
il giorno della famiglia;
graphic horror novel;
il bianco e il nero;
il terrore;
gli anni selvaggi;
la ninna nanna dellultima notte;
Cose perdute.