Cravenroad7

Nein, 3 x 0...

Certo che vedere Roi ridotto così... fa venire voglia di immergere l'albo nella varechina
http://www.sergiobonelli.it/dylan-dog/2018/02/02/albo/il-ritorno-di-killex-1002422/

ALOHACE

difatti ci chiedevamo come Roi e le sue spugnature ne sarebbero usciti dalla colorazione retrò puntinata...
be', forse era meglio rimanere senza risposta, ma rimando al dopo acquisto la sentenza definitiva.

Roi a colori è una bestemmia a prescindere (tranne nel caso de "Gli inquilini arcani").

Al netto della puntinatura, la colorazione è quella già vista nella CSAC: brutta era e brutta rimane.

Resta il fatto che questo genere di colori è il modo più deleterio per rendere appieno il valore di certe opere "storiche" in ottica dylaniata. Tradendo il senso della testata, tra l'altro: perché Sclavi all'epoca, davanti a pastrocchi del genere, si sarebbe buttato giù da un balcone piuttosto che mandare alle stampe roba simile.

Tornando a Roi, come dice Julius, gli Inqulini Arcani sono la sua unica eccezione a colori valuable, ma perché le tavole furono concepite alla base dall'autore proprio in quella maniera, spennellando stile acquerello. A dire il vero anche certe copertine di Brendon ed Ut non sono male, in aggiunta...

ALOHA LE ROI S'AMUSE

Anche la sua storia per il Color Fest (mi pare si chiami "La fiaba nera") è colorata molto bene.

Diciamo che non è colorata male. E della colorazione non se ne occupò Roi.
Se fosse rimasta in b/n avrebbe guadagnato il triplo dell'efficacia. Come da titolo; come La Cantina, parlando di fiabe nerissime.

ALOHA SARA' STATA NANTRA FIABA

Madò...gli inquilini arcani!! che cosa mi avete ricordato...quanto era disturbante e magnetica quella storia...e quei disegni sopratutto...posso fregiarmi di possederne la primissima versione edita da comic art che tengo imbustata come sacra reliquia. ahhhh altri tempi...altre paure colorate.

L'idea di fondo,nel fare una collana tutta dedicata ai DYD di Sclavi è strepitosa.Peccato però che l'abbiano fatta nel modo peggiore possibile.Io gli avrei comprati tutti,ma non digerisco il concept.Copertine orribili e minimaliste,colori vintage che non rendono onore alle storie,e poi quell'effetto cartone che è inguardabile.Una collana del genere meritava molto di più.Mah!

Effettivamente la banale collezione book surclassava questa edizione sia nel gusto che nel rispetto dell'opera.

Confermo che, tra le tante ristampe, mi pare quella che ha mantenuto un certo fascino nel tempo. Conosco non pochi appassionati stagionati che hanno rimpiazzato gli albi brossurati con i book cartonati, da esporre in libreria.

Comunque anche il cartone marroncino e le copertine minimaliste di questa collana hanno un suo perché. Non fosse a colori sarebbe ancora meglio.

Difatti in libreria ho tutti i book di speciali e fuori serie...fanno di certo la loro porca figura ancora oggi.

La collezione Book è fantastica,e la Superbook ancora di più,visto che a disegnare le copertine è il mio mito assoluto Claudio Villa.

Gusti personali...per me la collezione book è senza senso..la super book buona a recuperare le storie più difficili da trovare..ormai le storie che propongono sono relativamente recenti.
Invece il DD di Sclavi mi piace perché è diversa: copertine molto belle, numeri scleri a caso, non in ordine di uscita, nessun numero nella costa, il colore (che può piacere o non piacere) e i testi aggiuntivi di Recchoni e Nucci.
Nella mia libreria i book e super book sono i primi albi che hanno dovuto cedere il loro spazio...