Cravenroad7

Nonostante Stano e la bella colorazione nemmeno io vado oltre il 6,5. Votato accettabile.
Uno Sclavi di maniera, ma comunque migliore di tanti, tanti, autori odierni. E ovviamente, come si diceva sopra, dylaniato al 100%. Avercelo uno Sclavi all'anno
Potrebbe seguire qualche SPOILER
Dopo un lungo silenzio così sentito e personale aveva fatto caso a sé, questo Nel mistero mi viene da collocarlo nella scia del penultimo Sclavi (quello dei quattro albi tra 2006/2007), anche il "serial killer" ha qualcosa, esteriormente, dei "colleghi" di Ucronia e Marty.
Le sequenze col senzatetto ed il finale poeticamente nichilista sono tra quelle più riuscite dell'albo.
A pesare sulla valutazione un po' troppe vignette mute giusto per raggiungere il numero canonico di pagine.
Carpenter solita macchietta e Rania supplente di Bloch (sempre meglio che il tedioso filarino): non si cava sangue dalle rape.

Gli horror club di Recchioni mi ricordano un pò i temi che scrivevo ai tempi del liceo, quando non sapevo che cazzo scrivere ma era comunque opportuno allungare il brodo per arrivare alle canoniche tre pagine.

Mi si dirà che ti frega, e invece è sciatteria. Come i refusi.

Gli editoriali non esaltano neanche me, e ho il vago sospetto che le citazioni che aprono i paragrafi siano trovate googlando "citazione+paroladelmese" (questo mese "Mistero").

comprare un nuovo albo scritto da sclavi per me è sempre un momento di gioia, mi ricordo quando gli albi scritti da lui erano più o meno la normalità...questo albo è bellissimo sul piano visivo, per il resto mi lascia un po' un senso di vuoto, c'è una riflessione sulla morte sempre più desolata, c'è un personaggio che, come sclavi stesso nella realtà, continua a salvare dylan dalla morte e a regalargli una seconda possibilità. onestamente un po' tutto il nuovo corso di dylan mi fa pensare a una confezione perfetta e sgargiante con una scarsità di sostanza all'interno...detto questo spero che sclavi continui a scrivere e recchioni pure, l'opera di restyling non può essere finita già...

Il migliore horror club recente resta, inarrivabile, quello di "dopo un lungo silenzio".

Nel mistero, stringato:
Copertina stupenda
Stano, niente, Stano.
Colori, per me azzeccati.
Sclavi: mangia sempre in testa a parecchia gente, anche se la ricetta è nota.
Finale di classe

Non mi sconfinfera granchè il font usato per la danza della morte,ma vabbè..

Voto buono

trama semplice , esile , ma la sceneggiatura la fa da padrona , ottima come sempre dal padre di dylan dog , Sclavi.

Colori che aiutano la storia ad essere distaccata dalla realtà, anche se le azioni sono reali nella storia.

Stano è sempre Stano , ma qui forse complice la fretta di pubblicarla , per la prima volta qualche piccola imperfezione. Niente di che, solo che ai grandi si notano ,
ai disegnatori mediocri invece è la normalità non essere perfetti.



Copertina ottima , forse il mento di Dylan è un po' pronunciato.

il voto non lo do' , ma sarebbe il massimo solo per il fatto che è tornato a scrivere , e a chi l'ha indotto o stimolato a farlo.

Ho idea che il voto di questa storia verrà influenzato dal nome del "papà"; anche io per prima, stento a giudicarla insufficiente.
Eppure non mi decido, perché è poco più di un elementare pensierino.
Devo capire se modo sia bastato, oppure no.

Votato buono. Sclavi riesce a toccare certe corde personali che ti portano a pensare anche quando hai chiuso l'albo. Questa è l'essenza di Dylan Dog, così dovrebbe essere sempre.

Una storia esile, talmente esile che dirlo è quasi fare uno spoiler.
L'ho comunque letta con piacere, il piacere di ritrovare Dylan scritto e disegnato in un certo modo, a cui esistono alternative certo, ma tutte inferiori. Quindi voto buono. Finale bello, ma decisamente autocitazionista.
Solo un appunto: capisco che associare "colore" a "numero evento" venga in maniera quasi naturale, ma mi resta l'idea che il bianco e nero avrebbe giovato.
Aggiungo anche che mi sarebbe piaciuto scrivere di più su questo numero, ma non saprei cosa.

Albo deludente.

Gli do un "sufficiente" ESCLUSIVAMENTE perchè è comunque meglio di quello che mi è toccato leggere nei mesi precedenti (tutta roba che più insufficiente non si può).

Avrei voluto apprezzare perlomeno il finale. Ma proprio il finale "insinua" un ragionamento che toglie qualsiasi valore all'albo nel suo insieme.

Seguono spoiler massicci


Carpenter fa l'unica cosa che sa fare: la sagoma di cartone.
Anche Rania fa l'unica cosa che sa fare: le veci di Bloch, ovvero la passacarte.

E io ripeto: albo deludente.

sono molto in linea con Papercop, ho letto l'albo una sola volta, prossimo al sonno e quindi piuttosto incapace di intendere, ma la prima sensazione è che ci sia davvero poco poco poco su cui discutere, niente che non funzioni per carità, ma neanche niente di memorabile a partire da uno Stano un po' plastico e posticcio e perlopiù penalizzato dai colori (ottimi a dire il vero, ma Stano secondo me rende 10 volte di più in BeN) ma soprattutto da uno Sclavi con poco da dire e nulla che non abbia già detto. Ripeto: sono sensazioni a freddo (o meglio a sonno) e magari rileggendolo scopro il capolavoro nascosto, nel frattempo aspetto a sbilanciarmi sul voto.
ah, il font della filastrocca nun se po' vede!

Beh, la storia voleva far riflettere proprio su quello,



Mi associo alla domanda, perché ho avuto la stessa impressione.

A me i colori sono piaciuti molto però, anche per il fatto che Stano ha detto in pubblico che la storia l'ha disegnata per il bianco e nero, almeno uno dei cartonati potevano lasciarlo così

Un bel bah

voto sufficiente, mi è piaciuta l'atmosfera, ma troppo corta la storia, volevo una cosa più approfondita