Cravenroad7

Dio mi scampi da Boselli su Dylan. Autore che ammiro tantissimo, ma lontanissimo dalla sensibilità del Nostro.
Zip, Bang, Sock! Boselli su Tex a me piace.

A ben pochi non piace Boselli su Tex, sono altri gli autori a suscitare meno consensi.

Io sono tra quelli che su Dylan lo rivedrei più che volentieri, ma dovrebbe avere voglia e soprattutto tempo per dedicarvisi e penso sia già sufficientemente impegnato.
Penso anche che si saprebbe calare perfettamente nello spirito originario del personaggio, l'ha fatto con Zagor, continua a farlo con Tex.

Pensa un po', a molti lettori di Dylan non è piaciuta la storia di Boselli, a molti lettori di Dampyr non è piaciuta la storia di Recchioni.

Si, ma stiamo parlando di una storia sulla regolare che a dire tanto è buona, e di una sul Color Fest che forse neanche di quello si può fregiare alla meglio, e di appunto della sua parte sul crossover che esattamente non brilla diciamo per quanto scritta anche bene alla fine
Poi possiamo discutere di quanto Boselli sia un professionista nel vero senso della parola, cosa che ritengo indubbia, e anche del fatto che lui riesca anche a fare centro nella caratterizzazione di Dylan più di molti altri recenti, ma è un altro discorso, il fatto è che non si può dire che Boselli stia meglio su Dylan che non su Dampyr o Tex, quando per decenni quello ha scritto e le poche prove su Dylan non brillano, oppure che lui con le atmosfere più action c'entri nulla cosa che ritengo del tutto opposta (anche se ovviamente non vuol dire che non possa scrivere roba poetica e tutto, visto che qualche buona prova sporadica in tal senso sui personaggi su cui lavoro ne abbiamo avute) o più in generale che non si possa proprio sentire come cosa

Forse non ci siamo capiti: non si tratta di scrivere bene e/o male, ma di scrivere PER un altro personaggio.
"L'indagatore dell'incubo" era una storia di Dampyr, per Dampyr e modulata su quel tipo di universo narrativo. Se a Boselli gli dài un normale inedito tutto per Dylan, pensi che sia così fesso/insensibile da ricorrere agli stessi stilemi del "linguaggio dampyriano", tra scazzottate tamarre e verbosissisme lectio erudite? Parliamo di professionisti del fumetto, mica di questa gentaglia che si affaccia ultimamente per cantarsela e suonarsela come se non ci fosse un domani per il proprio ego. Lasciando perdere i discorsi su Tex e le altre testate.

Detto questo per me Boselli può stare benissimo dov'è... non è certo lui colui che può salvare l'andazzo attuale nel riconsiderare Dylan dalle sue basi. Il nome, per quanto mi riguarda, credo la sappiate...

CON-TE ALOHERO',
SU STA(G)NI E CON MARI
ECCHENNESO'....

Lasciamo stare il suo lavoro su Dampyr o su Tex (che mi pare nessuno abbia tirato in ballo qui) sia come autore che come curatore (a proposito io sono anche convinto che come curatore Boselli farebbe meglio di Recchioni, che come autore però apprezzo), ma davvero qualcuno pensa che uno come Boselli, pur scrivendo con la mano sinistra, non sarebbe meglio dell'80% (per riciclare una percentuale usata da Wolkoff), ma facciamo pure del 60% degli autori attuali su Dylan Dog?



Chissà? E' vero che era un'altra epoca, però mi pare che come curatore riuscì a risollevare Zagor e penso anche Tex (a detta di molti appassionati che ho conosciuto), magari ci sarebbe riuscito anche con Dylan, ma penso che per la stessa Bonelli stia bene dove stia, su Tex sicuramente.
Inizia per A e finisce per I?

Forse comincia per B e finisce per I... come si può intuire dal mio intonatissimo ♫ "aloha" ♫ precedente?


No, mi pare non sia lui. Ma i conti tornano sempre, prima o poi...

UN ALOHA AL DI Là DEGLI STAGNI, DEI MONTI, DELLE VALLI...

Ohh, finalmente qualcuno che ha capito tutto.
Il problema di Recchioni e i suoi accoliti non è il saper scrivere bene o male, ma di non saper scrivere una storia di DD.
Non è nelle loro corde, ed ecco che se ne escono con storie che non c'entrano nulla con esso.
In pratica, invece di adattare la loro scrittura al personaggio, adattano il personaggio alla loro scrittura, creando forzature .
I risultati li conosciamo tutti.

Visto che avete riportato in auge questo topic, trascurato causa estate, aggiungo una riga.

Il primo episodio mi era piaciuto abbastanza, il secondo meno, ma in linea di massima sono rimasto soddisfatto.
Il mio problema maggiore con questo numero è che leggo mentalmente il titolo con la voce e la delivery di Guido Nicheli.

Ahimè come temevo questo crossover ha creato equivoci sui modi di fare di Harlan e compagni...
Leggiti storie tipo "Incubo fiammingo", "I lupi mannari", "La stanza perduta", "Le terminatrici", "Il grande fiume" prima di etichettare Dampyr un fumetto action con personaggi sboroni. Grazie.

sì però Harlan è un personaggio più quadrato di dylan, comunque manca completamente di ironia, tratto distintivo dello stile di recchioni, dire che recchioni dovrebbe scrivere dampyr vuol dire non conoscere dampyr

Mi sa che ti sei perso tanti albi... Quante volte, nel bel mezzo di un'azione, Harlan e Kurjak scherzano sul fatto che non fanno mai viaggi in isole esotiche (magari senza trovare vampiri o cattivi da sistemare), e invece si ritrovano spesso in città fantasma, giungle, deserti, zone di guerra...

ironia tratto distintivo...devo essermi perso dei passaggi

Ma il papà è cattolico?

Se Recchioni è ironico, la Barbato è Woody Allen con le tette.

ma voi john doe l'avete letto? a me pareva piuttosto ironico voglio dire non era mica un personaggio serio come Harlan
secondo me recchioni deve ancora dare il suo meglio su dylan comunque le storie scritte da lui erano buone e anche parecchio ironiche (tranne mater morbi)