Cravenroad7

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#MAXI 31 - Rosso come il sole, caldo come il piombo...
Insufficiente (1-4) 9%  9%  [ 3 ]
Mediocre (5) 24%  24%  [ 8 ]
Accettabile (6) 26%  26%  [ 9 ]
Buono (7-8) 18%  18%  [ 6 ]
Ottimo (9-10) 24%  24%  [ 8 ]
Voti totali : 34
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 31 - Rosso come il sole, caldo come il piombo...
MessaggioInviato: ven nov 03, 2017 8:20 pm 
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Iscritto il: sab lug 26, 2014 8:54 pm
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Consigliate di spendere 6,9 euro per questo Maxi?
Siate sinceri ho bisogno di vostre opinioni.


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 31 - Rosso come il sole, caldo come il piombo...
MessaggioInviato: ven nov 03, 2017 9:03 pm 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
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No.
Però se lo trovi tipo in un supermercato (quindi senza edicolanti che ti guardino storto) una scorsa alla storia di Cavaletto dagliela, giusto per farti un'idea e dare un'occhiata ai disegni (davvero "ambrosiniani" come detto da Altair).


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 31 - Rosso come il sole, caldo come il piombo...
MessaggioInviato: sab nov 04, 2017 2:16 pm 
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Iscritto il: sab lug 26, 2014 8:54 pm
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Località: Salerno
Lo salto questo Maxi infatti.


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 31 - Rosso come il sole, caldo come il piombo...
MessaggioInviato: dom nov 05, 2017 9:52 pm 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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Furiadicheb ha scritto:
Consigliate di spendere 6,9 euro per questo Maxi?
Siate sinceri ho bisogno di vostre opinioni.


No, gli altri si, questo no... però c'è la storia di Cavaletto muta, potrebbe interessare...

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Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 31 - Rosso come il sole, caldo come il piombo...
MessaggioInviato: dom nov 12, 2017 5:28 pm 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
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Località: Corbetta
Maxi che mi ha piuttosto deluso in generale. All'intero prodotto facendo la media delle storie do un 5. Ecco una recensione del prodotto molto più fine.

COPERTINA: La copertina non mi esalta. Ha dei bei colori ma il disegno non mi gusta non tanto come concept quanto come realizzazione. Dylan sembra appiccicato lì quasi come se fosse photoshoppato. Inoltre l'effetto dei lupi fuori scala non mi esalta.

ROSSO COME IL SOLE, CALDO COME IL PIOMBO: Questa storia merita un 5 netto. I disegni non mi hanno entusiasmato e la storia, nonostante sia carina, non mi gusta proprio per lo stile western. C'è da dire che non amo il genere western e non amo particolarmente questo filone Digregoriano. I disegni sono indubbiamente buoni ma trovo questo filone incompatibile con il personaggio di Dylan in quanto sembra sempre fuori dall'azione proprio per il tipo di personaggio che è Dylan. L'unica parte bella è stato finalmente vedere Dylan in una scena di sesso!! Iuppi, era ora!!! Ma in generale comunque troppo poco per farmi piacere questa storia.

IL SILENZIO DEL LUPO: Questa è la storia peggiore delle tre. Non perchè sia brutta, anzi è una storia normale, tranquilla e lineare. Non mi ha convinto il fatto di essere muta. Non comprendo in particolare PERCHE' sia stata fatta questa scelta. Mi aspettavo infatti una storia in cui il silenzio fosse parte inerente della storia, in cui la scelta del silenzio fosse dipendente dalla storia. Ero partito quindi con le migliori aspettative, conoscendo soprattutto le qualità di Cavaletto. Mi piacerebbe che rispondesse a questa domanda (su può): Come mai proprio questa storia hai voluto farla muta? C'è qualcosa che non ho compreso?
A me è sembrata una storia ben sceneggiata ma in cui l'assenza di parole sia qualcosa di negativo e non positivo. Come se fosse stata una storia pensata con le parole e poi esse fossero state tolte. In poche parole ho sentito dell'incompletezza nell'albo. Ho dato 4 nonostante dei buoni disegni. Nota a parte per la pagina 184 che è MERAVIGLIOSA!!!

L'UOMO E LA BESTIA: La terza storia è un'altra storia da 5. I disegni non mi sono piaciuti in quanto mi sono sembrati molto grossolani. Uno stile molto minimale che non ha la stessa presa come quella Dall'Agnol. La storia è una normale storia horror senza particolari fronzoli. Abbastanza prevedibile proprio per i pochi personaggi presenti ma con delle belle atmosfere nel complesso.

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 31 - Rosso come il sole, caldo come il piombo...
MessaggioInviato: lun nov 13, 2017 3:50 pm 
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Iscritto il: mar mag 26, 2009 2:24 pm
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Ciao, alemans123--
ti rispondo con piacere...
Era da tempo che volvo cimentarmi con una storia muta, essendo appassionato del "genere" e sapendo che è una bella sfida per ogni disegnatore. Una buona storia muta, per essere tale, deve essere lineare e precisa, oppure onirica e emozionale. La mia appartiene alla prima categoria. Qui i tempi della narrazione si invertono... Scene di dialogo che richiederebbero pagine devono essere riassunte in una vignetta, mentre sequenze di azione la cui comprensione sarebbe facilitata dalla parola devono essere espanse. Questa storia poteva essere svolta solo così, altrimenti non aveva motivo di esistere. Come tu stesso hai detto, troppo lineare (ma è appunto voluto). Con i dialoghi, sarebbe venuta fuori una storiella di 32 pagine. Invece ti assicuro, è stata una bella impresa realizzarla "in silenzio". La mia paura era che non sarebbe stata capita, e invece per ora mi sembra che la leggibilità ci sia, e ne vado fiero, perchè vuol dire che c'è stata una buona sinergia tra me e la disegnatrice.

Poi, il fatto che sia muta sottolinea il fatto che è una storia dove i protagonisti sono lupi e uomini, che si esprimono in linguaggi differenti, con punti di vista diversi.

E poi, se vuoi ti dico la motivazione che scherzosamente mi ha esposto Roberto Recchioni a Lucca Comics durante un breve scambio di battute tra gli stand "Questa volta hai fatto una storia dove non ho potuto cambiarti nemmeno un dialogo!". Non ci avevo pensato ma ho riso molto... :)


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 31 - Rosso come il sole, caldo come il piombo...
MessaggioInviato: lun nov 13, 2017 8:52 pm 
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Iscritto il: lun ago 15, 2011 10:01 am
Messaggi: 407
la prima storia è meno bella del primo capitolo della serie ...voto 5
la seconda storia non mi piace per niente, apprezzo il coraggio e il tentativo, ma per quanto mi riguarda tentativo fallito...voto 4,5
la terza storia è bellina...senza troppe pretese, ma molto godibile e senza difetti...voto 6,5

totale 5,5


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 31 - Rosso come il sole, caldo come il piombo...
MessaggioInviato: lun nov 13, 2017 11:00 pm 
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Iscritto il: lun ago 27, 2012 10:32 am
Messaggi: 245
Interessantissimo l'esperimento del "muto". Non so se ho capito fino in fondo la storia (anziché leggerla prima di andare a dormire in mezzo agli sbadigli di una giornata di lavoro, dovrei leggerla in un giorno di festa). Non mi convince molto questo "spin-off" horror western, ma forse in futuro ne verranno fuori storie pazzesche... e comunque trovo piacevoli le prime due.
Bella la variante sulla licantropia...

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Preso dalla fede ebbi una visione
dall'orgia io fuggivo, non senza derisione.
Vidi il fiume Congo scavare con la testa
e una lingua d'oro tagliare la foresta.


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 31 - Rosso come il sole, caldo come il piombo...
MessaggioInviato: mar nov 14, 2017 10:38 am 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
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Località: Corbetta
Grazie Andrea per la risposta che mi hai dato. Permettimi di non essere d'accordo su alcune tue affermazioni. Poi riconosco che tu scrivi fumetti e io no quindi riconosco sicuramente la tua capacità e avrai ragione tu :) .
In particolare credo che giustamente come dici tu, in un fumetto muto, le sequenze di dialogo devono essere ridotte al minimo mentre in un fumetto dialogato no. Però le sequenze di azione possono essere tranquillamente rese come le hai rese tu anche in un fumetto dialogato. In particolare il fatto che la tua storia fosse lineare non implica che non potesse essere sviluppata sulle canoniche 96 pagine. Alla fine sull'inedito c'è una storia che ha molta meno trama della tua storia. Avrei preferito che questa storia potesse dare maggiore impatto al parlato in quanto aveva delle belle situazioni. Però sei stata bravissimo a renderla capibile. Sotto sotto forse mi aspettavo altro e questo ha impattato sulla mia lettura. Però no problem. Ho passato comunque una buona mezzora in compagnia della tua storia.

Altre storie per Dylan ne hai in programma? O in generale per qualche altra collana Bonelli (tipo Le Storie)?

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Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 31 - Rosso come il sole, caldo come il piombo...
MessaggioInviato: mar nov 14, 2017 4:32 pm 
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Iscritto il: mar mag 26, 2009 2:24 pm
Messaggi: 608
Tranquillo, alemans! Non è che ho ragione io o hai ragione tu. Se una storia piace bene, sennò pazienza. Non sono un tipo troppo permaloso...
:)

Resto dell'idea che, con i dialoghi, sarebbe risultata una storia troppo semplice... avrei dovuto rimaneggiarla in fase di soggetto.
E poi volevo "sfidarmi". Sono sempre in gara con me stesso, ehehehe.

Al momento ho in lavorazione due altre storie di DYD e una breve di Zagor per I RACCONTI DI DARKWOOD.

e, mi raccomando, il 22 novembre esce il Color Tex con una mia storia!

Poi, in questi giorni, finito PARANOID BOYD, sto pensando nuovi soggetti di DYD da proporre...
a presto!
:)


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 31 - Rosso come il sole, caldo come il piombo...
MessaggioInviato: gio nov 16, 2017 2:13 am 
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Iscritto il: lun feb 06, 2017 3:13 pm
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Dopo non so quanti inediti sulla regolare pieni di metafumetto,introspezione dei personaggi e megapipponi mentali e socialmente impegnati...non vedevo l'ora che uscisse queato old boy e cosa mi ritrovo ??? Una ENORME novità... una storia muta. -_-
Ma come ??? L'old boy fatto per il classicismo, per i nostalgici e per riavere l'indagatore dell'incubo? Va bho... non mi bagno prima che piova.

La storia con il filone western è carina, più un genere avventura che horror, ottima l'ambientazione ma il soggetto manca dello stile Dylaniato. 5

IL SILENZIO DEL LUPO: mi fa rimangiare tutto il mio pensiero precedente. Un soggetto azzeccatissimo per l'old boy, niente pipponi mentali, stabile, ordinato, chiaro e soprattutto con finale da Dylan Dog, esperimento riuscito.... anche se non vedo l'utilità della mancanza di testi, sarebbe stato meglio rielaborare la sceneggiatura con l'inserimento del lettering. Cioè la storia è bella non perchè c'è la novità e il coraggio della mancanza dei baloon, ma proprio perchè il soggetto è ottimo a prescindere. 6,5

L' UOMO E LA BESTIA. Vado controcorrente. Sarà per tutta le scorpacciate di metafumetto, sarà perchè ero stanco di vedere moralismi e political correct story su DD... ma io questa storia l'ho apprezzata tantissimo. I disegni sono un insulto per la Bonelli (mi viene in mente un post di RR su fb dove criticava un disegnatore di cui era il curatore...forse abbiamo trovato il responsabile), non perchè l'esordiente non sia capace ma manca l'impegno. Ma me ne frego in questo caso dei disegni...
-Dylan commissionato per un caso INDAGATORE
-protagonista...un licantropo, allelujha è tornato l INCUBO
-finale alla DD
Questo terzo fumatto è il classicismo puro, l'old boy, non sarà un capolavoro...ma era quello di cui avevo bisogno in questo momento...GRAZIE. 7

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1...2...3... Freddy viene per te...


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 31 - Rosso come il sole, caldo come il piombo...
MessaggioInviato: gio nov 16, 2017 11:16 am 
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Iscritto il: mer lug 08, 2015 1:49 am
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Comprato (a scatola chiusa, come sempre) settimane fa, l'ho terminato solo ieri. Sono il lettore Bonelli ideale.

Va beh, il mio voto è un 5 di incoraggiamento, giunto proprio in extremis.

La storia western mi aveva già annoiato l'anno scorso. Questa è stata ancora più difficile da portare a termine, a causa del completo disinteresse per tutto quanto stesse accadendo e per un contesto che meno Dylaniano non si può. Magari è un limite mio, boh.

Della storia muta mi piace l'aver voluto sperimentare, cosa che apprezzo sempre.
Tuttavia, finisce per essere come quelle puntate di serie TV famose in cui tutti cantano, o parlano in rima, o cose del genere. È "una cosa", e immagino che gli autori abbiano faticato molto a realizzarle e si siano divertiti a farlo. Però ecco, restano una sorta di divertissement che si tende in retrospettiva a ignorare.
La storia l'ho terminata molto, troppo rapidamente, e per me i più bei quadri sono quelli fatti di parole, quindi preferirei che l'esperimento restasse isolato. Di nuovo, forse un limite mio.

Nella terza storia accade pochino, e tutto quanto è un po' telefonato, ma diamine, mi è piaciuta.
Dylan vintage, Groucho vintage, indagine vintage e tematiche vintage. Secondo me con un po' più di cura in fase di sceneggiatura e di disegno sarebbe stata accolta con favore nella serie regolare.


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 31 - Rosso come il sole, caldo come il piombo...
MessaggioInviato: gio nov 16, 2017 12:42 pm 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
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Località: Corbetta
Cava76: Assolutamente d'accordo con te. In fondo sono storie che servono per passare una buona mezzora di svago :-) Bene bene sono contento di rivederti sulle pagine di Dylan Dog. Zagor e Tex non li leggo. Ma qualunque tua storia tra DD e Le Storie le leggo sempre volentieri.

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Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 31 - Rosso come il sole, caldo come il piombo...
MessaggioInviato: gio nov 16, 2017 4:40 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
Procedo per ordine inverso, visto che la prima la devo ancora leggere, e dubito di farlo finché non recupero l'episodio precedente a cui dare una ripassata.

Partendo dalla premessa che mettere consecutivamente 2 storie su 3 nello stesso volume (e magari pure la prima prevede un Lobo Azteco?) che convergono sul tema licantropia, mezzisangue allupati, etc, mi pare una trovata abbastanza discutibile, se non una mezzacialtronata, quanto a management editoriale:


SPOILER
SPOILER
SPOILER


L'Uomo e la Bestia dovrebbe prendere lezioni da Cavaletto su come ridurre dialoghi su dialoghi affastellati in modo snervante. Nella prima metà dobbiamo sorbirci un paccazzo di ciance ululate solo per introdurre i personaggi ed il loro modus-vivendi. 44 pagine flosce e sincopate della peggiore tradizione da fiction di Canale 5, a livello di sceneggiatura: queste sono le cose che non mi fanno rimpiangere autori come (il "classico da indagine") Marzano in altra sede, a parte l'esilio sull'OldBoy. Tra l'altro tutti i personaggi (lui/lei/il maggiordomo) risultano banalmente antipatici o com-patetici, nel senso da compatire... visto come l'autore vuole indirizzarci verso il domestico :( .

Dopo che abbiamo passata a' nuttata, si passa al secondo tempo più action in cui almeno succede qualcosa. Cosa? Un lupo mannaro a spasso, amen. Qualche arto cioncato qua e là, poliziotti fessi, campeggiatori incauti. Salvabile il twist finale, ma è davvero pochissima roba in un luna pienissima di mediocrità.
Menzione a parte per i disegni a volte piacevoli (v. lupo a p.228), a volte (troppe) inguardabili. Non ho capito se certa svogliatezza dipenda da spocchia "atteggiosa" spacciata per stile, o da semplice carenza di mezzi/tempistiche per la rifinitura. Consiglierei comunque a questo Chella di trovarsi al più presto una caratura tutta sua, perché non si campa a lungo sui calchi-mannari di Tacconi, Siniscalchi e Dall'Agnol ibridati tra loro :? .
Voto 5 - e vado di manica larga.


[...]


Il silenzio del lupo mi è piaciuta abbastanza invece, ed apprezzo particolarmente questa voglia di sperimentare linguaggi "altri" rispetto alla norma, specie se si parla di animali, e del loro genuino punto di vista senza la retorica del logos. L'ho letta in due notti nell'assoluto silenzio, e credo ci abbia guadagnato molto. Effettivamente se dialogata bastavano un terzo delle pagine... ma qui scorre tutto che è una bellezza, grazie all'abilità dell'autore di gestire la vicenda come un apologo primordiale, e l'assenza dei baloons fa soffermare meglio sulla qualità del tratto ispirato di Zambrosini....
...ehhhmm :g: ... Zamborlini, che spero di rivedere sulla regular, se il Conte si farà pregare. Volti tesi/espressivi, vegetazioni fitte, la giungla urbana di Londra, architetture da noir incenerite sotto la pioggia, macelleria corposa e contorta: davvero un gran lavoro. Forse solo la mono-splash pittorica da quadretto familiare (p.184) non mi ha convinto, oltre ai tatuaggi sul lupo che spesso spariscono senza un motivo.

Molto bello anche l'incubo della carcassa dino-giganteggiante (pp.147-50) dove la storia si concede un (raro) excursus visionario. Per il resto la narrazione visiva tiene con i suoi perché e cattura col suo spirito... tranne che per le ultime due pagine che mi sanno un po' di riempitivo.
Magari invece di concentrarsi sulle continue bighellonate di Dylan (quando mai riflette sotto un ponte :?: p.164) si poteva dedicare qualche pagina in più alla ritualità tribale (+sua atmosfera à la Jack London) nella tundra canado-artica donde scaturì ogni fattaccio.. ma questo è solo un mio desiderio, eh. Mi sembra un po' strano che Bloch (p.127) si scomodi per poco più di un lupacchiotto a zampa libera per strada, come non afferro tanto il modo di agire di Dylan, che dopo essersi barricato in auto per la fifa (p.117), tre pagine a seguire, al sentire di un colpo di pistola, si precipita fuori dal Maggiolone cuoredoroimpavido per far il San Francesco de noartri :3 .
Comunque sia, storia pienamente promossa. Voto complessivo 7 +.



ALOHA ET CAVE LUPUM, MORTI DEAMBULANTI :wink:
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MessaggioInviato: ven nov 17, 2017 2:53 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6990
Località: Inverary 2.0
[...] alla fine la precedente storia di Halloween non ho avuto tempo per recuperarla.
Forse meglio così, perché se penso di rileggere per un ripasso una roba come Rosso come la vergogna, caldo come la brodaglia allungata...mi vergognerei da qui alla prossima eternità.

Baggianata digregoriana a tratti offensiva verso il lettore, con Piccatto che sfrutta l'Old Dylan come nave scuola per i suoi Young allievi- che tra l'altro non sempre si amalgamano a dovere, v. retini e linee pulite/precisine delle prime pagine - in una saga che già non partiva su grandi premesse, ma qui tracolla nel pastrocchio aggravato. Non dico spazzatura, perché per il trash ci vuole ben altro - vero Claudione ? 8-) :wink:
Basterebbe ispirarsi a certi horror-western (v. Dal Tramonto all'Alba), certe spaghetto-parodie dei 70s di S.Leone, e chissà quanto altro materiale per trarre qualcosa di buono. Invece, nada de nada gringos: soltanto un pallido tentativo di fingersi scanzonati con quattro pallottole in croce, un Dylan passivo, Groucho ficcato di straforo, e dei tizi che hanno dei denti aguzzi per cui quindi devono passare per roba dell'oltretomba.

I pratica un tombale omaggio a Faraci che incontra Martin Mystère in modalità storia-beota: la mappa, la tizia-guida, "arrivano i nostri", il pueblo dell'antica civiltà nascosto nelle rocce, il collezionista di opere d'arte, il varco spazio-temporale, "ari-arrivano i nostri", zuffa&esplosione risolutrice. Forse salvabile qualche sferzata di Sisco e Piccatto quando ritorna alle origini, ballerina nuda inclusa :*
Voto: un pugno di buoni, brutti, e cattivi cappi nel deserto.

DIO PERDONA, ALOHA NO

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