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#374 - La fine dell'oscurità
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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar nov 07, 2017 3:18 pm 
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JMZ ha scritto:
alemans123 ha scritto:
Interessante questa censura che l'autore dovrebbe avere... sinceramente non capisco perchè l'autore non dovrebbe esprimere la sua idea in una sua opera. Non si faceva lo stesso anche nei primi in Vampiri o il Marchio Rosso (c'è un bel pistolotto anche lì) o Memorie dall'invisibile (l'arringa del giudice non era forse molto farsesca nei toni?). E Goblin, La dama in nero? E Bossi in Doktor Terror? E Caccia alle streghe? In alcuni casi erano molto più levigate le idee ma anche lì ogni tanto partivano dei bei pistolottoni.


ma infatti certe Sclavate o Chiaverottate non mi sembra fossero da meno in quanto a pipponi moralisti e/o sociopolitici


Questi commenti sono al limite del farsesco/fintontologico. Bisogna sempre ripetere le stesso cose, puntualmente, per chiarire quello che è già evidente. Ma l'obnubilazione e la malafede partizaneggiante possono sempre molto, pare :cry: .

Nessuno ha detto che Sclavi e Chiaverotti NON ci mettessero i loro contenuti "impegnati" a margine. E che spesso non insistessero fino alla pedanteria in certe loro derive. Doktor Terror - una storia poco riuscita, infatti, se non una mezza ciofeca - ne è un esempio. Goblin imbocca a più riprese le sue tesi, e mi pare evidente.
Ma a parte questo erano delle STORIE, a livello di scrittura. Il punto d'arrivo o quello di partenza era la "tesina impegnata" ad hoc, eppure non costituiva il nerbo della sceneggiatura.

In questo albo Uzzeo vive SOLO DI QUELLO in pratica. E patisce la miseria del rattoppamento plurimo per evangelizzare il suo pensiero.
E non esagera neanche più di tanto nei pistolotti che, a livello quantitativo, ricoprono di gran lunga un numero minore di vignette rispetto ad altre storie a sfondo socio-filosofante-sondaggioso. Ma quando lo fanno sbucano in modo sconnesso, forzoso, capzioso ed urlato à la "io vi indicherò la via". Non è un problema di esagerazione. E' un problema di dipendenza, a livello di struttura e modalità d'espressione, che sfora nel patetico a più riprese. Paragonarlo a cose come I Vampiri meriterebbe qualche rivolta per strada come nella storia di Sclavi.

Tutto l'albo ruota attorno a quattro menate in croce e poco più. Non esiste struttura narrativa, dopo un inizio visionario promettente dai toni apocalittici. Solo svolazzi casuali d'addentramento nelle lezioni di vita autoriali, che menano il can per l'aja attorno al nulla cosmico salmodiando per oltre 60pp.
Poco più di un pretesto, a margine di uno sfogo, presunto illuminato.
Una povertà stracciona nel costrutto rapsodico da far rimpianger UT e cose simili.

Come diceva qualcuno molto saggio, la Verità sta nel mezzo.
Che non è un invito relativista alle boutade melo-democristiane di Casini ed Alfano...
...ma un invito a valutare meglio il "mezzo" di espressione delle proprie idee.
Che qui fa piangere anche le dune del Namib :cry: .

ANCHE ALOHA E' NEL MEZZO...
...POSSIBILMENTE DI UNA 5aC SENZA FERRETTO

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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar nov 07, 2017 3:23 pm 
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JMZ ha scritto:
ma infatti certe Sclavate o Chiaverottate non mi sembra fossero da meno in quanto a pipponi moralisti e/o sociopolitici
A parte che neanche quelle vecchie storie "impegnate" erano riuscitissime (ad eccezione di Vampiri), ma almeno la presa di posizione era nei confronti di criminali (veri o di finzione narrativa). Qui l'insulto è semplicemente verso chi la pensa diversamente dall'autore e l'Artista non prende le distanze, ma ci mette il carico dicendo che non potrai mai fargli cambiare idea (perché sono pure idioti oltre che bigotti).
Dato che in quella numerosa categoria di pensiero di manifestanti (ripeto non criminali) ci sono anche molti acquirenti Bonelli, la casa editrice sarebbe dovuta essere più accorta nell'avvallare quelle due pagine (poco riuscite narrativamente in ogni caso) proprio per non rischiare perdite di lettori offesi.

Che poi dovrebbero offendersi perché è 'na palla la storia.

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l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar nov 07, 2017 3:32 pm 
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Dear Boy ha scritto:
[...] neanche quelle vecchie storie "impegnate" erano riuscitissime (ad eccezione di Vampiri), ma almeno la presa di posizione era nei confronti di criminali (veri o di finzione narrativa).


Appunto. Sia quelli di Goblin che der Doktor erano stronzi criminali inseriti in una storia 8-) .
Almeno Sclavi e Chiaverotti si erano presi la briga di dargli corpo nell'evolversi delle vicende.
Non due semplici paginette di taxisti e dimostranti made-in-Belpietro, ficcati di straforo per poi subito eclissarsi, che riescono soltanto dimostrare il qualunquismo iper-parziale e contro-sloganistico dell'autore.... a cui preme solo quello, alla fine dei conti di oltre 90pp di storia-ccia.

Immagine

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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar nov 07, 2017 3:43 pm 
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Per Mino: Fammi capire. Se Dylan dice qualcosa è perchè la pensa l'autore? Non hai pensato che in quella scena si scontrano due mondi che semplicemente non si possono incontrare perchè partono dalla mancanza di rispetto l'uno nell'altro. I manifestanti hanno la loro idea, Dylan ha la sua e non si confrontano. Uno da dell'idiota all'altro praticamente. L'idea dell'autore, per me esce, da quello che dice l'artista non da quello che dice Dylan. O almeno per me.

Per Wolk: Proprio la tua prima riga rappresenta il fuoco di questa storia. Perchè dare del farsesco ad uno scambio di opinioni? O perchè dare del partigiano a persone che la pensano diversamente da te? Tieni conto poi che sul concetto della mancanza di storia sono anche d'accordo con te (come ho scritto nel mio primo commento).
Criticavo le affermazioni specifiche secondo le quali un autore non possa usare Dylan per criticare qualcosa o qualcuno. Dicendo che questo è stato fatto in molti numeri tra i primi 100. E probabilmente la fortuna di Dylan Dog è stata in parte dovuta anche a questo.
Concordo poi che in questi ultimi numeri mancano le STORIE. Non necessariamente chissà che tipologia di storie ma degli avvenimenti e non delle situazioni

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar nov 07, 2017 3:50 pm 
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Dear Boy ha scritto:
JMZ ha scritto:
ma infatti certe Sclavate o Chiaverottate non mi sembra fossero da meno in quanto a pipponi moralisti e/o sociopolitici
A parte che neanche quelle vecchie storie "impegnate" erano riuscitissime (ad eccezione di Vampiri), ma almeno la presa di posizione era nei confronti di criminali (veri o di finzione narrativa). Qui l'insulto è semplicemente verso chi la pensa diversamente dall'autore e l'Artista non prende le distanze, ma ci mette il carico dicendo che non potrai mai fargli cambiare idea (perché sono pure idioti oltre che bigotti).
Dato che in quella numerosa categoria di pensiero di manifestanti (ripeto non criminali) ci sono anche molti acquirenti Bonelli, la casa editrice sarebbe dovuta essere più accorta nell'avvallare quelle due pagine (poco riuscite narrativamente in ogni caso) proprio per non rischiare perdite di lettori offesi.

Che poi dovrebbero offendersi perché è 'na palla la storia.


Non saranno direttamente criminali, ma appoggiano un pensiero criminale visto che c'è gente che muore a causa delle idee per cui manifestano.

Comunque proprio il fatto che "ci mette il carico dicendo che non potrai mai fargli cambiare idea" crea un corto circuito che, almeno a me, ha inquietato abbastanza: come dice anche Papercop, la storia racconta l'impossibilità di uscire dalla post-verità, non esistono più ragione o torto, vale tutto. E se vale tutto, niente vale.
Sul fatto che sia una palla...nì. Diciamo il 15% dell'albo :D

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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar nov 07, 2017 3:51 pm 
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alemans123 ha scritto:

Per Wolk: Proprio la tua prima riga rappresenta il fuoco di questa storia. Perchè dare del farsesco ad uno scambio di opinioni? O perchè dare del partigiano a persone che la pensano diversamente da te?i


Forse perché non conosci la fauna dei fan-boy, o fai finta di non conoscerla :roll: .
Comunque sia, a differenza di certe fidanzate di Dylan, qui non si dà fuoco a nulla per protesta, né ci si aspetta il Rrobecop #400 a randellarci tutti col suo inno "avanti cosìììììììììì".
Il farsesco sta nel ripetere quello che è già stato detto, che evidentemente conviene ignorare.
Che equivale ad uno scambio di opinioni tra una tapparella ed un attaccapanni. Restando appesi. :g: .

ALOHA ARREDAMENTO ALTERNATIVO

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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar nov 07, 2017 3:57 pm 
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alemans123 ha scritto:
Per Mino: Fammi capire. Se Dylan dice qualcosa è perchè la pensa l'autore? Non hai pensato che in quella scena si scontrano due mondi che semplicemente non si possono incontrare perchè partono dalla mancanza di rispetto l'uno nell'altro. I manifestanti hanno la loro idea, Dylan ha la sua e non si confrontano. Uno da dell'idiota all'altro praticamente. L'idea dell'autore, per me esce, da quello che dice l'artista non da quello che dice Dylan. O almeno per me.

Per Wolk: Proprio la tua prima riga rappresenta il fuoco di questa storia. Perchè dare del farsesco ad uno scambio di opinioni? O perchè dare del partigiano a persone che la pensano diversamente da te? Tieni conto poi che sul concetto della mancanza di storia sono anche d'accordo con te (come ho scritto nel mio primo commento).
Criticavo le affermazioni specifiche secondo le quali un autore non possa usare Dylan per criticare qualcosa o qualcuno. Dicendo che questo è stato fatto in molti numeri tra i primi 100. E probabilmente la fortuna di Dylan Dog è stata in parte dovuta anche a questo.
Concordo poi che in questi ultimi numeri mancano le STORIE. Non necessariamente chissà che tipologia di storie ma degli avvenimenti e non delle situazioni


che ti devo dire alemans, per me Dylan dice quello che l'autore gli fa dire, perciò l'idea è dell'autore. poi anche se fosse un pensiero di Dylan fatto sta che lui con quella frase non condanna solo chi manifesta in modo violento, ma offende anche le altre persone che la pensano come i manifestanti ma che si esprimono in modo pacifico. perciò un conto è condannare la violenza ed è giusto, un altro è offendere chi non la pensa come noi.


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar nov 07, 2017 4:03 pm 
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wolkoff ha scritto:
JMZ ha scritto:
alemans123 ha scritto:
Interessante questa censura che l'autore dovrebbe avere... sinceramente non capisco perchè l'autore non dovrebbe esprimere la sua idea in una sua opera. Non si faceva lo stesso anche nei primi in Vampiri o il Marchio Rosso (c'è un bel pistolotto anche lì) o Memorie dall'invisibile (l'arringa del giudice non era forse molto farsesca nei toni?). E Goblin, La dama in nero? E Bossi in Doktor Terror? E Caccia alle streghe? In alcuni casi erano molto più levigate le idee ma anche lì ogni tanto partivano dei bei pistolottoni.


ma infatti certe Sclavate o Chiaverottate non mi sembra fossero da meno in quanto a pipponi moralisti e/o sociopolitici


Questi commenti sono al limite del farsesco/fintontologico. Bisogna sempre ripetere le stesso cose, puntualmente, per chiarire quello che è già evidente. Ma l'obnubilazione e la malafede partizaneggiante possono sempre molto, pare :cry: .

Nessuno ha detto che Sclavi e Chiaverotti NON ci mettessero i loro contenuti "impegnati" a margine. E che spesso non insistessero fino alla pedanteria in certe loro derive. Doktor Terror - una storia poco riuscita, infatti, se non una mezza ciofeca - ne è un esempio. Goblin imbocca a più riprese le sue tesi, e mi pare evidente.
Ma a parte questo erano delle STORIE, a livello di scrittura. Il punto d'arrivo o quello di partenza era la "tesina impegnata" ad hoc, eppure non costituiva il nerbo della sceneggiatura.

In questo albo Uzzeo vive SOLO DI QUELLO in pratica. E patisce la miseria del rattoppamento plurimo per evangelizzare il suo pensiero.
E non esagera neanche più di tanto nei pistolotti che, a livello quantitativo, ricoprono di gran lunga un numero minore di vignette rispetto ad altre storie a sfondo socio-filosofante-sondaggioso. Ma quando lo fanno sbucano in modo sconnesso, forzoso, capzioso ed urlato à la "io vi indicherò la via". Non è un problema di esagerazione. E' un problema di dipendenza, a livello di struttura e modalità d'espressione, che sfora nel patetico a più riprese. Paragonarlo a cose come I Vampiri meriterebbe qualche rivolta per strada come nella storia di Sclavi.

Tutto l'albo ruota attorno a quattro menate in croce e poco più. Non esiste struttura narrativa, dopo un inizio visionario promettente dai toni apocalittici. Solo svolazzi casuali d'addentramento nelle lezioni di vita autoriali, che menano il can per l'aja attorno al nulla cosmico salmodiando per oltre 60pp.
Poco più di un pretesto, a margine di uno sfogo, presunto illuminato.
Una povertà stracciona nel costrutto rapsodico da far rimpianger UT e cose simili.

Come diceva qualcuno molto saggio, la Verità sta nel mezzo.
Che non è un invito relativista alle boutade melo-democristiane di Casini ed Alfano...
...ma un invito a valutare meglio il "mezzo" di espressione delle proprie idee.
Che qui fa piangere anche le dune del Namib :cry: .

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Senza contare che stiamo parlando di un autore alla sua prima prova sulla serie regolare, che è la cosa che più mi lascia perplesso. Già a corto di idee?


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar nov 07, 2017 4:36 pm 
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Mino: Ma è indipendente proprio dalla violenza. Il teatrino che imbastiscono Dylan e i manifestanti non è altro che ciò che accade oggi tra le persone comuni. Ognuno di loro ha una propria concezione della verità. Poi è chiaro che Dylan, per le idee che ha il PERSONAGGIO (da sempre piuttosto di sinistra) non può che pensarla così.

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Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar nov 07, 2017 5:09 pm 
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alemans123 ha scritto:
Mino: Ma è indipendente proprio dalla violenza. Il teatrino che imbastiscono Dylan e i manifestanti non è altro che ciò che accade oggi tra le persone comuni. Ognuno di loro ha una propria concezione della verità. Poi è chiaro che Dylan, per le idee che ha il PERSONAGGIO (da sempre piuttosto di sinistra) non può che pensarla così.


ma proprio per questo penso che abbiano fatto un errore, i manifestanti sono offesi da Dylan solo perché non la pensano come lui, no perché sono dei violenti. si può non essere d'accordo ma lo si può fare anche senza offendersi, infatti io e te la pensiamo diversamente ma nessuno di noi due ha insultato l'altro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar nov 07, 2017 5:40 pm 
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Mino ha scritto:
perciò un conto è condannare la violenza ed è giusto, un altro è offendere chi non la pensa come noi.

che dire? per me puoi anche manifestare pacificamente coi nonni, gli zii e i bambini e col permesso della questura, ma se manifesti affinché persone "differenti" da te non ottengano diritti che a te spettano solo perché la tua religione dice che è giusto così o solo perché hai avuto il culo di nascere in una certa nazione, be', il violento, il bigotto, l'idiota sei tu!
@WOLK: c'è una certa assonanza nel modo in cui ti confronti con chi non la pensa come te e quelli che manifestano con la "verità" scritta su un cartellone; entrambi screditate le opinioni altrui in virtù di una realtà unica, evidente e più volte assodata, ma dato che non mi infastidisce più di tanto: il fatto che Sclavi e Chiaverotti confinassero la propria soggettiva sociopolitica a latere o tramite frecciatine e non ne imperniassero le basi della narrazione quando non il soggetto stesso non rende, a mio modo di vedere (wow, come mi suona bene), i loro pistolotti meno retorici o meno populisti.


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar nov 07, 2017 6:44 pm 
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JMZ ha scritto:
[
@WOLK: c'è una certa assonanza nel modo in cui ti confronti con chi non la pensa come te e quelli che manifestano con la "verità" scritta su un cartellone; entrambi screditate le opinioni altrui in virtù di una realtà unica, evidente e più volte assodata, ma dato che non mi infastidisce più di tanto


Buon per te. Perché se ti vedessi in giro facciadavittima + le Clarks con un tizio barbuto ed i dreadlock durante un corteo, non è detto che non ti romperei in testa un cartellone anti-gender, prestatomi da qualche agguerrita casalinga il cui figlio è scappato con un trans a Capo Verde. Seeeh, come no...

Mapperpiacere: l'unica realtà è che non vi capacitate di quello che altri pensano, dimostrandolo a più riprese, e che dovete assolvere l'indifendibile per presa di posizione ogni mese, sforando sino al revisionismo buffoneggiante, appeso a qualche specchio già crepato di suo. Dal momento che esiste la libera espressione anche qui sopra, è normale aspettarsi determinate risposte a fronte di certe arringhe. Terzo principio della dinamica. E' divertente comunque vedere come la "realtà" ( :o ) si disponga a piacimento per poi nascondersi quando non serve.

Cita:
il fatto che Sclavi e Chiaverotti confinassero la propria soggettiva sociopolitica a latere o tramite frecciatine e non ne imperniassero le basi della narrazione quando non il soggetto stesso non rende, a mio modo di vedere (wow, come mi suona bene), i loro pistolotti meno retorici o meno populisti.


Eqquindi? A parte che definire Sclavi&Chiave dei "populisti" ( :lol: )con quello che scrivevano negli '80 sotto regime DC vuol dire avere una percezione storica distorta rispetto alla cultura dell'epoca... almeno LORO scrivevano (con qualche defaillance retorica, ovvio) STORIE degne di questo nome....
...e non spazzatura pseudo-ideologica dall'ultimo guru "arrivato" de noartri - a proposito di chi si ritiene depositario della Verità, non appena mette piede su questa testata, per auto-referenzialità onanistica - ventriloquizzata tramite il pupazzo-Dylan, usato sempre più spesso come veicolo delle proprie originalissime ( :o ) ingerenze da strombettare e-ruttando sentenziosamente a casaccio, senza alcun impianto narrativo di fondo.
Burp :P .

Spero solo di riporlo nel cassonetto della differenziata giusto, perché quella non è solo questione di opinione, ed il Comune non la prenderebbe bene se mi sbagliassi.

ALOHA COMPOSTI INORGANICI

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Ultima modifica di wolkoff il mar nov 07, 2017 10:30 pm, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
MessaggioInviato: mar nov 07, 2017 9:15 pm 
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JMZ ha scritto:
Mino ha scritto:
perciò un conto è condannare la violenza ed è giusto, un altro è offendere chi non la pensa come noi.

che dire? per me puoi anche manifestare pacificamente coi nonni, gli zii e i bambini e col permesso della questura, ma se manifesti affinché persone "differenti" da te non ottengano diritti che a te spettano solo perché la tua religione dice che è giusto così o solo perché hai avuto il culo di nascere in una certa nazione, be', il violento, il bigotto, l'idiota sei tu!
@WOLK: c'è una certa assonanza nel modo in cui ti confronti con chi non la pensa come te e quelli che manifestano con la "verità" scritta su un cartellone; entrambi screditate le opinioni altrui in virtù di una realtà unica, evidente e più volte assodata, ma dato che non mi infastidisce più di tanto: il fatto che Sclavi e Chiaverotti confinassero la propria soggettiva sociopolitica a latere o tramite frecciatine e non ne imperniassero le basi della narrazione quando non il soggetto stesso non rende, a mio modo di vedere (wow, come mi suona bene), i loro pistolotti meno retorici o meno populisti.


ma guarda JMZ io non manifesto proprio niente e non seguo nessuna religione (non ho neanche la cresima e convivo senza essere sposato) perciò con me caschi male. io credo nella famiglia "classica" se questo è un problema per te non so cosa farci. l'unica cosa che faccio è rimandare al mittente, cioè a te e alla redazione di DYD, le accuse di essere violento, bigotto e idiota.


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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
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seguendo lo stesso principio io potrei credere nella famiglia monorazziale, come tanti negli anni '50 che hanno manifestato in maniera più o meno pacificamente la loro idea, e nessuno dovrebbe criticare.
può anche essere, ma per quelli che sono i valori fondanti del personaggio dylan mi pare chiaro dove si schiererebbe lui, il che ai lettori può piacere o non piacere, ma certo non ha inventato recchioni l'indole progressista di dylan.

poi è interessante notare il loophole mentale per cui se uno è convinto in maniera pacifica che un'idea sia giusta ci sia qualcosa di sbagliato nel sostenere in maniera altrettanto pacifica che quest'idea sia sbagliata

Cita:
Dovrebbero alcuni genitori arrabbiarsi per l'immagine data ai sostenitori della "famiglia tradizionale"?

Secondo me no. Lasciamo stare il mio pensiero. Dico solo che una famiglia omosessuale non toglie significato o potere alla famiglia tradizionale. L'artista dice qualcosa di molto interessante ed è il motivo per cui quella scena mi è molto piaciuta. Ecco ciò che dice: "Sono persone che credono nelle loro verità, come te, come Hope, come tutti...". Questo è fondamentalmente il relativismo. Non è che quello che dicono questi genitori sia sbagliato. E' una loro verità e come tale va accettata (il gioco di parole mi verrebbe semplice ma lo risparmio :) ) fintantochè si è in democrazia. Accomuna quindi questi genitori a Dylan nel fatto di credere in qualcosa, di avere appunto una propria verità. A tal proposito vi racconto queste riflessioni. Un giorno ero sull'altare della Patria e stavo ragionando a quante cose belle il passato ci ha lasciato. Le piramidi, il colosseo, l'altare della patria e tante tantissime altre cose. Mi sono chiesto per cosa saremo ricordati noi tra cinquecento anni. Cosa lasceremo ai posteri? Lasceremo qualcosa di così imponente? Secondo me no. E sotto sotto credo che la motivazione sia il costo del lavoro. E' innegabile che tanti monumenti, tante costruzioni che oggi ammiriamo sono state costruite dagli schiavi. Da persone che erano private della loro libertà e morivano letteralmente di lavoro. Eppure oggi nonostante siamo praticamente tutti contro la schiavitù non riusciamo a non apprezzare quelle opere. E credo che questo sia un paradosso. Come posso ammirare qualcosa che è stato costruito secondo modalità che oggi non accetterei? Semplicemente ogni momento storico ha le sue VERITA'.


Non sono molto d'accordo. A parte alcune questioni pratiche ( 1-le piramidi non furono costruite da schiavi 2-qualsiasi monumento costruito da schiavi poteva essere costuito identico da persone libere 3-oggi il lavoro pagato ha prodotto tante cose incredibili, dai viaggi sulla luna alle scoperte scientifiche a opere architettoniche moderne bellissime pur senza l'iconicità di quelle ereditate dai secoli passati), c'è una questione di principio.
I momenti storici non sono una successione casuale di eventi, sono un processo sequenziale. E se si può anche valutare una persona alla luce dei fatto che ognuno è figlio del proprio tempo, non si può ignorare il fatto che alla luce di principi etici che l'umanità man mano acquisisce e fa propri, le verità non sono tutte uguali e interscambiabili.
Oggi sappiamo che fare del male agli altri è sbagliato, possiamo perdonare il cavernicolo che secoli fa usava indiscriminatamente la clava, ma di fatto chi oggi usa la clava non sta seguendo la verità del cavernicolo, sta semplicemente rivelandosi un assassino.

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Carnage - Teatro online
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 Oggetto del messaggio: Re: #374 - La fine dell'oscurità
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e a un certo punto ho creduto non più trascurabili certe velate allusioni che alleghi a supporto della tua verità; e diventano non trascurabili in quanto appannaggio delle tue tesi.
wolkoff ha scritto:
Ma l'obnubilazione e la malafede partizaneggiante possono sempre molto, pare :cry: .

ed ecco che chi non la pensa come te o cela o è in malafede, una malafede di parte a supporto di chi??? palesa il tuo sospetto.
wolkoff ha scritto:
l'unica realtà è che non vi capacitate di quello che altri pensano, dimostrandolo a più riprese, e che dovete assolvere l'indifendibile per presa di posizione ogni mese, sforando sino al revisionismo buffoneggiante, appeso a qualche specchio già crepato di suo.

a parte sminuire l'intelletto dell'individuo aggregandolo a un insieme di persone che non si capacitano dell'altrui pensiero, a parte che prendo (prendiamo???) posizione ogni mese per assolvere l'indifendibile (addirittura criminoso l'operato di Uzzeo?), a parte che sono/siamo buffoni revisionisti (questa è carina), e che ci appendiamo su specchi crepati (di questa un po' ne abusi), ma esattamente: di cosa parli? io credo di capire piuttosto bene il tuo pensiero (leggo i tuoi interventi davvero con attenzione) e, pensa, che lo trovo persino sensato e motivato (ti dilunghi un po' troppo ma vabbé, è roba tua), piccola nota: il fatto che io non lo condivida è per me un bene, la cosa che trovo assurda è che tu creda di aver capito il mio quando ancora non lo ho espresso (ho solo detto che mi è piaciuto molto e che dopo una seconda lettura sarei entrato nel dettaglio), ma tranquillamente per te rientro in quelli che partiggianeggiano in malafede. wow!
wolkoff ha scritto:
Forse perché non conosci la fauna dei fan-boy, o fai finta di non conoscerla :roll: .

bada bene: so che ce ne sono, Facebook ne è piuttosto gremita, ma sostenere che qui dentro proliferino branchi di fan-boy recchioniani è un tantino azzardato, visto che tutto sommato lo si fa a fettine ogni 4 post. detto questo: a me Recchioni rimbalza sufficientemente e l'immagine da social guru che si è creato mi sta pure un po' sulle palle, ma sono ben convinto che abbia dato una sterzata vigorosa a quella che poteva essere l'ultimo passo di DYD verso una lenta sofferenza e la nuova veste della regular mi stimola molto di più rispetto alla ripetitiva ciclicità di qualche anno fa.
mo' basta che ancora me lo devo rileggere l'albo in questione... poi riprendo.


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