Cravenroad7

Che poi pure gli zombie, prima che diventassero dei velocisti con gli occhi rossi, fungevano da metafora della società consumistica.

Una cosa è la densità delle metafore, un'altra la sfacciataggine della sloganistica fine a se stessa.
Più che zombie con gli occhi rossi, bisognerebbe essere talpe coi tappi al naso per non accorgersene.
Anche Sclavi inciampava in certe cose (v. Doktor Terror, appunto), ma erano eccezioni non programmatiche, che infatti rappresentavano i prodotti meno convincenti del suo discorso dylaniato.

Comunque stamattina ho letto le prime 30pp di questo numero e per ora non mi è dispiaciuto.
Vedremo...

COMING SOON ALOHA

Tutto giusto, peccato che tutto questo non c'entri nulla con questo, o in generale con qualsiasi altro numero di Dylan Dog. Mai commettere l'errore di associare argomenti come il razzismo, il rispetto per le minoranze, la lotta contro la censura o la droga, ad un colore politico.
Numeri come Doktor Terror esprimono solo il pensiero di un uomo normale. Magari in modo un po' retorico.

ma nessuno dice che DYD non debba occuparsi di tematiche sociali ogni tanto, il problema è che come la pensano in redazione ormai l'abbiamo capito tutti credo visto come ce lo spiattellano in faccia quasi ad ogni numero. la cosa che almeno io non capisco è cosa vogliano fare di DYD, cioè deve ritornare ad essere l'indagatore dell'incubo oppure il programma elettorale infarcito di slogan e retorica di un partito? io spero che ritorni ad essere l'indagatore.

Metter in una vignetta (poi censurata) Bossi come cameo ti sembra a-politico? Inneggiare al sole dell'avvenire marxista nel Castello della Paura divertissement retorico? Anche un uomo normale può avere le sue idee. Ci mancherebbe. Ma c'è modo e modo di suggerirle, in modo fertile di spunti. O spiattellarle, sterilmente.

Mauh, poi non capisco tutto questo apologismo di facciata, negando l'evidenza auto-riflessa: guardate che sono multipli di sette anni di disgrazia ad arrampicarsi su specchi fragili .

ALOHA DITE INCROCIATE...
...DOPO CHE PUNTATE

Magari però è il momento di specificare di quale programma elettorale e quale partito parli. Altrimenti dai ragione a loro.

Ti rivolgevi @Mino vero?

Nel dubbio ti direi che se Dylan - Rania permettendo - continua così, rischia di vincere le primarie per questo partito, da lui ben rappresentato nelle recenti storie.

ALOHA

Ma tu hai mai sentito un discorso di Bossi dei bei tempi d'oro? Faceva discorsi razzisti. Che poi sia arrivato al successo politico è solo perché in giro c'era e c'è, pieno di razzisti.
Comunque - tanto per la cronaca - nel castello della paura, quello che faceva discorsi marxisti sul "popolo" era anche l'assassino. Ottimo sponsor, direi.

vorrei esternare alcuni miei pensieri e son curioso di sapere se altri la pensino allo stesso modo.
Mi frulla in testa l'idea che alcune storie siano state ideate in modo generico, per questa o quella testata, poi successivamente adattati al fumetto su cui vengono pubblicate. Questa del mese, ad esempio, mi da proprio l'idea di una storia non pensata inizialmente per Dylan Dog.
Il problema riguardo la politica nel mondo di Dylan, non è - a mio avviso - che non debba esserci quanto piuttosto il modo in cui viene dosata. Mi spiego: il curatore della testata sta inserendo, una dietro l'altra, molte storie che sfiorano gli stessi argomenti. E' questo il problema. Forse si intendeva questo per "continuity"? Se, magari, si mischiassero di più le storie, questi continui e stonati referimenti politici non uscirebbero sempre fuori.

Infatti Sclavi non ne fa un controeroe debosciato dei suoi, quasi giustificandolo, nella poetica degli ultimi/rejetti che lo ha da sempre contraddistinto? Forse hai letto un'altra storia...

La tua risposta su Bossi conferma quanto dicevo.
Ocho, che sento i vetri scricchiolare...

ALOHA FREE CLIMBING

Cioè cos'è che dicevi? Che Dylan Dog è un fumetto che fa propaganda politica?
Forse mi sono perso, non so più chi sei.

Fino a poco fa sì.

Ok, capisco se ti sei perso...
Prima di perdere altro, tipo la credibilità...vedi di ritrovar-ti in quello che dici. E di non trovare quello che altri non dicono, perché io di propaganda non ho parlato affatto.

Rispondi ad uno per volta, anche a Ittosan e Mino nel caso, se la cosa ti rode molto in prima persona... e poi torna quando sarai meno smarrito. Sugli specchi roteanti.

ALOHA IS THE COMPASS...

Che ci vuoi fare sono molto pigro, preferisco rispondere a tutti insieme.
Però se ti senti solo e trascurato dimmelo, magari la prossima volta cerco di avere un occhio di riguardo, solo per te.

Troppa grazia per uno sconosciuto: riguàrdati da certi stress, e rilassa l'occhio piuttosto, per non chiudere altro.


ALOHA SOGNI DA PANDA...

ma io non voglio avere ragione, per me se la possono prendere pure loro. comunque credo che si capisca che sono di sinistra, ma non è questo il problema, potrebbero essere anche di destra, solo che a me piacerebbe che DYD fosse più fumetto e meno politica.