Cravenroad7

non trovavo un topic sulla collana dedicata alle ristampe nuove di Dylan Dog.
Chi fa da se fa per tre, quindi ne apro uno.
Ho comprato per la prima volta un albo di questa collana , ed è L'alba dei morti viventi.
Volevo scrivere qualcosina.
Sono passati 31 anni , allora mi precipitai in edicola a comprare il n. 1 , ed oggi come allora mi sono precipitato a comprarlo.
Questa non è una ristampa come la prima ristampa o la seconda ristampa o la raccolta con le copertine di Roi , questa è una ristampa ... che mi fa sentire vecchio... è una ristampa per i giovani , per far invogliare a conoscere il personaggio alle nuove leve , giustamente ,
come anni fa c'erano i tutto zagor o tutto tex che erano destinate alle nuove leve , con nuova grafica e nuovi redazionali.
Questa collana è davvero ben fatta , si presenta bene , copertina di Cavenago allettante, e vedere anche la prossima ! dopo mezzanotte.
La miglior ristampa di Dylan Dog reperibile.
E molto interessante l'intervista a Stano.

Questa collana è molto bella e spero serva ad arruolare nuove leve che non conoscono ancora la grandezza di Sclavi e del personaggio da lui inventato.

Però, a proposito di sentirsi vecchi, la colorazione pseudo-vintage è un equivoco editoriale non da poco. Pensano forse di rendere l' "anima" del personaggio e di quegli albi snaturando il fascino delle tavole in b/n con un piastriccio di puntinato e sgranature assolutamente non richiesto da nessuno? Neanche da quelle nuove fasce di lettori che si dovrebbero abbordare, con questa funzione-civetta del colore, appositamente pensata.
Manco fossimo ai tempi delle Olimpiadi di Monaco '72...

http://www.corriere.it/foto-gallery/spettacoli/17_gennaio_31/rai-40-anni-fa-l-atteso-debutto-tv-colori-8d330dbe-e799-11e6-9487-5d8b2080afd3.shtml

più che altro è come vedere le immagini della seconda guerra mondiale a colori , l'attualizza un po', anzi la rende più reale , in B/N sembrano 100 anni fa , a colori sembrano molti di meno.

Bah, a me sembra il contrario .
Il fumetto in b/n non è un'esclusiva degli anni '80, eh. Vedasi attualissimi manga, argentini, etc.
Queste storie ristampate sono state concepite da Tiziano e collaboratori - visto che ci si vuole fregiare del titolo Il DD di TS - espressamente in b/n, e la loro "anima" autentica rimane vincolata a quell'aspetto, a quell'impronta, anche concettuale. E' il fascino indiscutibile di quegli autori, del loro tratto, sempreverde, e non di un'epoca/Zeitgeist iconico.

Invece è proprio quel tipo di colorazione che gli hanno affibbiato a dargli una patina di vecchiume posticcio, non dovuta e controproducente. Oltre che forse apocrifa...
Come una bella ragazza naturaliter, acqua&sapone, che si trucca con i cosmetici di sua nonna.
Dentiera compresa

Tutto quel che ho letto su questa collana mi è piaciuto.
La colorazione è un po' "strana", ma non brutta come quella della CSC.

Spero continui con tante storie di Sclavi.

L'edizione merita parecchio, per i neofiti è un buon modo di recuperare le migliori storie di Dylan Dog in una veste editoriale di pregio, con tanto di approfondimenti e interviste agli autori.

Era proprio necessaria questa collana a tale scopo? Dylan Dog esce con successo tutt'ora ogni mese, ed è uno dei fumetti di punta della casa editrice.

Penso che serva per i nuovi appassionati che vogliono approcciarsi alla serie. Certe volte, i fumetti Bonelli sanno essere spaventosi per i neofiti per via dei tanti numeri da recuperare. Una serie del genere, mirata solo alle storie del suo creatore, essenziali per la conoscenza del personaggio, potrà essere d'aiuto a molte nuove leve.
E per il fatto dell'essere a colori... alcuni miei conoscenti non lettori di fumetti, per esempio, pensano che un fumetto a colori sia più bello di uno in bianco e nero, perché da l'idea di essere più "importante", penso. Una serie a colori attira di più di una in b\n tra i non lettori.

sono completamente d'accordo, tra l'altro il retinato sul pennello secco di Stano (già in parte retinato in stampa, almeno ne "L'Alba") va a bruciare del tutto l'effetto originario dei mezzi toni; posso solo immaginare che pasticcio verranno le spugnature di Roi; peccato perché è davvero l'unica nota dolente in una riedizione altrimenti perfetta.

Sulla scelta del colore, oramai mi sono arreso e rinuncio in partenza all'acquisto.
Se l'obiettivo primario di questa ristampa "tematica" è fare conoscere a nuovi lettori il fumetto Dylan Dog, immagino ci sia anche un obiettivo secondario (correlato al primo) che è quello di invogliare i nuovi lettori all'acquisto dell'inedito, un po' come si faceva anni fa con Prima e Seconda Ristampa: iniziavi a recuperare gli arretrati ogni mese e intanto ti tenevi al passo con gli inediti...
Su questo punto non so quanto le differenze tra stili/tematiche siano qualcosa di vincente, dato che Dylan Dog è stato rinnovato proprio per aprirsi a un pubblico nuovo... che ora si vuole conquistare proponendogli le storie classiche di Sclavi.

Che è la stessa solo ingiallita e puntinata.

Secondo me qualche modifica c'è stata.
La base è quella, ma il risultato finale è molto diverso.

Te l'ho detto, giallo e puntini!

Non credo che Roi corra pericoli, su questa collana .
Visto la selezione che stanno attuando, dubito che rimetteranno in pista Alfa&Omega, Dal Profondo, o Jeckyll! - in genere non acclamati come "must" sclaviani. Ti ho visto morire è di Ferrandino alla fine, Mefistofele in formato Speciale, L'ultimo uomo sulla terra smezzato e legato ad altre storie, il resto appannaggio del Chiave (tipo Partita con la Morte o La Clessidra di Pietra) .

Per il resto, continuo a pensare che questa colorazione sia una mazzata non da poco al profilo complessivo delle storie e del loro fascino fumettistico. Mi sembra una mancanza di rispetto, anche concettuale. Se un giorno dovessi consigliare a mio nipote o qualche altro ragazzotto di cominciare a leggere Sclavi ed il "suo" Dylan da qualche parte, di certo non gli proporrei una collana simile, per quanto ottima come retrospettiva & confezione del prodotto.

UNCLE SAMLOHA
(WE WANT YOU...
WE MISS HIM)

Hanno messo Gli Uccisori. Figurati se non ci casca Anna Never.