Cravenroad7

Ok, tutto bellissimo ma

ALOHA
♫ No, cosa sono adesso non lo so,
Sono un uomo, un uomo in cerca di sé stesso♫

La trelko é stata la prima vittima di groucho (insieme a glenda e dora) , quindi difficile vedere tornare la vecchietta, se non per azzannare lei stessa, a sua volta, un qualsiasi Crandall Reed di passaggio.

sono d'accordo con Dear Boy e JMZ, serie bellissima, sicuramente la migliore, ma senza la regolare pre 100 perderebbe qualcosa.
Xabaras, Sybil, il galeone, caccia alle streghe, ecc...

Veramente mi sembra tutto molto coerente con la narrazione sclaviana. Sybil ha addirittura continui deja vu sugli eventi vissuti nel numero uno. Nessuno si ricorda dell'altro perché si ritrovano mentre sono storditi dalle droghe. E mi convince l'idea del numero 100 come sliding doors solo perché Dylan afferma che il galeone sotto la chiesa era stato l'ultimo luogo doveva aveva affrontato Xabaras. Poi magari fra un anno sarò categoricamente smentito.

Non dimentichiamoci che il finale di questa saga lo abbiamo già letto.

Sai che non me lo ricordavo?
Deve essere in uno dei due episodi brevi a colori che non ho riletto. Bilotta non butta via niente: essendo la vittima n#1 magari può tornare utile per qualche esperimento sui radicali liberi o i prolungamenti pensionistici della Fornero.



Per adesso ti smentisco io.
Perché non ho detto che l'Alba dei Morti Viventi è un albo che non c'entra nulla con questa storia. Anzi, ho ribadito che è proprio il punto di partenza (v. Sybil e Xabaras). Per quanto tutto si possa constatare tranne che lo Xabaras sulfureo made in Sclavi di quell'albo sia lo stesso personaggio che vediamo qui. Sia come profilo che come poteri. E soprattutto NON E' IL PADRE di nessun Dylan. Non è nato nel 1600 (v. rif. ai giocattoli, qualche post sopra). Quindi non c'entra una mazza (poco)ferrata col #100 e tutto quello che ne consegue. Lo dice pure lui in ospedale di non aver mai avuto figli. Ed oppiacei smemoranti a parte, nella saga di Bilotta Dylan non accenna mai ad un rapporto paterno col Dott. Pizzetto. Come non avviene qui tra i vari rinfacciamenti negli scontri tra i due, dove non si accenna mai alla questione del papy. Figurarsi se tra un rogna e l'altra il vecchiardo non avrebbe lanciato quella carta sanguinosa per affliggere ancora di più la coscienza del Nostro .

Quindi il #100 è avulso da questo contesto. Come lo è Cagliostro (un semplice gatto finito su un albero uno Speciale fa, cameando) e Morgana, illustrerrima assente, non slide-rando nulla da quell'albo. L'incontro/scontro nei sotterranei della chiesa sconsacrata presso il galeone era già avvenuto anche nel #43. Potrebbe considerarsi quello il termine post-quem.

ALOHA IN REALTA' SONO TUA ZIA!

su questo penso non ci sia da dubitare, poiché nel #100 troviamo un Dylan ben più giovane rispetto al Dylan di questa saga. ma nel #43 si suppone la coesistenza di più universi differenti per piccolissimi dettagli in uno dei quali, chissà, Xabaras potrebbe essere il padre di Dyd, in un altro il suo più acerrimo nemico e in altro ancora lo psicanalista di tanti nessuno che ci circondano; insomma il bello della saga sclaviana è, avulsa dal #100, rimane scollata e contraddittoria di suo e trova aderenza e coesione solo nella logica delle possibili realtà, perciò:

ci andrei con le pinze; a mio modo di vedere Bilotta è uno di quelli su cui non si può dare nulla di scontato.

Beh mi sembra ovvio che sia più giovane (e pure Xabaras) visto che questa saga si svolge circa vent'anni dopo. Io cerco solo di inquadrare il tutto come un seguito alternativo.
Il divertimento è scegliere l'episodio in cui il corso classico degli eventi ha deragliato.

Le curve del tempo sono procaci di relativismi. E con una DeLorean in più si può anche tornare indietro ad intortare con la propria madre, al ballo di fine anno del liceo. Speriamo che Morgana gli dia buca e Bilotta non faccia da ruffiano.



Sclavi stesso detesta e disconosce quel numero. Sia come punto di riferimento che come punto di arrivo, narrativo. Se poi si considera quello che ha combinato la Barbato nel Ventennale...

ALOHA IN NOMINE PATRIS

Proprio alla luce di ciò è la storia che si presta meglio ad essere stravolta per far partire il Dylan del pianeta dei morti.
Immaginiamo che non ci sia stato nessun lieto fine, nessuna redenzione, nessuna risoluzione edipica.
Solo un uomo che esce dal confronto con la sua nemesi ancora prigioniero dei suoi incubi, ma con l'inedito carico della disillusione.
Che al massimo riesce a ripiegare su una cravatta per darsi un tono adulto.

comunque per me resta il fatto che il pianeta dei morti non è così originale, ha rielaborato lo scenario di sclavi in Morgana e l'ha tirato in lungo per non so quanti albi, in una atmosfera di decrepitezza e decadenza, che hanno ben poco di esaltante!

A me sembra che Bilotta, partendo da spunti Sclaviani (e non), stia creando il suo universo dylaniato alternativo.
E questo, sempre secondo me, ora come ora funziona mille volte meglio del nuovo corso della regolare.

Dette queste ovvietà, che credo siano già state espresse in maniera migliore da altri, metto il solito 8 e me li rileggo tutti e tre di fila.
Peccato che questo speciale esca una volta l'anno.

Magnetico, accattivante, diverso. Bilotta questo settembre mi ha regalato due gioie. Bilotta mi regala gioie da tre settembri a questa parte.
L'umanità di Xabaras si inserisce perfettamente in quella corrente Dylaniata/sclaviana di ricerca di elementi positivi in personaggi cattivi. Il che fa di questa storia una storia così di Dylan dog che più non si potrebbe.

Quando mi finisce tra le mani lo speciale, sono un lettore contento.
Gerasi calato perfettamente nelle atmosfere.

E adesso voglio ambrosini!

Ottimo.

Bilotta prende le basi iniziali del mondo dylaniato parte per la tangente e fa un fumetto tutto suo. Nonostante questo riesce a rimanere più credibile e fedele di altri tentativi passati e presenti.
Crea un clima in puro stile Dylan, libero però da alcune barriere che hanno limitato troppo la versione classica.
Ci restituisce Xabaras più umano, diverso anche lui ma credibile in questo mondo apocalittico, perché dobbiamo sempre considerare questo diverso contesto quando pensiamo al carattere dei personaggi.
Aggiunge anche altri personaggi molto interessanti tratteggiandoli in maniera perfetta.

Mi restano molti dubbi sulla strada che questo universo narrativo può prendere...ma è un dubbio positivo che mi invoglia ad aspettare fiducioso fino a settembre prossimo.

Speciale, in parole povere, promosso a pieni voti.

Le recensioni mi hanno incuriosito. Si può leggere questo albo senza aver letto nessun altro episodio della saga o prima conviene recuperare tutti gli altri?