Cravenroad7

Forum dylaniato
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 Oggetto del messaggio: Re: Generation Ghost
MessaggioInviato: sab giu 11, 2016 8:44 am 
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Iscritto il: mar feb 03, 2015 10:01 pm
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In origine la sua somiglianza con Groucho Marx non era stata esplicitata, come non è mai stata esplicitata la somiglianza di Bloch con Morley. In seguito, non saprei dire quando di preciso, Dylan cominciò a spiegare (ai clienti) la stranezza di Groucho dicendo che in passato era stato un attore e che si era "immedesimato troppo" o qualcosa del genere.


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 Oggetto del messaggio: Re: Generation Ghost
MessaggioInviato: gio giu 23, 2016 3:44 am 
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Iscritto il: gio nov 05, 2015 5:07 pm
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Nuovo corso= Fretta, fretta, e ancora fretta...di brancolare con le idee di alcune sceneggiature nel buio.
e dire che anche io apprezzavo l'operazione all'inizio...ho ancora un lumicino di speranza per il proseguo, ma la tentazione di sganciarmi
dopo lo sclavi return's e il trentennale, è forte...
Rania e Carpenter due cartonati dell'esselunga..potevano essere bianchi, neri, gay, rossi, gialli...non mi sarebbe interessato...l'importante è che fossero stati un po più tridimensionali e meno di polyplat!
E qui andiamo al collegamento diretto con la cosa che pian pianino con il tempo non riesco piu a digerire: la NON presenza del caro e vecchio bloch! una cara e vecchia montagna sicura, che quando torna a fare ombra sul povero dylan dal suo esilio forzatissimo in quel di ....hem non mi va nemmeno di pronunciarlo il nome di quell'inutile e ameno (per niente inquietante) paesino, tutto sembra essere migliore e funzionare...nei limiti del possibile e della sceneggiatura di turno ovviamente...

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Il segno è sottoposto alla legge, le apparenze non sono che sottoposte alle regole del gioco.
https://ilfumettarovetusto.blogspot.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: Generation Ghost
MessaggioInviato: sab lug 16, 2016 2:26 pm 
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Iscritto il: mer giu 22, 2016 9:37 am
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Sì anche io ho speranza per il prosieguo, sarebbe da matti non averne, è di Dylan che stiamo parlando.
Quando ho scritto quel post ero tra l'amareggiato e il nostalgico.
In ogni caso preferisco questo corso a quello di prima, che non aveva nessuna direzione. Avete visto il remake di diabolo impostato come i racconti della cripta? O la copertina "remake" di villa stesso? Saranno cavolate, ma le ho apprezzate molto.


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 Oggetto del messaggio: Re: Generation Ghost
MessaggioInviato: mer ago 03, 2016 12:26 pm 
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Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
Messaggi: 1105
Mai avuto paura dei cambiamenti, mai stato prevenuto per quanto riguarda quelli in Dylan. La questione della pensione di Bloch era nell'aria. La caratteristica legata a questo cambiamento erano le difficoltà che Dylan avrebbe incontrato da lì in poi nell'apportarsi a Scotland Yard, i privilegi che non avrebbe più avuto etc. Cambiamento che alla fine (fino ad oggi) non c'è stato o almeno non in modo radicale, visto che la presenza di Rania garantisce comunque una continuità nel rapporto positivo con la centrale di polizia.

Altra questione che non ho capito e che non ho gradito sono stati gli albi uno di seguito all'altro che presentavano le novità.

Ghost invece mi è piaciuto molto. Un villain ambiguo che ancora non ha mostrato tutte le sue carte.

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BenVenutI iN GolConDa!


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 Oggetto del messaggio: Re: Generation Ghost
MessaggioInviato: lun lug 31, 2017 2:10 pm 
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Iscritto il: mer giu 22, 2016 9:37 am
Messaggi: 50
Mi perdonerete se riporto in alto questo mio vecchissimo post (tra l'altro è talmente vecchio che ho cambiato idea più volte rispetto al post originale), ma sono stato assente per molto tempo e sono tornato a cercarmelo.

Da parte mia, anche se forse tiepida, vedo una difficoltà generale di Dylan nell'aver a che fare con SY. Ok, non lo trattano da criminale come forse mi aspettavo, ma indubbiamente non può più entrare e uscire come fosse casa sua. Mi spiace molto solo per la gag infinita del tesserino scaduto.

"uomoinbombetta", se mai leggerai, Cosa sono gli "albi uno di seguito all'altro che presentavano le novità"? Quando dovevano farli uscire, uno all'anno? Scusami, non sono polemico, è che proprio non ho capito.

Su ghost sono d'accordo. Nell'ultimo albo, quello del Dampyr, mi pare abbiano aggiunto questa feature di un sorriso che, se uno guarda la vignetta senza contesto, è disteso e allegro, senza ombre. E invece noi sappiamo che le ombre ci sono. Per esempio, quando sbarca in mezzo al ghiaccio e ai vampiri sembra sia appena atterrato alle hawaii.

Penso che su questa cosa del sorriso ci puntino. Credo di non sbagliarmi (lo fanno vedere più volte in primo piano). Una cosa inquietante per davvero, finalmente.


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 Oggetto del messaggio: Re: Generation Ghost
MessaggioInviato: lun lug 31, 2017 3:08 pm 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
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Località: Noland
John Ghost mi è piaciuto subito e continua a piacermi (mi chiedo se utilizzarlo un po' più spesso possa nuocergli o meno), è un avversario appunto inquietante, ambiguo, potente e misterioso. Mancava.
Peccato sia penso l'unica delle novità del nuovo corso a convincermi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Generation Ghost
MessaggioInviato: lun lug 31, 2017 10:06 pm 
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Iscritto il: gio nov 05, 2015 5:07 pm
Messaggi: 2921
I villain devono vivere diamine...usatelo sto ghost...senno è troppo ghost...

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 Oggetto del messaggio: Re: Generation Ghost
MessaggioInviato: mar ago 01, 2017 12:23 pm 
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Iscritto il: mer giu 22, 2016 9:37 am
Messaggi: 50
Però anche Xabaras, finché non l'hanno tolto di mezzo, è stato usato pochissimo. A quanto ho capito con Ghost vogliono fare una roba così.


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 Oggetto del messaggio: Re: Generation Ghost
MessaggioInviato: mar ago 01, 2017 12:39 pm 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
Messaggi: 2158
Il problema è che non si capisce quale sia la sua malvagia missione.

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l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: Generation Ghost
MessaggioInviato: mar ago 01, 2017 12:43 pm 
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Iscritto il: mar feb 03, 2015 10:01 pm
Messaggi: 1281
L'unica cosa certa è che la missione non è neanche malvagia.


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 Oggetto del messaggio: Re: Generation Ghost
MessaggioInviato: mar ago 01, 2017 8:52 pm 
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Iscritto il: dom giu 23, 2013 6:28 pm
Messaggi: 417
:r:

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Il grooming è un concetto difficile da spiegare in USA, complicatissimo da recepire nella cultura italica


Ultima modifica di Walecs il lun ago 03, 2020 10:27 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Generation Ghost
MessaggioInviato: gio ago 03, 2017 10:56 am 
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Iscritto il: mar gen 15, 2013 11:42 am
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Francamente anche Xabaras è sempre stato un personaggio generico. Nei 4 numeri delle sue apparizioni "storiche" (1, 25, 43 e 100) le sue mire su Dylan cambiano continuamente così come le sue motivazioni. Sembra - e secondo quasi sicuramente è - un confuso work in progress che non viene mai completato e su cui Sclavi stesso non aveva le idee chiare. Molti di questi nodi vengono al pettine nello scontro finale, c'è una sequenza nel numero 100 - pessima- in cui Xabaras fa risorgere degli zombi pronunciando delle banalità incredibili come un cattivo di un film di serie z. Credo che la buona fama del personaggio sia dovuta al fatto che gli albi in cui compare, oltre che oggettivamente importanti per la continuity di Dyd, hanno anche una bella atmosfera onirica, ma non è che lui in sé come character sia troppo riuscito.

John Ghost, almeno sulla carta, era un esperimento interessante - come ha indirettamente confermato Recchioni proprio su questo forum (o era Facebook? Boh), doveva essere una specie di incarnazione dell'establishment e di tutti i vizi "sociali" contro cui Dylan storicamente si schiera. Praticamente anziché fare di Dylan un similgrillino che a ogni albo si schiera contro vivisezione, telefonini e disuguaglianze sociali hanno creato un personaggio amorale che incarna tutto questo. L'esperimento è riuscito? Non lo so, seguo Dylan in modo diseguale e non sono riuscito a farmi un'idea precisa sull'esito di questo personaggio in particolare, giudicatelo voi.

Comunque, almeno per me, il problema principale che intravvedo nel Dylan recente (c'era sicuramente tra il 150 e il 250 e l'ho notato anche nei non molti albi che ho recuperato della nuova gestione) è la difficoltà o la non volontà di realizzare storie davvero dense o articolate. La mia personale impressione sugli albi "storici" (1-100) è cambiata con gli anni. Praticamente tutti gli albi storici a sfondo "sociale" mi sembrano predicatori e sì, gli albi "calco" di film/libri preesistenti per me sono un problema serio (non citazioni, non cameo, non ispirazioni vaghe, parlo proprio di storie tipo La zona del crepuscolo o Il giorno del giudizio che sono appunto un calco di lavori di altri autori; non prendiamocela troppo col povero De Nardo per La città perduta, non è stato il primo né l'unico a fare un'operazione così...). Mi sembrano albi mediamente più colti di tanti lavori più recenti (anche se, checché ne dica Sclavi, che secondo me è un uomo di numerose ma disordinate letture, nei lavori del Tiz per Dyd ci ho visto sempre più Stephen King che i Buddenbrook... Ovviamente poi lui aveva altri punti di forza come autore) e caratterizzati da quell'umorismo macabro molto anni '80 che faceva la fortuna di personaggi come Freddy Krueger (in realtà ancora abbastanza serio all'epoca) e di lì a poco sarebbe esploso in riviste come Splatter. Ma al di là di quello, erano albi densi. I lavori più belli non erano tali per il plot secondo me, ma per tutto quello che succedeva man mano che la trama di fondo si svolgeva. Tanti, tantissimi microepisodi (uno ogni due-tre-quattro pagine) che davvero davano il gusto della lettura. Diciamocelo, il soggetto della bilogia della Dama in nero di per sé è una minchiata, una roba alla Scooby Doo (cosa avrebbe detto la polizia nel mondo di Dylan se i cattivi non fossero stati scoperti? Che a commettere gli omicidi era stato un fantasma?). Il valore della storia sta tutto in quelle brevi e gustosissime scenette con personaggi molto ben caratterizzati - il maggiordomo, la governante acida, la cameriera eccetera.

E certo non mi riferisco solo alle scene comiche. Francamente: chi se ne frega delle paturnie di Dylan, lui ama tutte le donne con cui va a letto, ah no, non ne ama nessuna. Sono fesserie alla Moccia (comunque non è stato Recchioni a porla per primo questi termini, intendiamoci), una formalizzazione di sentimenti che risulta risibile anche nel mondo reale, non vi sentite anche voi un po' ridicoli a metterla così? Però se in quelle due o tre pagine della storia X si vede Dylan che ha un trasporto verso la ragazza e la scena di sesso non è fuori posto, insomma se questa breve storia d'amore che dura per poche pagine funziona e ha un senso compiuto, ecco che la vita sentimentale di Dyd risulta convincente. Il problema in generale in termini di caratterizzazione non è dire cosa fa Dylan, chi è, o peggio ancora farlo dire a lui, ma presentare delle microstorie di senso compiuto (all'interno della storia più ampia) che MOSTRINO chi è Dylan, che cosa fa, che tipo di persona è. In questo tipo di approccio, microepisodico per così dire, sta anche tutto (ma proprio tutto!) il senso di un personaggio come Groucho. Migliore amico di Dylan, assistente mal pagato, eccetera. Ma alla fine Groucho storicamente "emerge" soprattutto nei "siparietti" o appunto nei microepisodi, che si discostano dalla trama principale e vedono lui come unico protagonista. In alcuni albi storici si ha un tipico "momento Groucho" quando lui versava il tè a Dylan e al cliente (in alcuni casi sono freddure a raffica, a volte c'è uno scambio con Dylan), ma a volte sono situazioni più articolate - Groucho che fa i giochi di prestigio ne Il fantasma di Anna Never, Groucho che sveglia Bloch dal coma a suon di battute, Groucho e Dylan che si ritrovano sull'isola del Dr Moreau (o come si chiama il personaggio) e in pochi scambi non solo emerge che hanno litigato, ma addirittura Groucho ha fatto cornuto Dylan andando a letto con la sua ragazza, ma Groucho lo ha seguito lo stesso per aiutarlo. Praticamente è un albo intero raccontato nell'arco di un paio di pagine! Però per utilizzare questo approccio (che poi ognuno declinava alla sua maniera, Chiaverotti per esempio creava dei microepisodi realizzando degli omicidi onirici e spesso cafoni ma divertentissimi) serve un tipo di sforzo completamente diverso da quello che mi sembra andare per la maggiore oggi. Ho la sensazione che Sclavi avesse sviluppato questa capacità di sintesi realizzando storie per Il Giornalino e il Corriere dei Piccoli: lavori molto brevi e quindi per necessità densi, che dovevano dire molto in poche pagine. Oggi vedo molte storie lineari, senza digressioni degne di nota, che si leggono in 5 minuti. Non è un problema che concerne solo il fumetto "popolare", ci sono anche tantissime graphic novel lussuose, colte e disegnate da dio che però all'atto pratico raccontano davvero pochino. Come ha notato anche qualcun altro su questo forum, si è un po' persa l'abilità di raccontare storie corpose.


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 Oggetto del messaggio: Re: Generation Ghost
MessaggioInviato: gio ago 03, 2017 11:23 am 
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Myskin ha scritto:
Francamente anche Xabaras è sempre stato un personaggio generico. Nei 4 numeri delle sue apparizioni "storiche" (1, 25, 43 e 100) le sue mire su Dylan cambiano continuamente così come le sue motivazioni.
Veramente lo scopo di Xabaras si capiva benissimo nella prima apparizione: creare il siero della vita eterna a qualsiasi prezzo. Villain classico (mad doctor) per la più classica delle avventure introduttive di una serie.
I numeri 25 e 43 sono storie talmente dense e stratificate ("corpose?") che la presenza di Xabaras è praticamente solo un pretesto.
Sul numero 100 c'è poco da dire. Forse la storia scritta in assoluto con meno voglia e convinzione di tutta la carriera di Sclavi.

Se invece Ghost deve essere semplicemente solo la rappresentazione del capitalismo privo di etica, beh si sono proprio sprecati.

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 Oggetto del messaggio: Re: Generation Ghost
MessaggioInviato: gio ago 03, 2017 11:49 am 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
Messaggi: 991
Località: Corbetta
I personaggi di Xabaras e Ghost sono interessanti proprio perché appaiono poco. Se il cattivo continua ad essere sconfitto o scompare per poi ricomparire poi sarebbe un cattivo monco (mi chiederei - ma allora che cattivo sei se da ogni combattimento ne esce perdente o comunque con un "pareggio").
Sinceramente al netto del numero di presenze e di obiettivi preferisco maggiormente un cattivo come John Ghost in quanto traspare il fatto che lui è sempre dietro alla vita di Dylan e le grandi modifiche alla vita di Dylan sono avvenute proprio per il suo volere (Lui è il caos, colui che può controllare e prevedere anche gli eventi più imprevedibili - insomma mica poco come cattivo). Molto meglio sempre secondo i miei gusti di un cattivo che ha come obiettivo quello di creare il siero della vita eterna (un po' banalotta per me come missione). Anche perché la missione di Xabaras nulla c'entra con Dylan (non ha delle mire su Dylan). Questo ne fa una lotta a senso unico (Dylan contro Xabaras). Le premesse su John Ghost invece sono di una lotta non a senso unico (Dylan contro Ghost ma anche e soprattutto Ghost contro Dylan).

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: Generation Ghost
MessaggioInviato: gio ago 03, 2017 11:57 am 
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Iscritto il: mar gen 15, 2013 11:42 am
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Dear Boy ha scritto:
Myskin ha scritto:
Francamente anche Xabaras è sempre stato un personaggio generico. Nei 4 numeri delle sue apparizioni "storiche" (1, 25, 43 e 100) le sue mire su Dylan cambiano continuamente così come le sue motivazioni.
Veramente lo scopo di Xabaras si capiva benissimo nella prima apparizione: creare il siero della vita eterna a qualsiasi prezzo. Villain classico (mad doctor) per la più classica delle avventure introduttive di una serie.

Appunto, è generico, praticamente un Hellingen/Mefisto, come è ovvio che sia per l'antagonista di un numero 1. E non c'è molta coerenza in termini di psicologia tra lo Xabaras del numero 1 e quelli dei volumi staniani successivi (né, ora che ci penso, con il dottor Vergerus che era stato uno degli avversari del padre di Dylan e che è stato anche tra i creatori indiretti delle armi assassine ne Gli Uccisori).


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