Cravenroad7

I miei 100 momenti topici di Dylan Dog: posizione n°20



Dylan duellante in La legge della giungla/Homo Homini Lupus nn 198/199.

citati totò e ken parker

grande scena e grandi citazioni.

Questa storia doppia dimostra come Michele Medda sia bravissimo a trattare un soggetto semplice che altri avrebbero fatto scadere in banalità. Dylan Dog è l'antieroe che indaga seriamente e che per la prima volta scivola verso la violenza, la spietatezza e il cinismo. Dylan Dog è l'antieroe che le prende, che sanguina davanti a tutti e vince perdendo. Insomma è Dylan Dog.
Inoltre l'autore è bravissimo a utilizzare Groucho che non è la solita macchinetta che fa il tè, racconta 2 cagate e sparisce. Groucho è la spalla che aiuta il protagonista, che sa essere serio e che cita, almeno nel delirio di Dylan, il grande Totò:
http://www.youtube.com/watch?v=87UJcwdipzo .
Freghieri apprezzabile.
Circa a metà nella mia top 100, ma quello è un lavoro in sospeso che sarà sistemato entro un anno.

All'uscita incomprensibilmente la snobbai, un po' perché ero già in febbrile attesa del #200, un po' perché in maniera del tutto frettolosa e superficiale bollai la storia esotica di Mazua come simile a quella di Ananga; anche lì c'era in ballo un'antica divinità indigena e anche lì c'era una ragazza che poteva essere responsabile di omicidio. Ma le storie sono diverse: a Medda interessa più concentrarsi sui progressivi cambiamenti comportamentali di Dylan nel seguire il corso di Boyle, vero punto di forza dell'albo che mi ha portato a una netta rivalutazione del medesimo. Le improvvise esplosioni di violenza del nostro e il suo mutato atteggiamento nei confronti di Groucho funzionano talmente bene da rendere quasi un corollario le restanti sequenze, peraltro corollate da personaggi ben caratterizzati. Unica nota stonata è il finale che appare un po' forzato nel suo scopo punitivo nei confronti di Boyle, tanto da risultare quasi avulso dall'atmosfera delle precedenti centinaia di pagine.
Freghieri a me qui non dispiace.
Molto buono.

Mi pare di ricordare che manco lo lessi tutto: Freghieri doppio era troppo....
La famosa barzelletta di Totò, in realtà era uno sketch fra il principe e Castellani. Infatti come barzelletta rende malissimo e qui è raccontata/narrata in modo approssimativo e per nulla divertente.
Altra nota dolente di un doppio, IMO, dimenticabile.

A me la prima parte piacque.
La seconda... lasciamo perdere. Più che altro ripete ad oltranza la stessa manfrina e punta ad uno scontro finale poco "da incubo".

ALOHA HOBBES (& CALVIN)

storia leggibile e interessante, trovo cmq la seconda parte un po' stiracchiata...nel complesso cmq accetabile

Ottima storia, per me. Fila via che è piacere senza un attimo di pausa, non riesco a non farmi piacere Freghieri e Medda, che nelle precedenti prove su DyD non mi aveva convinto, qui sforna una storia, a modo suo, indimenticabile.

Oserei dire "molto fase due"!

Buonissima doppia storia da parte di Medda.Una discesa nell'inferno delle bassezze umane.Il trionfo del bisogno personale anche primordiale,di far prevalere l'io,i propri bisogni...ai danni del prossimo.Una premessa che fa capire bene il tipo di storia e narrazione.Medda e' abile nel tracciare il percorso di Dylan,e diluirlo senza fretta.Il che porta senz'altro a qualche lungaggine,e una seconda parte alquanto stiracchiata...ma che dal punto di vista della caratterizzazione del personaggio,ho preferito e trovato coerente con la natura stessa del racconto.Un Dylan coinvolto e disturbante.
Il finale forse e' in controtendenza,un po' furbetto e di comodo.Ma rende bene il messaggio e viene "salvato" dalle ultime pagine,dove nessuno ha scampo.
A parte qualche sequenza un po' forzata,lo stile piuttosto asciutto e lucido di Medda e' sempre uno dei piu' interessanti.
Freghieri da applausi.

"La legge della giungla" avrebbe potuto essere un'ottima storia se fosse stata realizzata su un albo e mezzo, circa 150 pagine. Con due albi completi risulta un po' un brodo allungato, e forse una delle meno riuscite storie di Medda. Tra l'altro l'evoluzione cinica del Dylan (personaggio totalmente empatico di suo) non mi ha convinto.



Belle le tavole di Freghieri, specie le lezioni al corso di disempatia. Geniale la chiusura, con il carcerato in cerca di una regina.
Di storie doppie ce ne sono state senz'altro di migliori.

una doppia chicca con cui chiudere i primi 199 dyd. forte e solida...e con spunti di riflessione interessanti. ed un dylan davvero gagliardo.

homo homini lupus
buona storia doppia con un momento topico memorabile, la scena del duello... i duelli alla zagor si contano sulle dita di una mano su dylan dog, memorabile anche quello in "oltre quella morte"... qui poi è impreziosito dalla barzelletta di totò (già citata in ken parker), una di quelle barzellette macabre che fanno ridere più nella preparazione...
quando leggi una storia di medda sai che stai leggendo una storia di dylan dog, e per giunta una storia di qualità... quasi ananghiana (e comunque la preferisco ad ananga...), con elementi tipici da dylan dog: l'impiegato mobbizzato, un tema piuttosto basico forse ispirato a fight club, un dylan pienamente coinvolto, incasinato, cripto-destrorso e invasato (tenta di stuprare una ragazza!), un accenno alla politica, come non si sentiva dai tempi di sclavi, e un finale beffardo quasi chiaverottiano
insomma, non è certo un capolavoro, ma fa il suo figurone in mezzo a tanti albi scialbi pubblicati in questo periodo....
freghieri non eccelso, curioso il particolare delle clave usate nei combattimenti che assomigliano... alla scure di zagor!
buona la seconda copertina

voto 8+

Finita di rileggere ieri sera.
Per me storia più che sufficiente. Molto interessante la tematica della disempatia, che travolge Dylan e innesca un Groucho diverso dal solito.
Ma ci ho visto qualche forzatura: Dylan che ha una relazione proprio con Ally in quel periodo, Ally che è stata fidanzata con George che Dylan aveva pestato durante la lezione di Emerick...
Freghieri non mi è dispiaciuto.

Non il miglior prodotto di Medda, ma comunque molto buono. L'averlo trascinato per quasi 200 pagine rende il tutto un po' eccessivo.
Il finale con Emerick che fa la fine di Derek Vinyard nelle docce (in American History X) sinceramente mi ha fatto un po' sorridere ... e devo ammettere che mi ha fatto pensare anche ad una citazione meno colta: alla saponetta che cade in una pallottola spuntata.
Secondo me si poteva puntare ancor più a fondo, in modo ancor più radicale, su Dylan Dog stesso che diventa un villain (nonostante il tentato stupro e l'investimento siano notevoli).
Questo così perfetto funzionamento della disempatia oggettivamente fa cadere un po' la cortina della credibilità, ma niente di grave.

7 pieno