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Per me, pensare che Sergio Bonelli abbia affidato una serie a un autore non per le sue capacità ma per altri motivi (cioè, per fini utilitaristici invece che per merito)
Ma scusi, la Bonelli è una società a scopo di lucro, deve guadagnare per vivere, che cosa c'è di sbagliato se uno va da loro e gli propone di fare una serie che farà soldi in altri media poco frequentati dalla stessa ?
Il male è solo che poi , una volta spedi i miliardi, questi non tornino, ma l'intenzione di fare soldi certo no.
Nessuno fa nulla per nulla, in razza di mondo vivi ?
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A parte questo, Sergio Bonelli è lo stesso che ha sempre rifiutato di cedere a qualche produttore i diritti per un film su Mister No nonostante diverse richieste (perché i progetti non lo convincevano), che ha sempre detto avrebbe preferito che suo padre non cedesse quelli di Tex per il film che poi è stato realizzato con Giuliano Gemma, e che ha fato sì che nei suoi albi non si scrivesse nemmeno una riga su quello di Dylan Dog (e quindi, immagino che anche in quel caso, la pensasse come per Tex, ma i diritti - ricordiamoci - allora erano in mano a Sclavi).
Eh no, Alla Bonelli di fare film e serie tv è sempre interessato.
Solo che in Italia, i produttori o cercano di comprare i diritti per poche lire, o vogliono spendere una miseria nel film stesso, con ritorno di immagine pessimo per i fumetti.
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Per quanto riguarda la questione librerie, anche lì le cose non sono molto diverse.
Moreno Burattini non molto tempo fa mi ricordava come ogni volta che qualcuno dei suoi collaboratori proponeva a Sergio Bonelli di varare una linee di volumi per libreria, questi si opponesse decisamente, preferendo la politica della concessione ad altri editori (soprattutto Mondadori).
???????
Recchioni è amico di Foschini ( il capoccia della Bao) e gli ha proposto la ristampa di Orfani così da avere in cambio un contatto con la Bonelli, che poi si è trasformato in una collaborazione continua ( una mano lava l'altra e tutte e due il viso) .
Infatti al Bao ha sempre ristampato le cose di Recchioni, principalmente.
Non c'è nulla di male, ma le cose così stanno e non vedo perché negarlo.