Cravenroad7

Sarai di parte ma non quanto la Bonelli stessa che con le sue discriminazioni ha creato lettori più fortunati/favoriti di altri.

Da Comicus si apprende che la numerazione ripartirà da zero... quindi immagino che questo sia un rilancio, con necessità di almeno una storia introduttiva per gli eventuali nuovi acquirenti? O magari il Chiave li getta nella mischia e li introduce in corsa

Allora sembra proprio un reebot.
Ma nell'editoriale di ML non si dice nulla a riguardo? Oramai le rubriche dentro l'albo stesso sono le ultime a riportare notizie, quando ormai non sono più nemmeno tali...

La moda dei reboot ha colpito anche qui...

Di solito i reebot si fanno con serie che una volta vendevano un botto e ora si cerca di salvarle "ringiovanendole" resettando tutto.
ML non ha mai venduto granchè fin dall' inizio eppure si tenta lo stesso di salvarla ripartendo dall' inizio .
Ma che senso ha ?

Mah, in realtà in america i reboot di serie che vendono poco e che quindi chiudono dopo 12/20 numeri sono all'ordine del giorno, spesso dando fiducia agli stessi autori (Daredevil di Waid, ma gli esempi in casa Marvel e DC si sprecano). In più la Bonelli forse al momento è interessata ad esplorare un formato per essa inedito, ed è probabilmente più semplice virare un progetto che esiste già e che ha già un parco autori verso quel formato che crearlo ex novo.

Anche secondo me si tratta più che altro di un reboot tipografico, solo per il formato. Non credo rivolteranno come un calzino il personaggio ed il suo contesto per farlo ripartire ex-novo, il che mi sembrerebbe sì una reboottanata. Abbiamo già visto cosa è successo in casi simili bonelliani, vedi Nathan Never costretto (per tirare a campà ) a prolificare su dozzine di serie parallele/pseudo-spinoff, non esistendo più un filone narrativo coerente, e dovendo lasciar liberi "certi" autori (v. Medda e Vigna) di riscrivere dalla base il passato del personaggio, non trovandosi negli sviluppi portati avanti dai loro epigoni .

Ritornando a Morgan vero e proprio, oggi ho letto l'ultimo numero, il #21 La trama di Oz.
Non è stato all'insegna del trash come aspettavo, ma mette una gran quantità di sotto-trame e personaggi in ballo, da attorcigliarsi lo stomaco per un'indigestione da troppa carne al fuoco. E l'astronave penale, e la scrittura-nella-scrittura, e l'omino in frac, ed il veterano neuroleso, e le principesse zombies, ed il maniaco mandrillo, e Morgan in analisi, e la psicologa traumatizzata... Decisamente un minestronzo eccessivo che fuoriesce dalla pentola prima di bollire al punto giusto. Anche perché il giochino finale dell' "è stata (quasi) tutta un'autosuggestione" non fa che sminuire oltre i precedenti percorsi .

Mi chiedo se forse in 60 pagine Claudione non riesca a contenere meglio questo digressionismo svalvolante, o non sia costretto a risoluzioni ancora più sommarie/tarpate delle sue, di autosuggestioni. Forse la continuity lo salverà

ALOHA UNA TRAMA DA FAVOLA...
...QUELLA DEI PROGETTI SBE

A livello editoriale, mi pare che Nathan Never abbia iniziato a proporre serie parallele anche quando era un fumetto "giovane" (Speciali, Agenzia Alfa, Almanacco, Giganti...). Le trame poi con gli anni si sono andate così complicando che quando leggo di uno che dice intricata la saga di Dampyr... sorrido , e l'avvicendarsi di tante "teste" a scrivere storie non ha aiutato... Ma NN più che reebot, ragiona in periodi tra una saga e l'altra, col solito motto "dopo questa saga nulla sarà più come prima"... tranne il casino delle trame intrecciate che per un paio che ne hanno chiuse, ne hanno aperte tre nella saga stessa!
Il reebot, forse, c'è stato con la conclusione (IMO pessima) della saga Omega, ma è stato un reebot "consapevole" da parte dei personaggi stessi. Per cui ora affermo serenamente che quello in edicola da qualche mese non è Nathan Never.
Questa lunga dissertazione un po' OT per dire che fa molto strano arrivare a un reebot con un personaggio di Chiaverotti, scritto da lui, con generalmente ben pochi "problemi arretrati" da risolvere. Secondo me c'è sempre la solita discriminazione: Orfani, siccome è di Recchioni, esce in tricromia e con tanto di "strascichi" multimediali; Morgan Lost, siccome è di Chiaverotti (al quale è stato negato il n° 100 di Brendon a colori), esce in bicromia ma resta fine a se stesso (anche il team-up con Brendon è avvenuto sullo speciale di quest'ultimo), e con un costo che comunque non è quello dell'albo in b/n.

Sono d'accordo che NN in edicola non sia NN: infatti mi sono rotto di doverlo riconsiderare alla fine di ogni saga, ed ho mollato per estenuazione motivazionale, nel casino autoproliferante di cui parlavo prima. Sono tornati Vigna e Medda a scrivere, ma gli hanno dovuto dare carta bianca per due contro-saghe che smentiscono il precedente passato di Nathan as we knew it, creando ulteriori scompensi. Mobbasta però


OT a parte, per quanto riguarda Morgan, non parlerei tanto di favoritismi o discriminazioni, pur sapendo della stima "trendy" che gode attualmente il Rrobe in via Buonarroti, mentre il Chiave vive più di una fiducia affettiva quasi trentennale, e si dispiacciono a troncargli una serie per insuccesso conclamato. E' normale che sia un autore meno di grido, anche a livello multimediale, tra visibilità ed iniziative collaterali.

Comunque sia, lo pseudo-reboot concettuale di Morgan è una trovata un po' da "ultima spiaggia" per ridargli qualche forma di nuova linfa editoriale. Pare che questo fantomatico #0 (ovvero il vecchio #25) ritornerà sul passato di Morgan, ripartendo dai suoi traumi, mostrandocelo più affranto e barbuto di come sia attualmente. Uno strumento che secondo loro dovrebbe facilitare l'approccio per i nuovi lettori, che si contano sulla dita di un amputato. Molti si sono lamentati di come la faccenda del serial-killer del mese fosse ripetitiva, e forse con una continuity più serrata, si potrà vedere qualche missione meno episodica del profiler di Claudione .

Secondo me, per rinfrescare il tutto, viste le evidenti difficoltà economiche in cui versa la testata, dovevano puntare su altro, non di certo un formato di dotatissime dimensioni maggiori (leggi specchietto per le allodole arrapate). Rinunciare alla tricromia era una specie di affronto al concept di base dell'ambientazione, quindi nada. Forse rallentare la produzione o affiancarla: nel senso che per quanto pieno di idee forse sarebbe il caso che Chiaverotti si facesse alternare da qualcun altro ai testi, a singhiozzo, per guadagnare fiato e non soccombere alla logica scadenziale di 94pp al mese da sfornare su commissione. Brendon dopo tutto era bimestrale. Anche Martin Mystère lo è diventato giocoforza per contenere le perdite (aumentando il prezzo) e dare un respiro diverso alle storie che prima erano divise in due o più albi.

Farci vedere delle tavole più grandi, sempre una volta al mese, liofilizzando l'episodio in trenta pagine in meno mi sembra tirarsi la coperta corta su un letto già abbandonato dalla propria partner

ALOHA E' STATO BREVE MA INTENSO...
... IL CAFFE' DELLA MATTINA DOPO...MICA ALTRO

se prima storcevo il naso, adesso con sta notizia del ripartire da capo è ancora peggio... non vorrei che ripartendo da capo la continuity sia una diluizione dei primi due albi...
mi sarei aspettato una continuazione, non un reboot, con la continuity ad esempio si poteva approfondire il rapporto con Igraine...
E Wallendream?
E Pandora?

Scusate, ma dove sta scritto che sarà un reboot? Mi sono un po' perso, ma non era una semplice ipotesi? Qui la date tutti per più o meno assodata, mi pare...

La parola al Chiave:

ottima notizia!

Chiaverotti gioca sull'ambiguo e poco a carte scoperte. Furbacchione!
Quando scrive "materiale nuovo" vuol dire che trattasi semplicemente di tavole inedite .

Anche il termine "reboot" è ambiguo, a seconda di come lo si vuole interpretare. Come dicono le anteprime - e Val Romeo ha riferito altrove - questa è come una nuova serie per la testata. Si RI-parte dal numero Zero, che non sarà una versione revisionata e condensata dei primi due numeri da 94pp, ma una storia inedita che COMUNQUE deve reintrodurre il personaggio per chi non lo conoscesse. Il suo passato (v. Lisbeth), le sue paturnie, le sue passioni, le sue ragioni d'essere, rimesse in circolo come paletti/capisaldi. Non è una tabula rasa azzerante stile reboot, ma direi un recap, se vi piace più come definizione. Pertanto rimane sempre un numero Zero, stile apripista-simbolico di un nuovo ciclo, senza alterare i parametri/coordinate del precedente, che qui vengono implicitamente rispolverate e confermate per chi si avvicina al personaggio ed al suo mondo per la prima volta, onde non patire lacune abissali.

Lo possono chiamare come vogliono, ma alla fine è una re-introduzione del personaggio allo scopo del suo rilancio, con allegata un'avventura inedita di 60pp... o forse oltre, visto che potrebbe esserci la continuity in ballo

QUESTO E' IL MIO ALOHA ZERO ASSOLUTO, BRRRRR....

mi fido di Chiaverotti e delle sue parole: "il nuovo corso di Morgan NON sarà un reboot"