Sono d'accordo che NN in edicola non sia NN: infatti mi sono rotto di doverlo riconsiderare alla fine di ogni saga, ed ho mollato per estenuazione motivazionale, nel casino autoproliferante di cui parlavo prima. Sono tornati Vigna e Medda a scrivere, ma gli hanno dovuto dare carta bianca per due contro-saghe che smentiscono il precedente passato di Nathan
as we knew it, creando ulteriori scompensi. Mobbasta però
OT a parte, per quanto riguarda Morgan, non parlerei tanto di favoritismi o discriminazioni, pur sapendo della stima "trendy" che gode attualmente il Rrobe in via Buonarroti, mentre il Chiave vive più di una fiducia affettiva quasi trentennale, e si dispiacciono a troncargli una serie per insuccesso conclamato. E' normale che sia un autore meno di grido, anche a livello multimediale, tra visibilità ed iniziative collaterali.
Comunque sia, lo pseudo-reboot concettuale di Morgan è una trovata un po' da "ultima spiaggia" per ridargli qualche forma di nuova linfa editoriale. Pare che questo fantomatico #0 (ovvero il vecchio #25) ritornerà sul passato di Morgan, ripartendo dai suoi traumi, mostrandocelo più affranto e barbuto di come sia attualmente. Uno strumento
che secondo loro dovrebbe facilitare l'approccio per i nuovi lettori, che si contano sulla dita di un amputato. Molti si sono lamentati di come la faccenda del serial-killer del mese fosse ripetitiva, e forse con una continuity più serrata, si potrà vedere qualche missione meno episodica del profiler di Claudione
.
Secondo me, per rinfrescare il tutto, viste le evidenti difficoltà economiche in cui versa la testata, dovevano puntare su altro, non di certo un formato di dotatissime dimensioni maggiori (leggi specchietto per le allodole arrapate). Rinunciare alla tricromia era una specie di affronto al concept di base dell'ambientazione, quindi nada. Forse rallentare la produzione o affiancarla: nel senso che per quanto pieno di idee forse sarebbe il caso che Chiaverotti si facesse alternare da qualcun altro ai testi, a singhiozzo, per guadagnare fiato e non soccombere alla logica scadenziale di 94pp al mese da sfornare su commissione.
Brendon dopo tutto era bimestrale. Anche
Martin Mystère lo è diventato giocoforza per contenere le perdite (aumentando il prezzo) e dare un respiro diverso alle storie che prima erano divise in due o più albi.
Farci vedere delle tavole più grandi, sempre una volta al mese, liofilizzando l'episodio in trenta pagine in meno mi sembra tirarsi la coperta corta su un letto già abbandonato dalla propria partner
ALOHA E' STATO BREVE MA INTENSO...
... IL CAFFE' DELLA MATTINA DOPO...MICA ALTRO