Cravenroad7

Forum dylaniato
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#MAXI 30 - Oltre i confini della realtà
Insufficiente (1-4) 6%  6%  [ 3 ]
Mediocre (5) 6%  6%  [ 3 ]
Accettabile (6) 13%  13%  [ 6 ]
Buono (7-8) 62%  62%  [ 29 ]
Ottimo (9-10) 13%  13%  [ 6 ]
Voti totali : 47
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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 30 - Oltre i confini della realtà
MessaggioInviato: mer lug 05, 2017 10:15 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Non si vede, ok, ma è chiaro che dopo quello che è successo, e dopo che
Spoiler!
Dylan è riuscito ad avvisare Bloch, qualcosa deve pur cambiare, altrimenti tutto sarebbe avvenuto per niente. L'unica possibilità, a parer mio, è proprio questa, ovvero che Bloch faccia fuori l'assassino e impedisca alla vicenda di svolgersi come si è già svolta.
Io l'ho letta così.

Tra l'altro, più penso alla storia più il mio gradimento cresce. Sarà che dentro di me la immagino disegnata da qualcun altro. :D

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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 30 - Oltre i confini della realtà
MessaggioInviato: mer lug 05, 2017 1:20 pm 
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Anch'io l'ho letta così, però
Spoiler!
la scelta di lasciare lo sparo fuori campo instilla effettivamente un dubbio: Bloch uccide l'assassino, salvando quindi Dylan, oppure lo risparmia tenendo fede ai suoi principi morali?

Un finale esplicito sarebbe stato meno efficace e forse anche banale, a mio parere.

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"Si può dire allora che la storia possiede un'architettura, Hinton? È un'ipotesi grandiosa e terribile."


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 30 - Oltre i confini della realtà
MessaggioInviato: mer lug 05, 2017 2:40 pm 
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Sì, questo è vero! Il finale è efficace anche perché suggerisce senza dire esplicitamente.

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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 30 - Oltre i confini della realtà
MessaggioInviato: gio lug 06, 2017 10:23 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
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mi sono posto lo stesso quesito di julius94, per questo intendevo "finale aperto", proprio perchè non fa vedere e, sono d'accordo, è meglio così.
Anche a me fa lo stesso effetto di Rimatt, più ci penso e più questa storia mi piace. Avercene storie così sulla regolare...

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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 30 - Oltre i confini della realtà
MessaggioInviato: gio lug 06, 2017 11:33 am 
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Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
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ALCUNI SPOILER

Un maxi "non maxi" che osa proponendo una storia completa ma divisa in tre parti, cosa che anche se solo "graficamente", fa prendere fiato a lettore, rendendo la lettura mai pesante o stancante.

La storia proposta dall'autore è sopra le righe, surreale ma con una sua linearità. Molti i punti a favore fra i quali propone un what if davvero accattivante e interessante: Bloch indagatore dell'incubo è un'alternativa davvero affascinante se Dylan dovesse trapassare prematuramente.

L'immersione negli inferni ci fa inoltre approfondire la sua struttura, che è sempre più vicina ad una realtà senza memoria. Dove tutti, democraticamente vengono smistati nei vari livelli e resi uguali (Johnny cammina!). Ma soprattutto dove si può creare il proprio spazio unico e dargli corpo come si vuole.
La perdita di memoria personalmente la trovo più una ricompensa anziché una condanna. L'oblio, in certi casi e in certe situazioni, è un dono.

Toccanti i vari incontri di Dylan (uno però mi è sfuggito... Dora!), che ripercorrono tappe di vita che lo hanno segnato (sia personalmente che a livello di fumetto).

Montanari, Grassani e Valeri conferiscono al tutto un alone di "sobrietà" apparente, in netto contrasto con ciò che viene narrato (morte di Bloch, morte di Dylan, Groucho denaturalizzato, serial killer che la fanno franca...).
E inoltre quel pizzico di "nostalgia" per i loro vecchi albi storici.

Copertina dove Dylan ne esce male, ma la morte è davvero molto bella a livello iconografico. Peccato!

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BenVenutI iN GolConDa!


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 30 - Oltre i confini della realtà
MessaggioInviato: ven lug 07, 2017 12:33 pm 
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Altair ha scritto:
Esco dal coro. Mi ha discretamente annoiato.


Posso unirmi al duo canoro? Mi ha indiscretamente rotto. :wink:
Un solfeggio iperdispendioso di quasi 300 pagine per vedere una vicenda al massimo da Speciale gualdonico. Accompagnata da disegni di caratura steccante. Nel complesso – o si diceva “band”? – non è un mattone stonato, ma implode sul palco in maniera sciagurata nell'ultima parte, dopo aver accumulato diverse premesse a vuoto. A margine escamotages narrativi stravisti - v. gestione dell’incubo/inferni - accadimenti pretestuosi al limite della falla logica, e riesumazioni citazioniste indesiderate a gogo. Un Old vizio di certi formati per fanBoy ultracinquantenni, ai testi. Non è un flop conclamato, e forse avrei potuto anche dargli la sufficienza, ma pesa l’aggravante di aver consumato tutto stò malloppone per la fiera dell’ovvio e dilungato.

La montagna che ha partorito il polpettone. Dal naso :g: .




SPOILER
SPOILER
SPOILER




Parte #1

Questa è senza dubbio la migliore. Eppure se si guarda bene, è poco più di un gialletto-urbano-poliziolosco in cui la parte del leone la fa Bloch, dimostrando cosa ci perdiamo sull’inedito. Sa catturare l’attenzione, tiene il ritmo, e anche la qualità dei dialoghi è buona, specie nelle interazioni tra Bloch (appunto) e Dylan. Di rilievo anche il ruotare sul concetto di (farsi)giustizia, ufficiale o personale che sia. Direi che traspare il mestiere di una volta di Mignacco.

Si potrebbe dire quasi lo stesso di M&G che qui danno il meglio perché non affiancati da collaboratori. Un paradosso se si pensa ai vantaggi che ha tratto Piccatto da queste joint-ventures :dito: .


Parte #2

Qui i disegni calano in modo imbarazzante. Le ultime scene nella clinica sono da denuncia. Chi fa da sé fa per due, ma buoni? Le cose a tre non vengono sempre bene :oops: .

Si poteva sfruttare mooooolto meglio Bloch indagatore dell’incubo, che rimane una traccia solo malinconica, alla fine. Per il resto verte tutto sulla loffia ricerca, stradiluita e tappa-pagine, dello spirito leggendario del ricordante Dylan a zonzo per gli inferi, con tanto di burocrate bicefalo, guardie pistolcefale, etc. Non ne sentivo la mancanza di quest’ambientazione così cara al Gualdoni che fu – a proposito, chissà se si ricorda dal suo Inferno attuale di una storia come Viaggio Senza Speranza? Tra l’altro, questo fatto che le anime dell’aldilà siano tutte smemorate, è l’ennesima invenzione pretestuosa last-minute, strumentale alle necessità della trama, visto che potrei citare dozzine di albi in cui compare l’Uomo dai Due Volti e si vede l’esatto contrario. Mavabbeh… :roll:

In omaggio anche una scorpacciata abbastanza insulsa di personaggi-icona ripescati dai vecchi albi, ridotti a smemorati da puro svago ciarlante, giusto per ricordarci che ognuno deve patire le sue personali pene – lettori compresi? Pessimi per la loro inutilità Lillie, Virgil, e Dora; quasi salvabile Bree, che almeno rimane spiritosamente in character ed opera qualcosa, anche se dopo l’inseguimento terroristico sull’inedito, di quest’altra scorrazzata lunga 20 pagine con tanto di sfondamento del posto di blocco, ne avrei fatto volentieri a meno. La cosa migliore è senza dubbio il girone da film muto di Johnny Freak, artista bohèmien di strada, con tanto di didascalie calligrafate 8-) .

Comincia a scricchiolare l’impianto della vicenda quando ricompare Ronny Edge in fin di vita in clinica. Ma dove è stato detto che soffriva di qualche grave malattia? Bah. Nella parte precedente correva come una gazzella in calore, lanciava coltelli vispamente, etc. Sullo stesso Ronny Edge siamo al limite della semi-incongruenza tirata per capelli (di un calvo) quando vuole tirare sotto con la bava alla bocca il povero Bloch a p.94. Ma che gli aveva fatto di così male l’ispettore il giorno prima, durante lo scippo, senza riconoscerlo in viso e intimandogli soltanto “Alt polizia” (p.84) ? Devono esser parecchio permalosi stì delinquentelli di Soho… :x:


Parte#3

Adesso tutti i nodi devono venire al pettine. Di un parrucchino posticcio, ahimè :tc: .
Carine la premure della Trelko, anche se siamo a livelli di spiritismo piuttosto dozzinale. Il nuovo processo farsa è un’eco traslata di quello visto nella prima parte contro Cedric, ed ha un suo (buon) senso, come il confinamento di Dylan, tradito anche dalla “giustizia” ultraterrena.

Da quando torna Angela in scena (p.242) la vicenda sconfina nel pataccamento aggravato di serie D. Anche questa volta Mignacco si scorda di fornirci la cartella medica (progressiva) di un suo personaggio, facendo scoprire di punto in bianco che il bue grasso e vigoroso Cedric d’improvviso si è ridotto ad una larva semi-putrefatta da 120 chili in meno. Ottimo. Poi Wells fa la ramanzina (in sogno) sull'utilità dei sogni a Dylan; più didascalico di questo c’erano solo i sottotitoli a pag777 del forum. Infine Lord Upton-Abbey vuota comodocomodo tutto il sacco rivelandosi stregone da operetta – ma quante candele continua a sperperare la Bonelli per queste scenette rituali per dodicenni imBuffyti? Pensavo che dopo De Nardo avessero tirato la cinghia su questi tormentoni :cry: .

Alla fine si scopre che trattavasi panepane di patto-staffetta nel “chi si sacrifica per chi” a catena, dove almeno Dylan ha avuto la facoltà di scegliere. 300 pagine per arrivare ad un semplice scambio di persona multiplo davanti alla mietitrice esiziale? Ideona! Colpissimo di sceneggiata! Ricordo storie brevi (v. Syrus Renfield) dove ne bastavano meno di un decimo, e la cosa valeva molto di più per come era confezionato il prodotto, per non parlare di (almeno) una mezza dozzina di altre storie dove vengono sbagliati i nomi dei condannati agli inferi per errori burocratici d’archivio. Se il tempo è curvo, come dicono qui sopra, mi spiace aver incrinato la mia schiena sulla spalliera del letto per oltre 2 ore onde leggermi una cosa simile :| .

Conclusione pseudo-onirica più telefonata di un avviso di garanzia a Dell’Utri. Dylan riferisce paripari quello che già sappiamo a Bloch, e poi tutto da capo in loop, sempre che non si metta in atto una variabile impazzita nel gioco degli infiniti universi possibili tramite una singola scelta/scena modificata. Io ne ricordo uno in cui un certo Mignacco metteva in scena lo stesso identico motivetto narrativo alla fine de Il delitto perfetto, o forse sono l’unico a ricordare in questo inferno su misura? Per ora l’unico delitto perfetto è avermi fatto spendere quasi 7 euro per una storia che potevo recuperare ricucendo spezzoni di altre, molto più riuscite e quaglianti :? .


SE NON TI RICORDI DI ALOHA, ALLORA SEI CREPATO

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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 30 - Oltre i confini della realtà
MessaggioInviato: dom lug 09, 2017 1:34 pm 
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Se non sbaglio questo Maxi costituisce la più lunga storia di DD finora ... e Mignacco usa tutto questo spazio per quello che all' inizio sembra un lungo preambolo (praticamente le prime 70 pagine sono di pura cronaca, non accade nulla di "dylaniano", mi stavo preoccupando ...) poi finalmente entriamo nel vivo della trama e si va finalmente dove promette il titolo.

SPOILER
Suggestive le scene di Dylan vagabondo all' inferno, e tra i vari incontri commovente quello con Bree (pag. 124-125 da incorniciare). Peccato solo per una scena come quella di pag. 191, dove mi cade il pathos fin lì molto ben costruito. Strano anche che Lillie invece si ricordi di Dylan (ma forse perchè quello era più un sogno della Trelkowski, non si capisce bene).
Che Cedric avesse fatto quel genere di patto era evidente, per cui è uno spiegone che appare superfluo nel finale. Invece mi è piaciuta moltissimo la risoluzione finale, con Dylan che appare in sogno a Bloch ... nel passato !!! :o
A questo proposito direi che non ci può essere ambiguità, perchè solo se Bloch uccide l' assassino si può spezzare quella serie di eventi che porterà Dylan ad essere prigioniero dell' inferno per l' eternità.
Mi è sfuggito però il motivo per cui Cedric si fosse ridotto in quelle condizioni, praticamente irriconoscibile. Insomma è chiaro che la Morte lo ha fregato in qualche modo, però non mi pare venga spiegata bene la cosa.
Così come rimane inspiegato il non-oblio di Dylan anche dopo il "processo" (con la scusa che non svela i suoi trucchi ...)
FINE SPOILER

P.S. Dylan Dog fumetto senza memoria, ogni volta si può dire qualcosa di diverso, come qui dove si "stabilisce" che gli spiriti non hanno memoria (scusate la ripetizione), ma ovviamente in tante altre storie non è stato così.

M. & G. che stavolta si giovano anche della collaborazione di altri disegnatori. Il solito dignitosissimo lavoro da parte loro. Unico appunto a pag. 180 su quell' autista di ambulanza davvero troppo uguale a Ronny (pure i basettoni !) Ma perchè, è una cosa fatta apposta per sviare, non capisco.

Comunque nel complesso un buon Maxi estivo, che straccia l' albo regolare attualmente in edicola 7 a 3.

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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 30 - Oltre i confini della realtà
MessaggioInviato: dom lug 09, 2017 1:59 pm 
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SPOILERS

Dark Star ha scritto:
Che Cedric avesse fatto quel genere di patto era evidente, per cui è uno spiegone che appare superfluo nel finale


Veramente il patto l'ha fatto il padre-stregone di Cedric, mica lui, che si limitava soltanto a macellare le tizie. Poi, se ne fosse stato al corrente o meno, è un altro discorso, che in quasi 300 pagine Mignacco si è guardato bene dallo specificare, come la sua malattia fulminante e putrefacente.

Per gli spiegoni lampanti e ridondanti ce n'era già una cospicua dote: nel primo episodio la Morte spiega alla lettera cosa è successo/può succedere a Dylan - omettendo solo il dettaglio del patto precedente tra lei stessa e Lord Upton a spese di Bloch... e vorrei pure vedere, almeno qualche colpo di scena (eccapirai :o :roll: ), lasciamolo per l'ultimo episodio. Come se non bastasse Dylan rispiega punto per punto tutto daccapo a Bloch nel sogno, ripetendo ciò che già il lettore ha ricostruito già dalle precedenti spiegazioni. Grande mossa quando disponi di 300 pagine rimestare nell'ovvio.

Detto questo io continuo a preferirle l'inedito, dove se non altro ci siamo risparmiati una settantina di pagine a zonzo negli Inferi di gualdoniana memoria.


ALOHA ON VOYAGE
Immagine

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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 30 - Oltre i confini della realtà
MessaggioInviato: lun lug 10, 2017 12:19 am 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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comincio dalle cose negative :
la copertina di Accardi molto brutta non come soggetto ma come realizzazione , il volto di dylan sembra fatto da uno alle prime armi coi disegni , mah ed è la seconda di fila brutta. Eppure nelle storie dei samurai aveva mostrato bravura , boh.

I disegni di M& G si sa che sono da anni che sono scaduti , anche se a volte c'è l'effetto nostalgia e certe tavole le fanno ancora bene , insomma altalenanti.

Invece la storia di Mignacco è nettamette promossa , senza dilungarmi , ma ci sono tanti personaggi della saga e utilizzati bene , soprattutto lord wells e la trekolsky.
Inoltre in questa storia ho notato che per la prima volta o forse non ricordo bene, ma sia la casa di dylan , che la struttura dell'inferno sono mostrati nella loro interezza, quasi come delle mappe.
Anche se la via craven road non ho ancora capito se è una vietta di periferia o una via centrale di Londra .
A volta ci fanno passare un bus a due piani come se fosse una via trafficata , a volte sembra una via isolata con solo alcune macchine parcheggiate.


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 30 - Oltre i confini della realtà
MessaggioInviato: lun lug 10, 2017 10:56 am 
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Iscritto il: mer lug 08, 2015 1:49 am
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Seguono spoiler, immagino.


Mi sarei pentito sia votando "mediocre" sia votando "accettabile", ma alla fine ho scelto quest'ultima strada in omaggio all'esperimento tentato, all'ambientazione infernale (che mi è sempre piaciuta) e a qualche trovata interessante.
Però ecco, forse "mediocre" era un voto più giusto.
Voglio dire, la durata di un fumetto deve essere giustificata dal suo contenuto, mentre questo numero si dilata soprattutto per l'enorme quantitativo di vignette utilizzate per mostrare semplici spostamenti o particolari ininfluenti: puro filler. Si è parlato di scorrevolezza, ma io ci vedo soprattutto vacuità: è chiaro che due pagine in cui il protagonista si limita a camminare in silenzio si leggano velocemente!
La parata di vecchie conoscenze poi non aiuta. Sembra puro fan service, specialmente considerato che loro non ricordino niente della loro vita passata, e che quindi il loro incontro con Dylan sia casuale, o comunque non decisivo. Bello però l'inferno muto.

Nel finale poi si concentra il peggio. Il ciccione è diventato improvvisamente una mummia per ragioni non chiare. Il padre spiega tutto a Bloch, poi la morte rispiega tutto a Dylan e infine Dylan spiega di nuovo tutto a Bloch. Te credo che arrivi a 300 pagine...
E poi un vulnus narrativo secondo me enorme. La tematica dello scambio di morti si è già vista, e nientemeno che in Oltre la Morte, ma lì si chiede a Dylan di uccidere un innocente, o comunque una persona non ancora destinata a morire. Qui il pari d'Inghilterra invece fa gli scambi à la carte! La salvezza del figlio in cambio della vita del suo nemico: è arrivato coso, è arrivato. Ma che è, dài. Li voglio fare anche io gli scambi così.

Un'ultima cosa: Groucho che a pagina 29 fa riferimento al fatto di trovarsi in un fumetto.
Vi prego: basta.
Dovreste mettere in redazione un bel barattolo di vetro, e ogni volta che qualcuno propone un riferimento metanarrativo deve metterci un euro dentro, tipo swear jar. In poco tempo si raccoglie abbastanza denaro da realizzare un kolossal hollywoodiano, stavolta made in Bonelli.

Mi fermo qui, sennò mi tocca registrare un fake e votare "insufficiente" per compensare.


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 30 - Oltre i confini della realtà
MessaggioInviato: lun lug 10, 2017 4:18 pm 
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Papercop ha scritto:
Un'ultima cosa: Groucho che a pagina 29 fa riferimento al fatto di trovarsi in un fumetto.
Vi prego: basta.


a me stavolta non è dispiaciuto, la battuta in se era carina visto che alludeva a questo esperimento della storia unica in tre parti... e lo dice uno che di robe meta non ne può più!

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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 30 - Oltre i confini della realtà
MessaggioInviato: lun lug 10, 2017 5:21 pm 
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Papercop ha scritto:

Mi sarei pentito sia votando "mediocre" sia votando "accettabile", ma alla fine ho scelto quest'ultima strada in omaggio all'esperimento tentato, all'ambientazione infernale (che mi è sempre piaciuta) e a qualche trovata interessante.
Però ecco, forse "mediocre" era un voto più giusto.


Pur non essendo giustiziere di alcunché, io infatti ho votato quello, anche perché come puoi ben immaginare sono abbastanza in linea con tutto quello che hai scritto - v. miei commenti precedenti.
Con l'aggravante che a me certe gite gualdoniane d'ambientazione infernale mi stanno ampiamente sullo stomaco, almeno che non dirette con cognizione di causa. Lo stesso Mignacco aveva fatto qualcosa di leggermente meglio in I Vivi e i Morti, in quel genere di setting.


LASCIATE OGNI ALOHA O VOI CHE ENTRATE

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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 30 - Oltre i confini della realtà
MessaggioInviato: lun lug 10, 2017 9:06 pm 
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Iscritto il: mer lug 08, 2015 1:49 am
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I vivi e i Morti è ben altra cosa, chiaro. Ricordo che al tempo dell'uscita mi era piaciuto moltissimo. Gli giova anche il fatto di essere stato (all'epoca) ancora originale, l'antesignano di una serie di disguidi burocratici infernali.
La metabattuta di Groucho è anche carina, ma alla fine è la centesima sfumatura di fila dello stesso meccanismo, ormai consunto. Sembra che ormai - per ottenere il bonifico - lo sceneggiatore debba come minimo infilare in mezzo alla storia la parola "spiegone". È troppo e tutto assieme. Il Groucho che a Ramblyn aveva citato Montanari e Grassani senza neanche sapere il perché l'avevo amato, ma anche lui era un antesignano.


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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 30 - Oltre i confini della realtà
MessaggioInviato: lun lug 10, 2017 11:08 pm 
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Ecco, a me I vivi e i morti aveva discretamente annoiato, ora come ora non avrei esitazioni a preferirgli questo Maxi (disegni a parte).

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 Oggetto del messaggio: Re: #MAXI 30 - Oltre i confini della realtà
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Al cospetto degli Speciali di quell'epoca, non è che faccia sto' figurone, Siniscalchi a parte. Per come sono gestiti gli Inferni ed il naufragare delle anime qui sopra, tuttavia, dà ampiamente la polvere per ambientazione a questo malloppone. Col merito di durare 170 pagine in meno.
La vedo come Altair, mi spiace ( :wink: ): un'inutile e nojosa appendice dilunghesca del già visto, colpi di scena telefonatissimi, concetti rispiegati a josa, lacune logiche, scontata gestione degli inferni (appunto) da far rimpiangere Gualdoni per la mosciaggine generale, e cameos nostalgevoli di ari-gualdonico imprinting. Alla fine si risolve tutto con la Morte che non aveva avvisato Dylan dei suoi precedenti traffici. Urca :o

Per 300 pagine è un po' poco: basti vedere di quanti motivi/piani narrativi erano farcite cose come Il senza nome o I prigionieri di Hellborn (con 70 pagine in meno) per rendersi conto di come si poteva gestire diversamente un patrimonio cartaceo tale.

ALOHA...SE POSSO RICICLARE UN CENTINAJO DI PAGINE ALMENO?

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