Cravenroad7

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#370 - Il terrore
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 Oggetto del messaggio: Re: #370 - Il terrore
MessaggioInviato: mer lug 05, 2017 12:43 pm 
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Iscritto il: gio giu 18, 2015 9:57 am
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GRANDISSSIMISSSIMO RROBEEEEE!!!!!!!
Anke stavolta sei riuscito a dividere il pubblico e a far discutere tutti oltre che a trollare tutti i nazifascisti zen che si annidano tra i lettori di Dylan!!!!!!
Adesso voglio una storia in cui Dylan per colpa di John Ghost diventa GAY e partecipa al London pride!!!!!!! Sarebbe una storia che spakkerebbe davvero i kuli!!!!!! sai quanti lettori omofobi in meno?
Avanti cosììììììììììì!!!!!!!!

_________________
CHI OSA VINCEEEE....STACCE!!!!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: #370 - Il terrore
MessaggioInviato: mer lug 05, 2017 4:37 pm 
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Seguiranno SPOILER


Allora, a me dispiace sempre stroncare un albo, specialmente se di un'esordiente, ma credo di trovarmi di fronte al peggior numero della gestione Recchioni.

Facciamo così, elenco prima le cose che mi sono piaciute:

1) La Contu ci ha provato. Per me il male assoluto è da sempre il gialletto o il mostrino da Maxi, mentre lei ha tentato una strada diversa, financo abbastanza originale: quella della satira, o meglio, della farsa.
2) Alcune situazioni sono abbastanza divertenti.
2 1/2) Diciamo che mi è piaciuta un pochino l'apertura della valigia, anche se il MacGuffin non spiegato (e perdipiù mezzo citazionista) è un espediente comprensibile, ma sempre un po' furbetto.

Per il resto, male. Non posso dare a Il Terrore più di 3.
Non sono d'accordo con chi dice che il problema è nel soggetto e non nella sceneggiatura, o perlomeno dobbiamo accordarci su quali siano le dimensioni di un soggetto. A me sta bene una storia di equivoci e di satira sociale, ma poi sono le cose che succedono che fanno la differenza.
Ecco, il problema di questo numero (a parte la prevedibilità del "colpo di scena") è che mi fa innervosire per quanto tutti siano così dannatamente stupidi.
Ora, a me va bene che un personaggio sia matto, disturbato, perfino scemo (benissimo il selfie del militare), ma la stupidità gratuita ed esagerata rende non solo fastidiosa la lettura, ma anche poco credibile il fumetto. Da questo punto di vista, cento volte meglio un vampiro che un maggiolone cabriolet che sfugge all'intero esercito inglese in città.
Tutti stupidi.
Il professore forse è l'unico che si possa "perdonare", ma il modo in cui si scatena la psicosi (e quello con cui si evolve) è semplicemente inaccettabile e ingiustificato.
Il ragazzino genio è cieco come una talpa, ma per qualche motivo dimentica gli occhiali in giro (certo, come no), e gira per una città che impazzisce al suo passaggio senza neanche farsi una domanda. Almeno avesse avuto la musica nelle orecchie, invece no, niente, è un idiota completo, "forse c'è una parata". Qui siamo ai livelli di "Ciao Welly, come mai piangi? Ti ha sgridato il principe dei pozzi artesiani?"
Dylan diventa un fuorilegge a casaccio, e invece di provare a fare chiarezza, a cercare una soluzione, si carica in macchina due sconosciuti e si mette contro l'intero corpo di polizia, pistole alla mano. E la fa franca! Come è possibile?
Ma ovviamente perché Carpenter è un idiota! Mio dio, CARPENTER È UN IDIOTA! Ma perchè! È un ispettore di Scotland Yard, doveva essere un genio delle indagini "tradizionali", e invece è una macchietta! A suo favore c'è il fatto che per la seconda volta da quando è apparso prova a mettere in difficoltà Dylan (ormai è affezionato!), ma purtroppo per lui È UN IDIOTA, ed è capace di perderselo nei modi più ridicoli, tipo il fatto del tendone (non ho l'albo sottomano). Nel prossimo numero mi aspetto che vada a sbattere con la macchina in un tunnel disegnato su un muro da Dylan. Tanto poi lo perdonerà.
Il resto della polizia non è da meno. Mi vanno anche bene alcuni aspetti farseschi, ma perlopiù sono una massa di incapaci che lasciano passare terroristi senza motivo (io vengo perquisito perfino al Derby del Cuore), non mettono in sicurezza le zone critiche (certo, c'è il rischio terrorismo sulla mostra, perché controllare un palazzo disabitato proprio davanti?) e non riuscirebbero a prendere nemmeno una formica dentro a una scatola per scarpe.
A distruggere la trovata della valigetta arriva l'ultima gag da avanspettacolo, con la caduta slapstick a casaccio di Dylan e il fuoco incrociato dei tre (anche se ha senso che sparino solo i terroristi).

Una storia del genere si può fare, ma serve la mano. Mi devi convincere che c'è stata una serie di sfortunati eventi che hanno condotto al panico collettivo. Devi spingere - se vuoi - sul surreale, sul grottesco, sulle coincidenze incredibili. Devi darmi una macchina di Goldberg, non una Cena dei Cretini.

Comunque io sono sempre per dare una seconda possibilità a chiunque.

P.S. Quando Carpenter disse a Rania (di Birmingham) che viene dal deserto, quella è un esempio di battuta sui musulmani. Non che qualcuno sia obbligato a farle, beninteso.


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 Oggetto del messaggio: Re: #370 - Il terrore
MessaggioInviato: mer lug 05, 2017 6:06 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Papercop ha scritto:
Seguiranno SPOILER


Allora, a me dispiace sempre stroncare un albo, specialmente se di un'esordiente, ma credo di trovarmi di fronte al peggior numero della gestione Recchioni.

Facciamo così, elenco prima le cose che mi sono piaciute:

1) La Contu ci ha provato. Per me il male assoluto è da sempre il gialletto o il mostrino da Maxi, mentre lei ha tentato una strada diversa, financo abbastanza originale: quella della satira, o meglio, della farsa.
2) Alcune situazioni sono abbastanza divertenti.
2 1/2) Diciamo che mi è piaciuta un pochino l'apertura della valigia, anche se il MacGuffin non spiegato (e perdipiù mezzo citazionista) è un espediente comprensibile, ma sempre un po' furbetto.

Per il resto, male. Non posso dare a Il Terrore più di 3.
Non sono d'accordo con chi dice che il problema è nel soggetto e non nella sceneggiatura, o perlomeno dobbiamo accordarci su quali siano le dimensioni di un soggetto. A me sta bene una storia di equivoci e di satira sociale, ma poi sono le cose che succedono che fanno la differenza.
Ecco, il problema di questo numero (a parte la prevedibilità del "colpo di scena") è che mi fa innervosire per quanto tutti siano così dannatamente stupidi.
Ora, a me va bene che un personaggio sia matto, disturbato, perfino scemo (benissimo il selfie del militare), ma la stupidità gratuita ed esagerata rende non solo fastidiosa la lettura, ma anche poco credibile il fumetto. Da questo punto di vista, cento volte meglio un vampiro che un maggiolone cabriolet che sfugge all'intero esercito inglese in città.
Tutti stupidi.
Il professore forse è l'unico che si possa "perdonare", ma il modo in cui si scatena la psicosi (e quello con cui si evolve) è semplicemente inaccettabile e ingiustificato.
Il ragazzino genio è cieco come una talpa, ma per qualche motivo dimentica gli occhiali in giro (certo, come no), e gira per una città che impazzisce al suo passaggio senza neanche farsi una domanda. Almeno avesse avuto la musica nelle orecchie, invece no, niente, è un idiota completo, "forse c'è una parata". Qui siamo ai livelli di "Ciao Welly, come mai piangi? Ti ha sgridato il principe dei pozzi artesiani?"
Dylan diventa un fuorilegge a casaccio, e invece di provare a fare chiarezza, a cercare una soluzione, si carica in macchina due sconosciuti e si mette contro l'intero corpo di polizia, pistole alla mano. E la fa franca! Come è possibile?
Ma ovviamente perché Carpenter è un idiota! Mio dio, CARPENTER È UN IDIOTA! Ma perchè! È un ispettore di Scotland Yard, doveva essere un genio delle indagini "tradizionali", e invece è una macchietta! A suo favore c'è il fatto che per la seconda volta da quando è apparso prova a mettere in difficoltà Dylan (ormai è affezionato!), ma purtroppo per lui È UN IDIOTA, ed è capace di perderselo nei modi più ridicoli, tipo il fatto del tendone (non ho l'albo sottomano). Nel prossimo numero mi aspetto che vada a sbattere con la macchina in un tunnel disegnato su un muro da Dylan. Tanto poi lo perdonerà.
Il resto della polizia non è da meno. Mi vanno anche bene alcuni aspetti farseschi, ma perlopiù sono una massa di incapaci che lasciano passare terroristi senza motivo (io vengo perquisito perfino al Derby del Cuore), non mettono in sicurezza le zone critiche (certo, c'è il rischio terrorismo sulla mostra, perché controllare un palazzo disabitato proprio davanti?) e non riuscirebbero a prendere nemmeno una formica dentro a una scatola per scarpe.
A distruggere la trovata della valigetta arriva l'ultima gag da avanspettacolo, con la caduta slapstick a casaccio di Dylan e il fuoco incrociato dei tre (anche se ha senso che sparino solo i terroristi).

Una storia del genere si può fare, ma serve la mano. Mi devi convincere che c'è stata una serie di sfortunati eventi che hanno condotto al panico collettivo. Devi spingere - se vuoi - sul surreale, sul grottesco, sulle coincidenze incredibili. Devi darmi una macchina di Goldberg, non una Cena dei Cretini.

Comunque io sono sempre per dare una seconda possibilità a chiunque.

P.S. Quando Carpenter disse a Rania (di Birmingham) che viene dal deserto, quella è un esempio di battuta sui musulmani. Non che qualcuno sia obbligato a farle, beninteso.



Grazie! post scritto benissimo del quale condivido ogni parola e invidio la capacità di sintesi, nonchè di cogliere il punto.
Peraltro, il ragazzino cieco come una talpa, si accorge di essere senza occhiali dopo aver attraversato la scuola e la palestra, una cosa assurda.
Se, ad esempio, avesse dimenticato gli occhiali da lettura, ci potrebbe stare! ma da vista, mancandogli novantordici diottrie, NO!


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 Oggetto del messaggio: Re: #370 - Il terrore
MessaggioInviato: mer lug 05, 2017 7:15 pm 
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Ma è dichiaratamente una farsa, la comicità sta anche nell'esagerazione/implausibilità delle forzature che l'intreccio deve creare per stare in piedi: "Seinfeld" (serie TV non famosissima in italia, ma una Bibbia della comicità USA) e molte altre sit-com ci hanno costruito su le loro fortune. DD non può essere scritto con tono da Sit-com o da commedia degli equivoci? Se ne può parlare, ma questa storia è programmaticamente nata così.

Ampliando il discorso mi verrebbe da dire che in tre degli ultimi quattro albi si siano cercati e trovati espedienti narrativi che cercano proprio di disinnescare le critiche che immancabilmente vengono mosse alla plausibilità degli intrecci di DD: nella "Ninna Nanna" Baraldiana tutto è filtrato dalla lente della fiaba, genere dove le implausibilità/forzature sono fondanti, nella "Horror Novel" Ratigheriana la lente scelta è quella metanarrativa dove l'intreccio è volutamente un po' così, in questo esordio Ottoniano la lente deformante scelta è quella della farsa. Ovviamente non è una strada percorribile all'infinito, prima o poi la Ottone dovrà scrivere una storia con alcuni topoi Dylandoghiani e lì si vedrà che apporto potrà dare alla testata.

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 Oggetto del messaggio: Re: #370 - Il terrore
MessaggioInviato: mer lug 05, 2017 7:41 pm 
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Ma nella farsa, bisogna sempre usare gli stessi abusatissimi personaggi?
Adesso ci manca solo il musical, potrebbe essere un'idea.


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 Oggetto del messaggio: Re: #370 - Il terrore
MessaggioInviato: mer lug 05, 2017 7:53 pm 
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Iscritto il: mer giu 27, 2012 1:35 pm
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Beh no, ma io mi basavo sul post di Papercop, dove lui si lamenta che sono "tutti idioti", non che sono "i soliti idioti" (a proposito di comicità per così dire, ehm, non per tutti i palati :D )

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 Oggetto del messaggio: Re: #370 - Il terrore
MessaggioInviato: mer lug 05, 2017 10:06 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
Anche se ho dato un voto doppio rispetto a quello di Papercop ( :wink: ) in linea di massima sono d'accordo con quello che dice. Solo che per me non costituisce un problema, né una colpa irritogena.

Nel senso che per quanto mi riguarda, in ambito di commediola light/car-toon-ica, ci può stare qualche elemento inverosimile che non combacia con un film di spionaggio ultrarealistico, parlando di terrorismo o azioni paramilitari. Non c'è bisogno di girarci attorno, quando si tratta di inseguimenti a metà strada tra Benny Hill ed i Blues Brothers, non si può pretendere il cinismo di Serpico, ed anche la satira è acqua(sgasata) & sapone(scaduto). Trattando di fessi che si comportano come tali in modo scontato. Altro che il "grottesco" a cui alludeva qualcuno; qui mancava solo Bracardi. Molte delle gag sono bamboccesche e prevedibili, ma nel complesso rispettano il registro della storia, per quanto alla fine non portano a nulla di interessante e ripetono se stesse - v. carenza di spunti e climax di cui parlavo un tot di pagine fa :roll: .

E' molto più grave, in una storia completamente diversa come impatto, l'autismo à la Ralph Winchester del fessissimo Dylanchild incapace di distinguere una povera bambina reale da un mostro immaginario nel pozzo. Qui è tutto più alleggerito senza prendersi troppo sul serio già dopo una decina di pagine. E comunque l'idiozia di Carpenter è moneta corrente presso tutti gli autori, magari questo fosse il solo exploit :!:

Papercop ha scritto:
A distruggere la trovata della valigetta arriva l'ultima gag da avanspettacolo, con la caduta slapstick a casaccio di Dylan e il fuoco incrociato dei tre (anche se ha senso che sparino solo i terroristi).


Non proprio. Il fatto che sparino anche gli altri ha un suo senso.
Se rivedi pagina 94 questa risposta a base di pallottole è il responso che danno un certo tipo di persone davanti alla rivelazione del contenuto "rivoluzionario" della valigetta. Da ottusi, oltranzisti, intolleranti, e sterilmente violenti quali sono. I nazi-albionisti gridano al "ridicolo", i militari alla "sovversione", i terroristi alla "blasfemia". E non sapendo come confrontarsi davanti a questa nuova risorsa (epifanica), invece di entrarci in sintonia, pensano bene di azzerarla a suon di pallettoni :tc: .

BIM BUM BUM ALOHA

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #370 - Il terrore
MessaggioInviato: mer lug 05, 2017 11:28 pm 
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Iscritto il: lun mar 25, 2013 12:14 pm
Messaggi: 610
Località: San Dona' di Piave
I vecchi di questo forum hanno apprezzato la storia.
I nuovi arrivati no.
Io personalmente non leggo Dylan per leggere di morti sul lavoro, bullismo, terrorismo, ecc...
Non mi interessa farlo su DYD, soprattutto.
Pertanto a mio parere questo albo è...una gualdonata.
Che ho, giustamente secondo i miei canoni, votato come totalmente insufficiente.

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Non c'è arte senza cultura.
Non c'è cultura senza birra fresca.


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 Oggetto del messaggio: Re: #370 - Il terrore
MessaggioInviato: gio lug 06, 2017 1:52 am 
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Iscritto il: mer lug 08, 2015 1:49 am
Messaggi: 140
Non so bene quale sia la differenza tra vecchi e nuovi del forum. Io sono nuovo, immagino, ma da 24 anni leggo qualsiasi cosa esca a nome Dylan Dog.

Wolkoff: sugli spari finali hai ragione, non avevo l'albo sottomano. Allo stesso modo, mi sono reso conto adesso che in realtà Ahmed ascolta la musica (come se la cosa faccia qualche differenza).

Argomento farsa. Per quanto mi riguarda:
1) Sì, è completamente fuori posto in un albo della serie regolare. Color Fest se ne può parlare, serie regolare no. Citare Seinfeld è fuorviante: qui siamo proprio a Benny Hill.
2) Una storia sopra le righe, satirica e ironica si può fare, anzi, è già stata fatta. La prima fu "Dopo Mezzanotte", e lasciando da parte i confronti con la penna di Sclavi, è facile notare cosa le differenzi: in un albo puoi far succedere qualsiasi cosa, ma lo devi rendere credibile, a costo di ambientare il tutto in un contesto incredibile (non la Londra de Il terrore quindi).

Il Color Fest serve a questo, a scrivere uscendo dal canone. Adesso invece, in una serie a fumetti che sta ridisegnando i suoi confini in maniera sempre più evidente, la polizia è composta da emeriti imbecilli, degnamente rappresentati dal loro temibile capo. Questo Dylan (lui sì) mina vagante può dormire sonni tranquilli.


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 Oggetto del messaggio: Re: #370 - Il terrore
MessaggioInviato: gio lug 06, 2017 9:33 am 
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Iscritto il: ven nov 30, 2012 9:57 pm
Messaggi: 223
Albo leggero (mi ha riportato alla memoria "Dopo mezzanotte" benché sia da molto che non lo leggo).
Al di là del voto, mi va di esprimere un giudizio:
direi che siamo usciti fuori tema, ma solo se consideriamo la "traccia" di un Dylan Dog: soprannaturale, Paura, atmosfere cupe, colpi di scena. Non c'è la paura, perché si capisce subito il carattere dei personaggi protagonisti, non ci sono atmosfere cupe ma solo luoghi comuni e in quanto ai colpi di scena... forse quello della valigetta aperta? Bah.
Scherzare su di un tema che negli ultimi tempi sta causando morti a destra e a manca mi sembra quasi sacrilego oltre che poco rispettoso. Ridurre i musulmani a tre idioti che non si mettono d'accordo su chi debba sparare, mi sembra sciocco. Il terrorismo fa paura, non sai chi possa colpire chi e, soprattutto, dove! Quando sento parlare di terrorismo immagino subito persone che restano diffidenti, che non riescono a girare libere per le strade; sento l'angoscia che provano le persone a non poter essere più libere nemmeno di andare a vedere un concerto... in questo albo l'unico punto che ha rispecchiato il terrore, è stato l'attimo del panico a scuola. Anche il titolo dell'albo non centra nulla con lo svolgimento della storia... "terrore" ma dove? Quale?
Si sfiorano temi come il razzismo nei confronti di tutti gli stranieri e la difficoltà della polizia a gestire certe cose.
Punto secondo: per quanto ancora dovrà andare avanti l'inutile sottotrama di Dylan e Raina? Ormai Raina sembra il prezzemolo: la si mette in ogni storia per condire un piatto che non ne avrebbe bisogno. Inoltre, data la presenza di Bloch... non so, mi vien da pensare che questa storia sia stata scritta molto tempo fa e solo oggi riadattata alla nuova continuity. Ah, continuity che va avanti solo dal punto di vista, inutile, di un Dylan che sta continuamente dietro a Raina. Nemmeno un ragazzo (perché non si può certo parlare di uomo, eppure Dylan dovrebbe essere abbastanza maturo...) continuerebbe a "seguire" una ragazza che si comporta come Raina.
Mah, spero proprio che venga presto inaugurata la serie delle storie nuove di Sclavi e che Chiaverotti inventi un suo Dylan Lost o Morgan Dog. Solo così si ritroverà l'origine di Dylan Dog


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 Oggetto del messaggio: Re: #370 - Il terrore
MessaggioInviato: gio lug 06, 2017 9:53 am 
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Iscritto il: lun feb 06, 2017 3:13 pm
Messaggi: 22
Ogni volta aspetto 30 giorni per vedere cosa si inventerà la SBE sull'indagatore dell'incubo... e penso che stavolta la parola "indagatore" e ancor di più la parola "incubo" siano un ossimoro rispetto alle 94 tavole di questo numero. Ehh oook..va bene...ogni tanto ci sta trattanere nuovi temi e dare una chiave di lettura diversa al solito fumetto... ma non ce la faccio proprio a vedere un Casertano sprecato per un soggetto del genere. Una storia al limite della banalità con un finale scontato già a pag.9 (e ricordate che la storia comincia a pag.5).
SPOILER VARI
Uhm... allora forse il soggetto è volutamente banale e la chiave di lettura sta nella sceneggiatura??? Si ironizza sull'ossessione degli attacchi terroristici in occidente, sulla voglia di apparire sui media e sulla speculazione delle reti tv che gioca sulle paure dei cittadini (vedi il soldato che si fa il selfie, il prof. che è "un po' "un eroe e la polizia che segue le news dei media per indagare). OK...e dov è la novità?? Se cerco del sano humor nero apro FB e vado su una fra le mille pagine ironiche...non ho necessità di correre in edicola.
I conflitti politici rossi vs neri esulano da questo albo, e si ironizza sia sulla società occidentale sia su quella islamica senza sconfinare nè offendere nessuno...quindi molti di voi hanno aperto post di utilità pari a quella del ritorno di Bloch in questo albo.
Detto ciò devo però ammettere che la Contu ha un ottimo potenziale, l'albo ha la sua scorrevolezza, riesce a suscitare emozione e ansia nel lettore, non solo per l'escamotage del mc guffin, ma nell'abilità di incastrare le scene in modo tale da costringere il lettore a voler andare oltre per capire come si conclude lo spot. Quindi mi piacerebbe rileggerla su albo VERO di DD e non su questo "albo filler" mal collocato sulla regolare.
Detto ciò non datemi del nostalgico, hater della gestione RR... nel modo più assoluto anzi ho apprezzato la battuta di Groucho sui big like delle foto alla colazione...quindi è giusto modernizzare il tutto ma non dimenticandoci le fondamenta. E siccome non sono un nostalgico non vedo l'ora di leggere l'Old Boy appena comprato... :D

_________________
1...2...3... Freddy viene per te...


Ultima modifica di Nightmar391 il gio lug 06, 2017 11:18 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #370 - Il terrore
MessaggioInviato: gio lug 06, 2017 11:04 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
Messaggi: 2149
ovviamente qualsiasi albo sullo stile surreale/grottesco/farsesco/ecc... richiama subito alla mente "Dopo mezzanotte" ma, nonostante a me questo albo non sia piaciuto, penso sia ingeneroso fare paragoni col capostipite che rimane vetta irraggiungibile e che fa sminuire qualsiasi altro albo di questo tipo al suo confronto.

_________________
Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #370 - Il terrore
MessaggioInviato: gio lug 06, 2017 11:18 am 
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Iscritto il: dom lug 12, 2015 4:12 pm
Messaggi: 345
Avete detto già tutto, del resto il risultato del sondaggio parla chiaro.

Concordo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #370 - Il terrore
MessaggioInviato: gio lug 06, 2017 11:33 am 
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Iscritto il: mer giu 27, 2012 1:35 pm
Messaggi: 2258
Papercop ha scritto:
Citare Seinfeld è fuorviante: qui siamo proprio a Benny Hill.

2) Una storia sopra le righe, satirica e ironica si può fare, anzi, è già stata fatta. La prima fu "Dopo Mezzanotte", e lasciando da parte i confronti con la penna di Sclavi, è facile notare cosa le differenzi: in un albo puoi far succedere qualsiasi cosa, ma lo devi rendere credibile, a costo di ambientare il tutto in un contesto incredibile (non la Londra de Il terrore quindi).


Seinfeld e Benny Hill, al di là della differenza di qualità abissale, fanno IHMO parte dello stesso filone comico, che non è quello della commedia brillante, di battuta, ma è quello che dai cascatori del muto arriva fino ad oggi (con tutte le ibridazioni possibili fra le due categorie).

"Dopo Mezzanotte" non è assolutamente una farsa. Rifacendosi ad "Afterhours" ne mutua anche l'essere una storia grottesca/satirica, ma al di là del gioco di incastri stiamo proprio parlando di due generi diversi, secondo me. Altro esempio sarebbe "Il Grande Lebowski": l'intreccio è perfettamente strutturato, i personaggi sono grotteschi e satirici ma non lo ritengo un film farsesco o comico. Diverso il discorso per "Weekend Con Il Morto": una volta che ci beviamo l'assurda premessa iniziale, le trovate per far sembrare Bernie ancora vivo sono inverosimili, ma fa tutto parte del gioco. Qui si è cercato di usare quel linguaggio, senza che la premessa inverosimile che dobbiamo berci per apprezzare ls storia generi nient'altro che delle scene scorrevoli (come detto da molti altri), ma prive di guizzi di qualsiasi tipo, a parte alcune buone intuizioni. :)

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MessaggioInviato: gio lug 06, 2017 11:39 am 
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Iscritto il: mer set 30, 2015 1:02 pm
Messaggi: 1507
h77b2 ha scritto:
Avete detto già tutto, del resto il risultato del sondaggio parla chiaro.

Concordo.


già, chiaro come i risultati delle politiche in Italia: 32 votazioni dall'1 al 5, 31 votazioni dal 6 al 10, elettorato spaccato, non governa nessuno.


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