Papercop ha scritto:
Seguiranno SPOILER
Allora, a me dispiace sempre stroncare un albo, specialmente se di un'esordiente, ma credo di trovarmi di fronte al peggior numero della gestione Recchioni.
Facciamo così, elenco prima le cose che mi sono piaciute:
1) La Contu ci ha provato. Per me il male assoluto è da sempre il gialletto o il mostrino da Maxi, mentre lei ha tentato una strada diversa, financo abbastanza originale: quella della satira, o meglio, della farsa.
2) Alcune situazioni sono abbastanza divertenti.
2 1/2) Diciamo che mi è piaciuta un pochino l'apertura della valigia, anche se il MacGuffin non spiegato (e perdipiù mezzo citazionista) è un espediente comprensibile, ma sempre un po' furbetto.
Per il resto, male. Non posso dare a Il Terrore più di 3.
Non sono d'accordo con chi dice che il problema è nel soggetto e non nella sceneggiatura, o perlomeno dobbiamo accordarci su quali siano le dimensioni di un soggetto. A me sta bene una storia di equivoci e di satira sociale, ma poi sono le cose che succedono che fanno la differenza.
Ecco, il problema di questo numero (a parte la prevedibilità del "colpo di scena") è che mi fa innervosire per quanto tutti siano così dannatamente stupidi.
Ora, a me va bene che un personaggio sia matto, disturbato, perfino scemo (benissimo il selfie del militare), ma la stupidità gratuita ed esagerata rende non solo fastidiosa la lettura, ma anche poco credibile il fumetto. Da questo punto di vista, cento volte meglio un vampiro che un maggiolone cabriolet che sfugge all'intero esercito inglese in città.
Tutti stupidi.
Il professore forse è l'unico che si possa "perdonare", ma il modo in cui si scatena la psicosi (e quello con cui si evolve) è semplicemente inaccettabile e ingiustificato.
Il ragazzino genio è cieco come una talpa, ma per qualche motivo dimentica gli occhiali in giro (certo, come no), e gira per una città che impazzisce al suo passaggio senza neanche farsi una domanda. Almeno avesse avuto la musica nelle orecchie, invece no, niente, è un idiota completo, "forse c'è una parata". Qui siamo ai livelli di "Ciao Welly, come mai piangi? Ti ha sgridato il principe dei pozzi artesiani?"
Dylan diventa un fuorilegge a casaccio, e invece di provare a fare chiarezza, a cercare una soluzione, si carica in macchina due sconosciuti e si mette contro l'intero corpo di polizia, pistole alla mano. E la fa franca! Come è possibile?
Ma ovviamente perché Carpenter è un idiota! Mio dio, CARPENTER È UN IDIOTA! Ma perchè! È un ispettore di Scotland Yard, doveva essere un genio delle indagini "tradizionali", e invece è una macchietta! A suo favore c'è il fatto che per la seconda volta da quando è apparso prova a mettere in difficoltà Dylan (ormai è affezionato!), ma purtroppo per lui È UN IDIOTA, ed è capace di perderselo nei modi più ridicoli, tipo il fatto del tendone (non ho l'albo sottomano). Nel prossimo numero mi aspetto che vada a sbattere con la macchina in un tunnel disegnato su un muro da Dylan. Tanto poi lo perdonerà.
Il resto della polizia non è da meno. Mi vanno anche bene alcuni aspetti farseschi, ma perlopiù sono una massa di incapaci che lasciano passare terroristi senza motivo (io vengo perquisito perfino al Derby del Cuore), non mettono in sicurezza le zone critiche (certo, c'è il rischio terrorismo sulla mostra, perché controllare un palazzo disabitato proprio davanti?) e non riuscirebbero a prendere nemmeno una formica dentro a una scatola per scarpe.
A distruggere la trovata della valigetta arriva l'ultima gag da avanspettacolo, con la caduta slapstick a casaccio di Dylan e il fuoco incrociato dei tre (anche se ha senso che sparino solo i terroristi).
Una storia del genere si può fare, ma serve la mano. Mi devi convincere che c'è stata una serie di sfortunati eventi che hanno condotto al panico collettivo. Devi spingere - se vuoi - sul surreale, sul grottesco, sulle coincidenze incredibili. Devi darmi una macchina di Goldberg, non una Cena dei Cretini.
Comunque io sono sempre per dare una seconda possibilità a chiunque.
P.S. Quando Carpenter disse a Rania (di Birmingham) che viene dal deserto, quella è un esempio di battuta sui musulmani. Non che qualcuno sia obbligato a farle, beninteso.
Grazie! post scritto benissimo del quale condivido ogni parola e invidio la capacità di sintesi, nonchè di cogliere il punto.
Peraltro, il ragazzino cieco come una talpa, si accorge di essere senza occhiali dopo aver attraversato la scuola e la palestra, una cosa assurda.
Se, ad esempio, avesse dimenticato gli occhiali da lettura, ci potrebbe stare! ma da vista, mancandogli novantordici diottrie, NO!