Cravenroad7

Mi sono perso tra le virgole...
Comunque il prezzo effettivamente non cambia se guardo il mio portafogli, ma cambia se guardo quello che ho in mano. Un fumetto con meno pagine. L'ingrandimento è solo una buffonata inspiegabile. Certo, le altre testate sono aumentate, come sempre nel corso degli anni; 20/30 centesimi in più per lo stesso fumetto di sempre. Qua 1,50€ in più per un fumetto ridotto. Non è una rivoluzione, è una soppressione mascherata.

Ma appunto cosa, allora non hai capito quello che ho scritto. Nella pratica, è aumentato a 5 euri ! Poco importa se per qualche mese non è aumentato, alla lunga l' aumento è mostruoso. Senza considerare poi il discorso artistico, come ho già detto.

Sai quanto conta l'opinione dei lettori, vero?

Ma che vuol dire che in pratica è aumentato a 5 euro? Il singolo albo costa sempre 3,50, quindi non ha senso ipotizzare quanto potrebbe costare con una foliazione diversa. Quando compro Tex, mica vado a pensare che in pratica costa 3,10 euro (Tex ha 16 pagine in più dei classici mensili bonelliani): sborso i 3,50 e questo è quanto.

Comunque, ci sono due aspetti da considerare:

1) Morgan Lost è parzialmente a colori, quindi produrlo e stamparlo costa di più rispetto a un classico albo in b/n.
2) Tutte le altre serie Bonelli hanno aumentato il prezzo, Morgan non l'ha fatto perché costava 3,50 fin dall'inizio; la riduzione di pagine è a tutti gli effetti l'equivalente dell'aumento.

Qualcosa bisognava fare, e la Bonelli (e forse anche Chiaverotti stesso) ha optato per la riduzione della pagine. Una possibilità come un'altra, che tra l'altro a me neanche dispiace. Il conseguente aumento del formato è un'idea che la Bonelli si porta dietro da parecchio, almeno dai tempi di Bella & Bronco.

Voi avreste preferito che il prezzo aumentasse a - che so - 4 euro? Io no.

Chiaverotti sarà stato messo al muro con la possibilità di scegliere se tagliare la tricromia o il numero di pagine per poter proseguire la testata. Io sinceramente avrei preferito il passaggio al bianco e nero, i fumetti rapidi da leggere non mi entusiasmano. Congetture? Può darsi, ma non mi stupirei più di tanto se fosse andata veramente così.
L'aumento dei formato invece è una cagata che così com'è non porta alcun vantaggio, a meno che alla bonelli non ci considerino tutti poveri cecati.

Ma cosa dici tu !
"Il singolo albo costa sempre ..." Quindi pure se le pagine erano diventate 32 andava bene, tanto era il "singolo albo" ... Che in ogni caso la riduzione è di un terzo, che è tantissimo, non stiamo parlando delle quisquillie delle 16 pagine in più e dei pochi centesimi in meno per Tex. Questo è un aumento del 50 % (in proporzione alle pagine) !!!
E Morgan essendo in tricromia (che non è certo paragonabile alla colorazione vera e propria) costava GIA' più degli altri (3,50 anzichè 3,20/3,30) L' unica cosa che si può dire è che per qualche mese non c'è l' aumento, ma nel complesso è stata una maggiorazione SENZA PRECEDENTI nella storia della casa editrice.
Io preferivo sicuramente un aumento del prezzo (che per rimanere sulla media generale lo avrebbe portato a 3,80/3,90) e non toccare il numero di pagine, che fatalmente andranno a ridurre le possibilità narrative per C.

P.S.
Ho voluto fare i conti con precisione, e l' aumento in realtà è ancora più marcato (sempre facendo la proporzione con le pagine naturalmente, che per quanto mi riguarda è un discorso più che legittimo)

Dunque dividendo 3,50 per 60 (queste sono le pagine a fumetti del nuovo formato in Cico miniserie) e moltiplicando per 94, viene fuori ... 5,48 altro che 5 euri !
O messa in altri termini infatti se due albi da 94 sono equivalenti all' incirca a 3 da 60, l' aumento è da 7,00 a 10,50 !

È il formato delle nuove serie che verranno.

Si parla di costo a pagina. In effetti se mi fai pagare lo stesso prezzo ma mi togli pagine, mi stai aumentando il prezzo offrendomi meno "prodotto".
Detto più volte e lo ripeto: nessuno ha imposto a Bonelli e/o Chiaverotti la bicromia (il bianco non è tipograficamente un colore se lo è il supporto di stampa ), quindi non è una giustificazione che Morgan Lost gli costa di più che se fosse in b/n. Cioè, possibile che a certe conclusioni ci arrivano a serie avviata? Oppure credevano che ML vendesse così tanto (sulla scia di cosa? Di Brendon fatto arrancare anonimo fino al n° 100?) da poter sostenere la bicromia al prezzo di un albo b/n?

Non fare i conti con le altre pubblicazioni visto che Bonelli ci ha sempre insegnato che ogni testata fa storia a se, altrimenti spiegami perché il NN regolare costa 3,50€ mentre la miniserie 3,90€ con lo stesso numero di pagine.
Il costo della pubblicazione deve fare i conti con costi della diversità della pubblicazione (magari totalmente a colori e magari tricromia) o cosa principale aspettative di vendite, se l'albo si pensa venderà meno si alza il prezzo di conseguenza per farlo campare (ed è chiaro che lo stiano facendo con Morgan) mentre se le aspettative sono alte magari il prezzo lo si diminuisce.
Insomma prendere in esame altri albi non ha senso anche tra serie uguali magari
E come è stato già detto, nel caso il prezzo sarebbe diventato 4,00€ sicuri, senza contare che resta il fatto che la pubblicazione costa 3,50€ e non 5,00€, capisco fare la differenza, ma resta il fatto che l'albo 5,00€ comunque non costa.
Poi la diminuzione del prezzo non era una cosa da prendere neanche in considerazione, visto che se dobbiamo fare questi confronti con altre pubblicazioni Bonelli, allora Tex Classic che è una ristampa sta 2,90€ (di materiale ristampato mille volte e già colorato anni fa in edizione Repubblica) e quindi mettendo magari a 3,00€ Morgan Lost lo si metteva sullo stesso livello nonostante fosse un inedito, avrebbe avuto del tutto poco senso la cosa

Cioè per me rimane il fatto che il vero problema potrebbe essere il numero di pagine proprio per le storie in se (che comunque ha pro e contro e non solo quest'ultimi) li mi preoccupo per il momento piuttosto che al prezzo

Il prezzo infatti non preoccupa. A conti fatti in tasca non cambia nulla. Però avere un fumetto ridotto a fronte di una spesa identica è una cosa che fa girare le palle. Gireranno ancora di più se il fumetto ci rimetterà in termini artistici, cosa che potrebbe spingere i lettori a mollare. E di certo non sarà questo nuovo formato ad attirare nuovi lettori. Per questo qualche post fa parlavo di eutanasia programmata; il rischio che questa mossa possa affondarlo è molto alto, e dubito che alla Bonelli non abbiano previsto questo scenario.

Pure tu col fatto che costa comunque 3,50 invece di 5,00 (a parte che ho appena calcolato che è 5,50 in pratica) : quindi per assurdo poteva essere anche essere meno di 60 pagine !!! Che discorsi sono ...

E certo che la Bonelli in questi anni (non prima !) ha fatto un discorso complessivo per i prezzi e che intervengono altri fattori come le copie vendute dalle singole testate, però una cosa è una differenza di poche decine di centesimi, una cosa è questa per ML. Perchè mettiamo ad esempio che Chiaverotti sarà costretto a dividere storie in più parti per sviluppare al meglio le sue trame : a quel punto sarebbe evidente che ci vorrebbero tre albi quando prima ne bastavano due pagando quindi il 50 % in più ! Oppure saranno normali storie singole da 60 pagine, ma fatalmente a quel punto più sbrigative, meno ricche di divagazioni folli di tutti i tipi di cui ha infarcito il suo fumetto fino ad ora.
Io veramente penso che minimizzare in questo modo questa situazione possa essere fatto solo da chi non ama questo fumetto, per cui lasciateci smadonnare in pace, che cavolo !

Il diritto allo smadonnamento è lecito e sacrosanto, ci mancherebbe!

Scusa, eh, ma mi devi spiegare cosa significa questo insistere sul fatto che l'albo COSTEREBBE 5 euro o 5,50: in realtà continua a costare 3,50, e questo è un fatto incontrovertibile che non capisco perché continui a mettere in discussione. E le pagine non sono meno di 60, né 30: sono 66 (in realtà 70 copertina compresa: esattamente il 30% in meno del classico albo da 100 pagine, quindi). Tra l'altro fare questo tipo di calcoli ha poco senso, perché l'aumento delle pagine non è mai proporzionale all'aumento del prezzo: il Maxi Dylan, che contiene l'equivalente di tre storie, non costa il triplo di un singolo albo, ma meno del doppio (non 10,50 euro, ma 6,90).



Discorso strano da chi dovrebbe essere un fan di Chiaverotti: se è il bravo autore che pensi che sia, sta' tranquillo che riuscirà benissimo ad adattare le storie al nuovo formato. Io, come ho già scritto, penso che la brevità potrebbe addirittura giovargli, perché è evidente che a 100 pagine talvolta ci arriva a fatica. Detto questo, non so se Chiaverotti sia in parte o interamente responsabile della decisione o se si sia limitato a subirla, ma di sicuro l'ha approvata, quindi è evidente che da un punto di vista artistico la cosa non rappresenta un grosso problema, per lui.



Potrei ribaltare facilmente il discorso e dire che chi si lamenta tanto per la situazione non ha fiducia in Chiaverotti e non ama questo fumetto, perché altrimenti prenderebbe atto delle oggettive difficoltà commerciali, accetterebbe di buon grado l'inevitabile (Morgan vende poco e, se si vuole che continui a uscire, è necessario un adeguamento dei costi di produzione) e continuerebbe a sostenerlo con ancor maggior convinzione di prima.

Peraltro, io compro e leggo Morgan Lost dal numero 1, quindi credo di essere in diritto di dire quel che penso sulla questione almeno quanto lo sei tu.

Vabbeh, adesso io non la metterei tanto sull'essere (con o senza amore) fedeli a questa testata e nell'avere fiducia in Chiaverotti. Ognuno si lega ad un prodotto in maniera personale, anche quando non tutte le scelte prese lo rappresentano .

Io a metà strada ho mollato Brendon semplicemente perché non mi piaceva, e tutto si può dire tranne che non fossi un fan del Chiave. Morgan lo preferisco ma non so fino a che punto possa (ar)rendere in una sessantina di pagine, dopo il ricatto implicito della SBE per mantenerlo in vita.
Se Claudione ha accettato vuol dire che non aveva grandi alternative. Se avessero chiesto al pubblico, invece di fare di testa propria, forse la maggioranza avrebbe preferito sborsare un'ottantina di cents in più o rinunciare alla tricromia, piuttosto che snaturare così il formato, con la presa in giro finale delle dimensioni "maggiorate" per allupare i primi fessi che capitano a tiro.

Nutro una moderata fiducia, a prescindere, ma continuo a vederlo come un colpo basso di mediocre caratura professionale/editoriale, nell'insieme. Una fiducia condizionata ed a metà, da tiraccampà raffazzonante alla bisogna. Una cosa che anche al lettore può urtare, nel complesso.

ALOHA FEDELE NEL CHIAVE

Le cose su cui non posso ridere o non minimizzare sicuramente le incontro nella vita quotidiana e non di certo nel cambio d'abito di un fumetto che leggo.
Nel fumettomondo ho perplessità, dubbi, curiosità,ma non dippiù.