rimatt ha scritto:
LestatDeLioncourt ha scritto:
Allo stesso tempo pero' ti invito a considerare l'idea che dividere l'albo in due terzi,per scorporare la storia nella storia e giudicarla singolarmente,non ha granche' senso.
Boh, tu continui a ripeterlo, ma è un'idea tua, che non ha grandi riscontri nella realtà. Di narrazioni ospitate all'interno di cornici più o meno ampie è piena la storia della letteratura (a fumetti e non). Eppure, nessuno ha mai impedito ai critici di considerare "Ser Ciappelletto" o "Aladino e la lampada magica" come testi autonomi, con un valore indipendente da quello delle raccolte di cui fanno parte. Anche di narratori inattendibili abbonda la letteratura, ma sfido chiunque a liquidare il capitolo di Benji, in
L'urlo e il furore, come "brutto"; allo stesso modo, i brani scritti in modo sconnesso e poco decifrabile dal protagonista di "Fiori per Algernon" sono tutto tranne che sciatti o trascurati (anzi, nella loro ricercata elementarità riescono anche a commuovere).
Posso apprezzare quest'albo perché è una grossa provocazione, un ricercato sberleffo ai lettori; ma non riesco a considerarlo riuscito, né tantomeno bello. E di tutto questo sono convinto che il RRobe sia ben consapevole, più di certi lettori.
In ogni caso, aggiungo in calce, il rispetto della gabbia bonelliana non ha mai impedito agli autori dotati di scrivere delle gran belle storie.
No,nessuna mia idea.E' un fatto.E' un fatto che il racconto nel racconto non si puo' considerare come una cosa a parte.Non c'entra la mia idea,o non so cosa.E' parte del contesto che prevede un gioco di incastri,due piani narrativi diversi.Francamente non so come non si riesca a comprendere che non puoi giudicare l'albo,in virtu' di una parte di esso che tra l'altro serve a uno scopo ben preciso.Mah...
E' come se giudicassi "Lost",per fare un esempio al volo...soltanto dai flashback,o dai flashforward.Senso?...nessuno.
Poi oh,ribadisco...liberissimo di giudicarla bene,male,bella,brutta,simpatica,antipatica.Pero'...