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#369 - Graphic Horror Novel
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 Oggetto del messaggio: Re: #369 - Graphic Horror Novel
MessaggioInviato: mar giu 06, 2017 1:32 pm 
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Iscritto il: mar feb 03, 2015 10:01 pm
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Ma veramente questa storia non mi sembra così irricevibile, il simbolo è sbattuto in faccia in maniera evidente e veniamo comunque da diversi mesi di metafore interne alla serie. Come io resto convinto della lettura meta- di un albo come Cronodramma (convinzione mia condivisa da pochi altri) qua non c'è manco da congetturare, il "senso" è stato espresso dal curatore, che altro c'è da dire o da spiegare o da rileggere? E perché non spieghi tu che cosa di ALTRO ci hai visto dentro, rispetto a ciò che si evince dal post di Recchioni (e dal suo intervento qui sul forum)?


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 Oggetto del messaggio: Re: #369 - Graphic Horror Novel
MessaggioInviato: mar giu 06, 2017 1:34 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
LestatDeLioncourt ha scritto:
Allo stesso tempo pero' ti invito a considerare l'idea che dividere l'albo in due terzi,per scorporare la storia nella storia e giudicarla singolarmente,non ha granche' senso.


Boh, tu continui a ripeterlo, ma è un'idea tua, che non ha grandi riscontri nella realtà. Di narrazioni ospitate all'interno di cornici più o meno ampie è piena la storia della letteratura (a fumetti e non). Eppure, nessuno ha mai impedito ai critici di considerare "Ser Ciappelletto" o "Aladino e la lampada magica" come testi autonomi, con un valore indipendente da quello delle raccolte di cui fanno parte. Anche di narratori inattendibili abbonda la letteratura, ma sfido chiunque a liquidare il capitolo di Benji, in L'urlo e il furore, come "brutto"; allo stesso modo, i brani scritti in modo sconnesso e poco decifrabile dal protagonista di "Fiori per Algernon" sono tutto tranne che sciatti o trascurati (anzi, nella loro ricercata elementarità riescono anche a commuovere).

Posso apprezzare quest'albo perché è una grossa provocazione, un ricercato sberleffo ai lettori; ma non riesco a considerarlo riuscito, né tantomeno bello. E di tutto questo sono convinto che il RRobe sia ben consapevole, più di certi lettori. :g:

In ogni caso, aggiungo in calce, il rispetto della gabbia bonelliana non ha mai impedito agli autori dotati di scrivere delle gran belle storie.

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #369 - Graphic Horror Novel
MessaggioInviato: mar giu 06, 2017 1:35 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6992
Località: Inverary 2.0
LestatDeLioncourt ha scritto:
Grazie per l'apologia di rimatt,non metto in dubbio.Pur tuttavia,tra le cose di cui non credo abbia bisogno...sono sicuro ci sia un altro a parlare per lui.Ritorna quando sarai preparato dopo ulteriore lettura.Mi sembra di avertelo gia' detto,ma niente...capatosta.


Io sono l'alter-ego incapace di Rimatt che scrive di proposito cose noiose per darti la possibilità di ricordarlo, annojandoci ulteriormente fino al seppellimento delle gonadi. Gli amministratori del forum hanno deciso questo meta-ruolo per me :mrgreen:

VATTI A LEGGERE UNA DECINA DI ALOHA PURGANTI A RITROSO
E POI (NON) NE RIPARLIAMO.
Spoiler!
Te lo ripeto, se continui ad insistere su questo PATETICO RITORNELLO pedantesco che devo tornare a rileggermi l'albo per cogliere le tue imprescindibilmente inedite illuminazioni da possessore della Verità unica, ti rifilo ogni volta una forma di dileggio diversa. Come meriti.

_________________
Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


Ultima modifica di wolkoff il mar giu 06, 2017 1:39 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #369 - Graphic Horror Novel
MessaggioInviato: mar giu 06, 2017 1:38 pm 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
Messaggi: 991
Località: Corbetta
Eh dai Lestat capisco difendere la storia però mi sembra che si stiano contrastando due mondi paralleli che non si incontrano. E in effetti ha perfettamente ragione Rimatt. Per quanto non concordi con le loro idee Wolkoff e Rimatt hanno dimostrato in tante storie di sapere recensire e di avere gli strumenti per farlo. Quindi anche dirgli di rileggerla non è che cambiano idea. Wolkoff poi :-) :-) !!!E ci sta che una idea che a noi piace a loro può anche non piacere.

Per quanto riguarda "Il diavolo nella bottiglia" è una bella storia ma è un esempio differente. Qui la storia è semplice perchè serve che lo sia per il fatto che l'autore non è più posseduto dall' Autore. Ma non scritta male. E' qui che non concordo. E' semplice come Plot, come trama. Magari non ha dei guizzi di sceneggiatura eccelsi ma è sceneggiata bene. Però è la mia idea e riconosco che non è oggettivo definire quando una storia è ben sceneggiata oppure no. E infatti lo dicevo nella parte successiva alla parte che hai quotato.

_________________
Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #369 - Graphic Horror Novel
MessaggioInviato: mar giu 06, 2017 2:45 pm 
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Iscritto il: dom lug 12, 2015 4:12 pm
Messaggi: 345
rimatt ha scritto:
Niente, eh: l'idea che qualcuno possa aver capito la storia e non averla apprezzata lo stesso non attecchisce.

Evidentemente, la soddisfazione per essere riusciti a decifrare il meccanismo alla base dell'albo è per alcuni abbastanza gratificante da rendere gradevoli i due terzi dell'albo realizzati appositamente per essere sgradevoli. Bene così.


Ma io mi baso sui commenti che sono stati scritti....è palese dai commenti che non avevate capito l'albo! Basta rileggerli...


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 Oggetto del messaggio: Re: #369 - Graphic Horror Novel
MessaggioInviato: mar giu 06, 2017 2:58 pm 
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Iscritto il: ven ott 10, 2014 1:54 pm
Messaggi: 532
rimatt ha scritto:
LestatDeLioncourt ha scritto:
Allo stesso tempo pero' ti invito a considerare l'idea che dividere l'albo in due terzi,per scorporare la storia nella storia e giudicarla singolarmente,non ha granche' senso.


Boh, tu continui a ripeterlo, ma è un'idea tua, che non ha grandi riscontri nella realtà. Di narrazioni ospitate all'interno di cornici più o meno ampie è piena la storia della letteratura (a fumetti e non). Eppure, nessuno ha mai impedito ai critici di considerare "Ser Ciappelletto" o "Aladino e la lampada magica" come testi autonomi, con un valore indipendente da quello delle raccolte di cui fanno parte. Anche di narratori inattendibili abbonda la letteratura, ma sfido chiunque a liquidare il capitolo di Benji, in L'urlo e il furore, come "brutto"; allo stesso modo, i brani scritti in modo sconnesso e poco decifrabile dal protagonista di "Fiori per Algernon" sono tutto tranne che sciatti o trascurati (anzi, nella loro ricercata elementarità riescono anche a commuovere).

Posso apprezzare quest'albo perché è una grossa provocazione, un ricercato sberleffo ai lettori; ma non riesco a considerarlo riuscito, né tantomeno bello. E di tutto questo sono convinto che il RRobe sia ben consapevole, più di certi lettori. :g:

In ogni caso, aggiungo in calce, il rispetto della gabbia bonelliana non ha mai impedito agli autori dotati di scrivere delle gran belle storie.


No,nessuna mia idea.E' un fatto.E' un fatto che il racconto nel racconto non si puo' considerare come una cosa a parte.Non c'entra la mia idea,o non so cosa.E' parte del contesto che prevede un gioco di incastri,due piani narrativi diversi.Francamente non so come non si riesca a comprendere che non puoi giudicare l'albo,in virtu' di una parte di esso che tra l'altro serve a uno scopo ben preciso.Mah...
E' come se giudicassi "Lost",per fare un esempio al volo...soltanto dai flashback,o dai flashforward.Senso?...nessuno.

Poi oh,ribadisco...liberissimo di giudicarla bene,male,bella,brutta,simpatica,antipatica.Pero'...


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 Oggetto del messaggio: Re: #369 - Graphic Horror Novel
MessaggioInviato: mar giu 06, 2017 2:58 pm 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
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h77b2 ha scritto:
Sotto spoiler.
Credo che non l'abbia letto nessuno.
Infatti se ci fai caso si continua a commentare senza dire "a" su quello che ha scritto Aleksander (che fra l'altro in seguito afferma di non aver centrato esattamente il senso dell'albo).


Il senso l'avevo chiaro, infatti parlavo di coerenza dell'autore. Solo pensavo che avesse voluto scrivere una storia "classica" (tra virgolette) nel senso di una come tante, normale, diciamo pure banale, rifacendosi a tante storie "da Maxi", con intenti parodici e metatestuali. Il farla pessima apposta (ovviamente mi riferisco "solo" a quella disegnata da M&G), vuol dire che in ogni vignetta, in ogni singolo dialogo, scena, personaggio, ecc. Ratigher abbia di proposito fatto il proprio peggio, non solo banalizzando e parodiando, ma dicendosi come: "ecco ora metto lì un dialogo che fa davvero pena, ecco qui una scena con Rania da provocare la dissenteria, ecc."
L'ha fatto? Ok. La coerenza di cui parlavo non viene meno, ma il gioco mi sembra ancora più puerile e di genio continuo a non vederne l'ombra. Semmai uno scimmiottamento del citato Joyce che in ogni capitolo del suo Ulisse utilizzò uno stile differente, anche alla maniera di, ma sempre reinventandolo.

Per farla ancora più semplice, pensavo che avesse inserito una storia mediocre apposta, nel senso di dozzinale, non mediocre apposta nel senso dell'eco fantozziana :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: #369 - Graphic Horror Novel
MessaggioInviato: mar giu 06, 2017 3:02 pm 
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Don Cristo ha scritto:
Ma veramente questa storia non mi sembra così irricevibile, il simbolo è sbattuto in faccia in maniera evidente e veniamo comunque da diversi mesi di metafore interne alla serie. Come io resto convinto della lettura meta- di un albo come Cronodramma (convinzione mia condivisa da pochi altri) qua non c'è manco da congetturare, il "senso" è stato espresso dal curatore, che altro c'è da dire o da spiegare o da rileggere? E perché non spieghi tu che cosa di ALTRO ci hai visto dentro, rispetto a ciò che si evince dal post di Recchioni (e dal suo intervento qui sul forum)?


Mah,dipende...se ce l'hai con me mi sono gia' espresso sull'albo,e di certo non mi limito a dire che e' bello perche' c'e' il giochino "meta".Mi sembra che la questione,non solo per me,sia ben piu' articolata.


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 Oggetto del messaggio: Re: #369 - Graphic Horror Novel
MessaggioInviato: mar giu 06, 2017 3:06 pm 
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alemans123 ha scritto:
Eh dai Lestat capisco difendere la storia però mi sembra che si stiano contrastando due mondi paralleli che non si incontrano. E in effetti ha perfettamente ragione Rimatt. Per quanto non concordi con le loro idee Wolkoff e Rimatt hanno dimostrato in tante storie di sapere recensire e di avere gli strumenti per farlo. Quindi anche dirgli di rileggerla non è che cambiano idea. Wolkoff poi :-) :-) !!!E ci sta che una idea che a noi piace a loro può anche non piacere.


Ma figurati,ci mancherebbe altro.Inoltre che sappiano recensire o meno,voglio dire...mi interessa il giusto.Con rispetto parlando per loro,e per altri che hanno espresso opinioni contrarie.Tuttavia,non mi piace chi si esprime in modo ripetitivo ma con sostanza che si avvicina allo zero,tra offese,insulti,e considerazioni che non hanno nemmeno il pregio dell'ironia...per dire cosa?...nulla,di nulla,moltiplicato per nulla.
Questo in generale.E per me rimatt,nello specifico...ha totalmente torto,in riferimento all'albo.
Ma finche' parliamo della storia,il confronto e' sempre ben accetto.


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 Oggetto del messaggio: Re: #369 - Graphic Horror Novel
MessaggioInviato: mar giu 06, 2017 3:07 pm 
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Boh, ma al di là della cesura fra "Disegni brutti" e "Disegni Belli" sono il solo a trovare i passaggi e le scene più eleganti a livello di sceneggiatura nella parte cosiddetta 'Brutta Apposta'?

La pagina dove l'autore piange quando gli viene comunicata una morte per telefono, e che ciononostante nelle domande che fa risulta abrasivo e ironico perchè il suo "personaggio" deve esserlo, è realizzata da cani da M&G ma colpisce comunque nel segno. Stessa cosa per i cambi tra una scena è l'altra, sempre nella parte brutta: alcuni sono molto ben sceneggiati, al di là dei disegni. Certo, accanto a queste scene rese molto bene ci sono degli scivoloni inenarrabili tipo la tavola-assolo di Groucho o alcune scene alla festa dove si sconfina nel grottesco alla Alan Ford più che alla Sclavi. E nella parte Bella Apposta ci sono cose molto riuscite (pesce-insetto) ed altre decisamente meno. Quindi? Quindi non condivido assolutamente la divisione in due dell'albo e il fatto che una parte sia stata scritta male apposta, checchè ne dica Il Robbe :) : o meglio, posso accettare che a livello di soggetto la storia "brutta" sia stata pensata con un intreccio blandissimo apposta (forse), ma a livello di sceneggiatura Ratingher ha suddiviso in modo equo il suo talento su entrambe le parti, parti che poi a livello di disegni sono state affidate a tre mostri (di cui ahimè solo uno di bravura). :D

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"Per me questo spazio è morto."


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 Oggetto del messaggio: Re: #369 - Graphic Horror Novel
MessaggioInviato: mar giu 06, 2017 3:11 pm 
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Ma infatti,penso che parlare di "storia scritta brutta apposta",sia un grande equivoco.Che genera considerazioni alquanto pretestuose.
In realta',la storia che l'autore "inventa" non vuole essere certamente brutta.Ma e' senza inventiva,una risoluzione facilona,qualche luogo comune.
Sulla sceneggiatura di Ratigher francamente,e mi riferisco a tutto l'albo senza "scorporare"(!) niente...si puo' parlare quanto si vuole.Ma e' un grande sceneggiatura.


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 Oggetto del messaggio: Re: #369 - Graphic Horror Novel
MessaggioInviato: mar giu 06, 2017 3:13 pm 
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Certo che parlo di soggetto e non di realizzazione.
Tutta questa storia del "brutto apposta" è una crasi retorica fatta da Wolk e compagni di merende per portare l'acqua al loro mulino quando hanno visto che non riuscivano ad aizzare la folla.
Non io e nemmeno RKC abbiamo detto "brutta apposta" o anche solo "brutta".
E' canonica, un poco scontata, goffa in talune parti (come lo scontro fisico con il demone), naif se vogliamo.
Per restituire l'idea di quelle storilline dimenticabili che, ogni tanto, escono anche su Dylan.
Quello è l'effetto cercato (e trovato).


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MessaggioInviato: mar giu 06, 2017 3:16 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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LestatDeLioncourt ha scritto:
Tuttavia,non mi piace chi si esprime in modo ripetitivo ma con sostanza che si avvicina allo zero,tra offese,insulti,e considerazioni che non hanno nemmeno il pregio dell'ironia...per dire cosa?...nulla,di nulla,moltiplicato per nulla.



:( :( :(
Piantala di frignare il nulla assoluto delle tue lamentele contro quello che raccogli (giustamente) dagli altri. Perché poi a furia di piagnucolare il cesso si allagherà, e galleggerai tra i tuoi stessi rilasci.
:( :( :(

ALOHA HO UNA PERDITA DAL QUALCHE TUBATURA
Spoiler!
Eri stato avvisato, caro. Adesso invece di rilanciare altre moine da educanda, come ti è stato detto da altri, prova ad analizzare il testo per pezzo per pezzo, vignetta su vignetta, come ALTRI hanno fatto e tu non sembri in grado di fare, preso dalla smania di una crociata per difendere poco più di un giudizio da apprezzamento, ripetendo ciò che è sotto gli occhi di tutti, e proprio per questo contestabile

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Io no capito, io no capito

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MessaggioInviato: mar giu 06, 2017 3:18 pm 
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Località: Inverary 2.0
il RRobe ha scritto:
Non io e nemmeno RKC abbiamo detto "brutta apposta" o anche solo "brutta".
E' canonica, un poco scontata, goffa in talune parti (come lo scontro fisico con il demone), naif se vogliamo.


Naif è pensare che questo non coincida con una storia scadente.
Non si tratta di aizzare, si tratta solo di rievocare ciò che l'autore voleva fare...riuscendoci a puntino. Va dato atto. Perché se voleva semplicemente risultare sottotono e disimpegnato...allora stiamo a cavallo, come direbbe costui
Spoiler!
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AGITPROP ALOHA...SEEEH, COME NO...
...DOPO LA MERENDA

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 Oggetto del messaggio: Re: #369 - Graphic Horror Novel
MessaggioInviato: mar giu 06, 2017 3:32 pm 
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il RRobe ha scritto:
Certo che parlo di soggetto e non di realizzazione.
Tutta questa storia del "brutto apposta" è una crasi retorica fatta da Wolk e compagni di merende per portare l'acqua al loro mulino quando hanno visto che non riuscivano ad aizzare la folla.
Non io e nemmeno RKC abbiamo detto "brutta apposta" o anche solo "brutta".
E' canonica, un poco scontata, goffa in talune parti (come lo scontro fisico con il demone), naif se vogliamo.
Per restituire l'idea di quelle storilline dimenticabili che, ogni tanto, escono anche su Dylan.
Quello è l'effetto cercato (e trovato).


Benissimo,almeno mi confermi che nessuno ha parlato mai di "brutto apposta",come dicevo io.E' chiaramente una cosa pretestuosa,che e' stata utilizzata come motivo di critica specialmente da chi non aveva argomentazioni e doveva trincerarsi dietro un lungo,infinito,inutile mare di parole.Ah,dedicassero lo stesso tempo alla rilettura dell'albo con la giusta prospettiva...

La storia(nella storia),come dicevo io...e' volutamente ingenua,sciocca,e con finale frettoloso.Alcune sequenze sono volutamente esagerate.

Almeno usciamo dall'equivoco...


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