Cravenroad7

Numero decisamente sottotono, forse il meno ispirato uscito finora...

letto il numero 20 "sogni di qualcun altro", a mio avviso può entrare nella top 5 dei primi 20 numeri usciti finora.
Interessante il fatto che anche in questo editoriale il Chiave torni a ribadire che il precedente albo era stato pensato per essere una sceneggiatura di un film, ma poi non se ne è più fatto niente... si vede che non deve ancora averla digerita...

Non mi sbilancio sulla Top 5, ma anche a me è piaciuto "Sogni di Qualcun Altro". Direi un sette abbondantissimo.

Concordo

Forse non rientra nella top5, ma di sicuro è la migliore delle ultime cinque... e forse anche più, andando a ritroso. Era da parecchio che non leggevo una storia così "compassata" del Claudione nazionale: pochi effettacci, nessun delirio di forma, dialoghi al netto, citazioni al minimo, personaggi realistici, zero twist, controfinale abolito, assenza di machismo romantizzato o darkeggiamenti di contorno. Morgan fallisce e gira a vuoto, non arriva in tempo per evitare l'ammazzamento della sua bella, e Pandora non si piange addosso: tutte cose notevoli, in apprezzamento dei contro-cliché.
E' una storia molto semplice ma che scava bene nelle (grigie) vicissitudini quotidiane sul luogo di lavoro, compresi abusi, ambiguità, oppressione e triangoli adulteri...senza troppo clamore o lirismi artefatti. Il serial killer di turno passa in secondo piano rispetto a queste cose, e finalmente torna protagonista l'anima oscura di New Heliopolis con tutti i suoi magheggi burocratici o fantagrotteschi, nascosti nelle viscere del Tempio. Buoni anche i disegni, per quanto il grigio soffochi un po' troppo il tratto di Talami.
Alla fine sono molto soddisfatto, per quanto non è una storia che brilli per qualcosa in particolare. Ma forse questo è parte dei suoi meriti.

Il mese prossimo, al contrario, vista l'anteprima prevedo carnevalate & trash a gogo, con diversi ritorni di fiammate libere direttamente dal repertorio in chiaver-ottica più classica .

ALOHA NON E' DI NESSUN ALTRO

si, sembra proprio che il prossimo albo sia una trashata in puro stile Chiaverotti

Numero effettivamente atipico ma io non sono così entusiasta.
Mi è molto piaciuto come racconto di caratterizzazione del mondo di Morgan Lost, finalmente si approfondisce questa pazzesca realtà lavorativa del Tempio della Burocrazia, dove l' orario è di 14 ore al giorno, e come dice il capufficio "I miei impiegati non hanno bisogno di un' altra vita ... QUESTA è la loro famiglia !"
Più naturalmente tutte le varie metodiche molto poco ortodosse da parte delle alte sfere.
Però c'è anche una parte serial-killer e per me è stata peggio del peggio

Ma anche la spiegazione dei sogni (e degli errori dei calcolatori)

Non sono sicuro riguardo Lulù

Copertina molto bella, De Tommaso sempre più bravo, e mi pare sia la prima senza divisione in riquadri, con Morgan però che ne esce, con effetto tridimensionale.

Tutto considerato ...
6,5

@Dark (meeeeohh )

Posso capire se non ti è piaciuto, ma alla fine sei andato (solo di) mezzo voto sotto il mio/quello di Lebbra. Tanto brutto e tanto disonesto non t'è parso, alla fine.
Se sul serial killer il Chiave non s'è scervellato più di tanto in psico-contorsioni e deliri vari, è perché, come detto, qui l'assassino fa in pratica da contorno alla storia, o poco più. Banale come le sue motivazioni, e per questo più realistico in un certo senso. Lulù col martello è in effetti una projezione (sbagliata) dei pensieri di Morgan: se ne vedono parecchi in giro, un po' per mescolare le carte a livello (raf)figurativo a metà tra il sogno e l'ipotesi auto-suggestiva. Sulla questione del Tempio...

TUTTO CONSIDERATO... ALOHA

Si ma infatti ero più che altro in disaccordo con il metterla in top 5, ma anche con le ultime 5 a riguardare i miei voti questo albo non spicca (7 7 5,5 6,5 6,5).
Che l' assassino fosse banale lo si scopre alla fine, quando comunque, durante la lettura c'è questa tensione, cerchi sempre di individuarlo tra i vari personaggi

I dottori mascherati sono una stramberia ma anche funzionali allo scopo di piegare la volontà degli impiegati, non così l' uso di QUEI cervelli per far funzionare l' ufficio, l' ho trovata una forzatura.

Beh, ad esser sinceri il tizio spostato non compare proprio ex-nihilo.


TRAVET ALOHA

Ah ok, ma certo che è passato inosservato, non aveva neanche un nome e dice due battute due ... cioè se era un film, fino a quel punto non poteva neanche fare parte del cast, se non con un generico "impiegato", dai ...
Nel senso, secondo me sarebbe più "regolare" che un personaggio che si rivela così importante debba essere nominato almeno una volta.

Invece il fatto che sia rimasto anonimo, per me, lo rende insulso ed invisibile come l'autore voleva tratteggiarlo, a livello di collega/impiegato a cui non dare troppa importanza, anche a livello narrativo. Questo, lo ripetiamo, è un albo anomalo dove non è la caccia a scoprire CHI sia l'assassino a tener banco. Quello fa da contorno, come è inevitabile che sia dopo 20 numeri monofocalizzati, ed in questo caso c'azzecca

ALOHA N.N.

Certo, sul fatto che sia stato un numero atipico siamo d' accordo. Quella di cui parlo è quasi una regola non scritta, credo, per cui un personaggio che si rivela così importante debba avere almeno un nome ... mi bastava quello, il nome !
(Visto che TUTTO il resto viene spiegato a posteriori ...)

Credo che cmq a Chiaverotti l'idea dell'assassino anonimo piaccia.
C'era anche una gran bella storia su Brendon con un "casino" di cui nessuno sapeva nulla a parte il nome.

letto anche il 21 "la trama di Oz" alla fine l'impressione iniziale era sbagliata... nessuna trashata, anzi. Storia psicologica che parte in maniera non proprio originale (lo scrittore perseguitato dal protagonista del suo libro) ma che, come sempre, col Chiave diventa tutt'altra roba con un finale decisamente buono. Pensavo che avvicinandoci al "fatidico" 25 in cui tutto cambierà, le storie sarebbero state un pochino inferiori, non dei filler ma quasi, invece livello sempre alto, avanti così!

Dal numero 25 Morgan Lost cambierà formato: 64 pagine, 17x23. La tricromia dovrebbe rimanere invariata.

Secondo me è una scelta suicida