Gas75 ha scritto:
Sì, Maigret e signora ebbero una figlia morta dopo pochi giorni.
La vicenda ha dei riflessi nello sceneggiato della Rai, nell'episodio "Un Natale di Maigret". La ragione per cui Simenon dette questo dispiacere al suo personaggio pare sia da ricercare nella difficoltà dell'autore di gestire personaggi bambini...
Con qualche eccezione, mi vengono in mente ad esempio
La testimonianza del chierichetto, racconto con Maigret e il romanzo breve
Pioggia nera (Il pleut, bergère...). Per il romanziere la presenza di un figlio sarebbe stata una presenza fastidiosa probabilmente, l'avrebbe costretto a un minimo di continuità tra un romanzo e l'altro (il figlio che cresce, dare qualche notizia in proposito, ecc.), cosa del tutto assente nella serie (c'è un caso di romanzi collegati, ma non è lo stesso), basti pensare alle storie in cui Maigret è in pensione e qualche pubblicazione dopo rieccolo al Quai des Orfèvres
LebbraDelSabatoSera ha scritto:
Gran parte del fascino della serie di Maigret deriva secondo me dallo stile asciutto e molto "visivo" di Simenon, unito al fatto che il punto di vista sulle vicende è, praticamente, costantemente quello del commissario: per questo l'inserimento nel mondo di Julia mi sembra non completamente riuscito, dopo un inizio molto promettente.
Da appassionato ti posso dar ragione, lo stile di Simenon e la particolare atmosfera che sa creare in poche frasi è difficile da rendere visivamente (sembra assurdo, ma nonostante lo stile "visivo" dell'autore) sia nei film che, penso, nei fumetti, per quanto ben fatti. Questo quindi non è certo un problema solo qui. Sul contesto poi non l'ho trovato così astruso, ci sono dei Maigret più avventurosi, tra i primi soprattutto e pure d'azione (
Maigret, Lognon e i gangster ad esempio), così come ci sono pure due trasferte statunitensi del commissario
Quindi, resa del Maigret letterario in questa storia, ad essere pignoli non riuscitissima, non si respira un'atmosfera alla Simenon, ma semmai quella di una trasposizione e in particolare quella italiana con Cervi insieme a quella consueta di Julia. E sicuramente questo era l'intento di Berardi: inserire il Maigret/Cervi degli sceneggiati, nostalgicamente, in una storia alla Julia. Questa volta, per me, operazione riuscita che forse finisce qui, a meno di una prossima capatina a Parigi della Kendall dove potrebbe collaborare ad un'indagine di Graimet (magari anche da pensionato). Sperando, nel caso, sia da sola (senza i soliti comprimari e i soliti canovacci), potrebbe essere interessante.