Cravenroad7

Io credo che gli albi a colori siano quelli che garantiscono maggior guadagno, per la Bonelli: perché, altrimenti, quasi tutte le nuove iniziative sarebbero in quadricromia?

Maggior guadagno (al netto) non saprei; di sicuro maggiori spese.
Temo che la SBE abbia confuso il mondo dei fumetti per quello dei videogiochi: se non passi dal Gameboy monocromatico al Nintendo Switch multipalette sei fottuto in termini di attenzione del pubblico, eccetto i fan tardoni del vintage retro-playing. Forse perché il nuovo (presunto) pubblico dei fumetti è sempre più assuefatto ai videogiochi e dalla necessità di una grafica ben più colorata o vicina al reale...

ALOHA

Ma veramente le serie a colori Bonelli sono una fonte di guadagno? La stampa a colori non costa di più (e, aggiungo, devo pagarla io che ho seguito Brendon fino alla fine senza avere il n° 100 a colori?)?
Poi, potrei capire una colorazione alla Corto Maltese o come certi Batman disegnati da Brian Bolland, ma la piattezza delle colorazioni Bonelli, opera di terze mani e non del disegnatore, oppure affidate al computer, tolgono ogni parvenza di "arte" al fumetto secondo me.
Molto meglio un albo in bianco e nero, ma fatto con mezzetinte, chiaroscuri, tratteggi, "nebbie" alla Corrado Roi "Mistero del Tamigi"...

Che un margine di guadagno ci sia è certo, se poi sia maggiore o meno rispetto alle pubblicazioni in b/n non lo so (la mia era solo un'ipotesi). Comunque le nuove colorazioni computerizzate sono molto buone, a parer mio; il problema è che sulla carta Bonelli non risaltano al meglio. Per fare un esempio, non so se avete mai sfogliato i volumoni Bao di Orfani, o anche la nuova edizione in grande formato da edicola della serie: lì la resa del colore è immensamente migliore rispetto a quella degli albi Bonelli, eppure a cambiare è unicamente la carta.

Credo che, a parità di vendite, Orfani a colori che costa 4.50 porti più guadagni di una serie in semplice b/n. A meno che la serie in b/n non sia sceneggiata e disegnata da disegnatori molto a buon mercato. Il che comunque non fa vendere, ergo non fa guadagnare.
Il colore è un buon modo di abbellire l'albo e renderlo accattivante senza spendere cifre eccessive (la colorazione fatta fare dalla SBE, anche quella più recente, è un processo abbastanza meccanico): testimone il fatto che tutte le iniziative legate ai quotidiani sono a colori. Da sempre, il popolo vuole colori, anche quando fanno schifo come nella collezione storica a colori.

Probabilmente il colore salverà la Bonelli: massimizza le rese.
Il discorso è lo stesso degli albi da libreria: puoi alzare i prezzi se l'albo è a colori, ti puoi permettere di vendere meno se costa di più. E se vendi di meno, è più difficile perdere grandi quantità di lettori in un amen.

O, almeno, io la vedo così. Magari sbaglio

In generale, sono un appassionato di bianco e nero, ma non vedo il colore come il demonio: certo, bisogna adattarsi a questi cambiamenti. Certi disegnatori devono cambiare lo stile di disegno se vogliono essere colorati da terzi (parto dal presupposto che chiedere 98 tavole colorate a un disegnatore professionista costi uno sproposito).

Il popolo bue, appunto, che dà del cornuto agli asini che lo seguono .

Neanche io voglio demonizzare i colori, ma se la SBE pensa che siano la soluzione ai suoi problemi, si sbaglia di grosso-lanaggine caprina. Ma non credo siano così stolti, in fondo, e per quanto possano stuzzicare le uscite lussuose da libreria, alla fine il loro referente di massima rimarrà sempre l'edicolante, con prezzi calmierati per quel canale di vendita.
Per me gran parte del fascino di questo tipo di fumetti SBE risiede nel b/n: il colore è un'aggiunta, un ripensamento postumo e sovrapposto in seconda istanza, spesso goffamente e per funzione puramente illustrativa, senza aggiungere alcun significato alla tavole, quando non vengono snaturate. Un semplice bonus per allettare gli occhietti del popolino daltonico che vuole più colori come se il mondo dei fumetti equivalesse a quello dei videogiochi o dell'HD. Poi ci sono le serie interamente concepite a colori (v. Orfani, MM new, etc) e i celebrativi, ma quello è un altro discorso.

Massimizzare le resa vale finché non spaventi il lettore medio, non avvezzo alle librerie. In soldoni, se la nuova serie di MM a colori mi costa 4,90€ ad albo vuol dire che hai incassato il 47% in più rispetto ad un pari pagine in b/n. Copre quel 47% le spese complessive maggiorate, tra stampa e team assoldati per la colorazione? E se sì, copre alla lunga il preventivabile numero di vendite inferiore ad una parigrado b/n a causa del costo più esoso?
Nunceggnentedaffà: alla fine paga o la qualità o le nerdaggine del collezionista. E se non attivi nessuno di questi due meccanismi del modus expendendi, tutto il tuo colore ti si ritorcerà contro con delle pezze arlecchinesche per tappare i buchi di bilancio.

ALOHA SOLO AL BICROMATICO PER IL VERO LOGO

Io praticamente a prescindere non ho comprato nessuna delle novità Bonelli a colori proprio per il prezzo troppo elevato ad albo...in b/n le avrei prese tutte.

Ad esempio Mercuro Loi non lo prenderò esclusivamente per il prezzo (del colore in un albo bonelli non me ne può fregare di meno).

Hai fatto bene!
Mercurio Loi l'avrei seguito se ci fossero state nuovi albi dedicati all'interno de Le Storie, rigorosamente in bianco e nero.

Tra l'altro col quarto "Sezione Eurasia" termino di seguire un'altra saga di Universo Alfa, dato che giunge a termine e non prevedo di seguirne il rimpiazzo: un modo per combattere l'aumento dei prezzi è acquistare meno.

Per fortuna non seguo molte serie Bonelli, quindi l'aumento di prezzo mi tange relativamente. Quanto a Mercurio Loi, secondo me vale la pena spendere un po' di più per averlo, perché sento che sarà davvero una bella serie (Bilotta non delude quasi mai!).

Un aspetto da considerare nella diffusione del colore negli albi Bonelli é che una collana a colori é già pronta per essere venduta sul mercato estero, mentre una in bianco e nero si vende meno facilmente, o comunque va colorata per essere resa appetibile, data la tradizione in altri paesi.

Che significa? Non mi pare che un albo di Superman o dell'Uomo Ragno venga stampato in b/n in Italia per questioni di tradizione locale.

Ho riportato ciò che ho sentito da diverse persone del settore. Rispetto a quello che dici: vuoi mettere la familiarità che il resto del mondo ha con il fumetto americano, rispetto al nostro? Immagino che per vendere i propri diritti all'estero la Bonelli debba fare uno sforzo maggiore rispetto alle case statunitensi.

Quando al tradurre in bianco e nero, sembrerà paradossale ma invece é proprio ciò che é accaduto in anni recenti: per intercettare il pubblico delle edicole, la RW Lion fa uscire in formato "bonellide" b/n diverse serie Vertigo originariamente a colori (Fables, Hellblazer, ...).

cosa che succedeva anche in passato; ricordo (con gran piacere fra l'altro) ad esempio negli anni 80 i volumetti da edicola di Conan il Barbaro o le prime edizioni del Punitore

Non parlo del resto del mondo, ma dei fumetti stranieri venduti in Italia dove la Bonelli "gioca in casa" e ha costruito nei decenni una tradizione di fumetti in bianco e nero. Orfani e Martin Mystère "giovane" escono a colori direttamente per il mercato italiano, non per l'esportazione. Un bell'azzardo uscire a colori sperando in un mercato d'esportazione... specie se nel frattempo l'investimento grava sulle tasche dei lettori italiani.

Magari non ha prodotti abbastanza forti per il mercato estero.

Preso oggi Morgan Lost e il prezzo NON è aumentato, è sempre lo stesso di 3,50 ed è regolarmente tricolorato. E così sembrerebbe anche il prossimo, a giudicare dalla quarta di copertina (perchè invece le tavole in anteprima sul sito SBE sono in b/n ...)

Comunque in generale, l' altro giorno rileggevo un NN del 1998 e il prezzo era di 3500 lire. Per cui che i prezzi siano raddoppiati in quasi 20 anni mi pare abbastanza congruo. Almeno io posso testimoniare che il MIO stipendio era effettivamente la metà circa (un po' di più in effetti), di quello che prendo ora.

Anche se, pensandoci meglio, il mio stipendio è aumentato comunque anche per gli scatti di anzianità. Per cui si, i fumetti Bonelli sono aumentati di più, in proporzione.