Cravenroad7

Da giugno di quest'anno il prezzo passa da 3,20 a 3,50 euro.

Cambia nulla per l'acquirente regolare.
Magari giusto i (quasi) 5 euro delle pubblicazioni a colori potrebbero un po' scoraggiare un curioso in edicola.
Ma secondo me neanche in Bonelli credono più nella possibilità di un nuovo reclutamento di giovani lettori.

ci avevo preso! Morgan Lost quindi continuerà b/n a questo punto...
Vabbè. stavo acquistando un pò tutto il parco testate mensili bonelliano, vuol dire che tornerò a selezionare.

Ma allora è colpa tua! Se continua così, per me la prima testata che salta è proprio DYD.



Non so, un pochino ci stanno provando. Ma uno che non ha mai letto Dylan Dog li butta 3 euro e 50 "tanto per vedere com'è"?

Tutto sta nel vedere che considerazione ha quell'uno del fumetto in generale. Voglio dire, io per assaggiare una nuova birra li spendo, 3 euro e 50, e capita anche che vada al cinema (spendendo più del doppio) per vedere dei film che forse non mi piaceranno nemmeno. Ma a me birra e cinema piacciono, e trovo che in certe occasioni valga la spena di spenderci qualche soldo. Quindi, se quell'ipotetico nuovo lettore ha un minimo di considerazione per il fumetto non penso che abbia problemi a investirci 3 euro e mezzo, ma se viceversa lo considera una cosa da poco, probabilmente non ci spenderà neanche 1 euro.

Quel che trovo meno probabile è che l'individuo in questione sia disposto a spendere 3,20 euro per un fumetto ma non 3,50 euro, perché quei 30 centesimi sono una differenza davvero minima.

Io 3 euro e 50 per un fumetto di cui non so quasi niente non li spendo. Se proprio sono avvinto dalla curiosità mi faccio un bel giretto per le bancarelle di Port'alba a Napoli dove per un paio di euro l'uno mi posso portare a casa qualche numero "di esplorazione". Se si tratta di un fumetto nuovo, ma di un autore che conosco, il tentativo lo faccio volentieri (come ho fatto con Morgan Lost). Se si tratta di un fumetto nuovo di un autore che non conosco cerco di informarmi bene prima di avventurarmi: in ogni caso difficilmente spenderei tre euro e mezzo per il numero trecento e rotti di una serie che non ho mai provato a leggere. Questi trenta centesimi in più potrebbero essere la fine del lettore "da treno", quello che la mattina si deve fare un'ora di viaggio per andare a lavoro e allora a sto punto mi compro un Dylan Dog.

Credi davvero? Perché 3,20 sì e 3,50 no, secondo te?

Perché la Bonelli fa dei prezzi davvero popolari e competitivi... rispetto al mercato fumettistico. Ma tre euro e cinquanta sono una bella sommetta per chi non compra fumetti con regolarità (cioè partendo dal PRESUPPOSTO come facciamo noi di spendere tot denaro al mese in fumetti), a maggior ragione se si tratta di fare un esperimento. Perché "competitivo rispetto al mercato fumettistico" non significa necessariamente competitivo "in generale" ---> i prezzi salgono anche se l'inflazione e gli stipendi restano invariati ----> più spese meno disposizione mentale a cedere al superfluo. E in conclusione, perché conosco diversi lettori di DYD "della domenica" o "da viaggio" che hanno mollato già quando c'è stato il passaggio da due euro e novanta a tre e venti, soprattutto perché l'aumento coincideva con una fase editoriale che il mio coinquilino napoletano definiva amabilmente "una lotamma spegnicervello".

Infatti: puntano a spremere i soliti noti, che in genere non dovrebbero farsi spaventare da un aumento di 30cents - che comunque rasenta il 10% sul prezzo di copertina. Non so il lettore occasionale, ma quello novello non credo si faccia irretire da un arrotondamento simile: in genere - specie i regazzetti - sono abituati a sganciare cifre ben maggiori per manga, comics, giochi, gadget, etc. Ma non è su quel tipo di paghette che campa la SBE, è risaputo... loro tirano avanti sullo zoccolo duro abituato al concetto bonelliano di fumetto, e soprattutto sui loro zii ultra/à-cinquantenni, che prima dell'ospizio spenderanno ancora na' cifra per il Willer de noartri. Per non parlare del profluvio di testate collaterali che di certo non punta su chi è a corto delle basi dei personaggi.

Adesso, magari, se interpellati diranno come sempre in refrain che è aumentata la carta, che il fumetto è in crisi, che i nuovi media sono competitor inarrivabili, che è colpa delle scie chimiche, dei dazi di Trump, della Brexit, etc... e che tanto una pizza & una birra costano molto di più, col rischio che vi vadano di traverso o siano annacquate.


ALOHA

Oramai acquisto regolarmente soltanto Dampyr della Bonelli (talvolta per motivi puramente collezionistici), il resto occasionalmente tra quello che ritengo sia ancora degno di entrare nei miei scaffali, soprattutto grazie ai vari rincari, ma anche per ragioni più soggettive... Piuttosto che pagare di più per un albo inedito, mi rileggo un albo che ho già o acquisto un fumetto usato che all'editore non fa entrare un centesimo in cassa oltre a quanto già guadagnato dalla prima vendita.

Mi chiedo se, qualora fossimo rimasti con la lira, compreremmo un fumetto di 100 pagine quasi 7.000 lire...

30 cent non sono molti..ma quando compri tante pubblicazioni cominciano a pesare un po'.
Spero la Bonelli faccia il 3x2

Lo fa solo con i Maxi

Correggetemi pure se sbaglio perché vado a memoria.
1986 - 1.300 lire > 2002 - 4.000 lire
2002 - 2 euro > 2017 - 3,50 euro
Cioè, a parità di anni, con le lire il prezzo aumentò di oltre il triplo, mentre con l'euro, nemmeno il doppio.
Più onesti ora?

Però nel decennio successivo al 1986 l' inflazione stava al 5-6 % annuo, mentre nel periodo dell' euro è sempre stata al massimo al 2 % e attualmente è quasi nulla.

Attenzione all'inflazione però, che in quegli anni andava come il vento.

@ Dark Star, mi hai battuto in volata!