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#366 - Il giorno della famiglia
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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: mer mar 08, 2017 11:33 pm 
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Iscritto il: mar ago 20, 2013 2:40 pm
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Non mi avete convinto, questo resterà in edicola... eppure dopo il 7,5 di Bertuccia ero quasi tentato...

_________________
...M...


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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: gio mar 09, 2017 11:12 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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A me la storia è abbastanza piaciuta. Pur riconoscendo che alcune delle critiche mosse sono sensate
Spoiler!
(manca una solida struttura dietro le varie scene che compongono la storia, le motivazioni dei personaggi sono esplicitamente dichiarate ma non per questo il lettore riesce a comprenderle o a trovarle sensate, ci sono momenti nozionistici e via così)
, mentirei se dicessi che la lettura mi ha annoiato o che ho faticato ad arrivare a fine albo. La storia vive di momenti – qualche sequenza morbosa, qualche momento dylaniano ben riuscito, qualche gradito sprazzo d'ironia –, ma quei momenti sono bastati a tenermi sveglio e a rendermi piacevole girare le pagine. Non il massimo, ma neanche il disastro prospettato da alcuni di voi.

Il problema è che, anche così, la lettura mi è risultata complessivamente deludente, perché da Secchi (autore che stimo moltissimo) mi aspettavo qualcosa di assai migliore di quest'albo dignitoso o poco più. Secchi è uno che riesce a farmi comprare Nathan Never, testata che generalmente evito come la peste, e a farmela piacere: ho letto e apprezzato (tutte) le sue storie del Musone, che ritengo essere (tutte) parecchio migliori di questa. Da uno sceneggiatore capace e navigato come lui, dotato di grandi abilità introspettive e in grado di scavare nell'interiorità dei personaggi "neveriani" come forse nessun altro, era lecito attendersi di più. Molto di più. Proprio un altro tipo di storia, in effetti. Ed è il motivo per cui non posso dirmi soddisfatto del suo Dylan d'esordio.

Buoni i disegni, non si discute, ma Di Vincenzo mi piaceva di più in solitaria.

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: gio mar 09, 2017 3:44 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
A conti fatti non mi è sembrata così tremenda come l’hanno dipinta altri. Forse anche perché non mi aspettavo granché, vista la recente trilogia di Secchi sui teppisti disadattati per Nathan Never. Beninteso, oltre il 5 non si va, come voto, ma alla fine è una storia che non irrita molto, non strafalciona, non la spara grossa, e una volta risposta sulla mensola si dimentica facilmente, senza riflussi gastrici ad infierire.

Il problema di Secchi è che scivola lemme lemme nel semi-anonimato, forse per non azzardare troppo, forse perché ha una scrittura “contenuta” di suo, forse per privilegiare secchiate di contenuti (?!), chillosà. Un compitino da travet senza sbavature, ma a secco di salivazione narrativa per invischiare il lettore, come le due macro-trame attaccate con lo sputo di una cimice assetata. Tempo fa ci si lamentava di Marzano per questo tipo di storie sciacquettose, ma l’attuale Old Boy #29 dimostra come si possa arrivare persino a rimpiangere Mr. Pummarò, a confronto di scialbe(lle)zza :( .

Parlando di esordienti più recenti, per me hanno sfigurato meno sulla regolare tipi come la Baraldi e Ratigher, che almeno hanno provato ad imprimere un loro stile alla storia. La prima esagerando nel romanzato naif (La Mano Sbagliata), il secondo con le paraculate provinciali/sermoni allegorici … ma almeno esprimevano un “carattere” proprio, e per quanto l’abbiano sparata grossa/fuori dal vaso a più riprese, alla fine ho gradito maggiormente il loro imprinting. E se rimaniamo sui Neveriani, il debutto di Ostini nello scorso Magazine (Il Mostruoso Banchetto) dà la polvere da qui alla prossima stazione orbitante alle aride fatiche di Secchi 8-) .
Ritenta, sarai più fortunatamente disinvolto: ma temo che Dylan non sia roba per lui. Se questo è l'andazzo, megghio prohvare nantra famigghia. Ossequi, sed non sequitur.


Qualche dettaglio:


SPOILER * SPOILER * SPOILER
**** SPOILER * SPOLIER ****



Partiamo dalla copertina: ottima resa, colorazione perfetta, peccato per l’effetto spoiler… ma si capisce, non sarà il punto forte della storia “sorprenderci”.
Disegni: anche io preferivo Di Vincenzo da solo, meno ripulito, meno compassato, meno vuoto al risparmio. Bene le mezze tinte, senza dubbio. Le sequenze nei boschi o nel casolare degli sbandati sono le migliori, ed il suo Dylan è sempre un gran vedere :3



La storia è quello che è… cioè molto clamore per (solo) poco più di un caso di necrofilia parentale collegata a tombaroli/fattoni geek dei FabFour. L’idea della ricostruzione macabra della copertina LP è di pregio, il resto non direi. La sensazione è un “vorrei ma non posso”… scervellarmi oltre. Minimalismo essenzialista che ci può stare alla fine, ma il disinteresse progressivo mentre la si legge è inevitabile :cry: .

L’inizio sulle quotazioni immobiliari introduce bene il personaggio di Mr Gill, ma è piuttosto nojoso di per sé con tutta la solfa a margine.
Sul fatto che Dylan dopo lo scorso numero torni a credere, calandosi braghe&tutto, nel mondo dello spiritismo e nei fantasmi, non mi esprimo oltre; basti vedere quanto da me detto a pag. 3 di questo topic, o nelle inutili polemiche puntualmente smentite di un mese fa. Se gli autori vogliono usare Madame T. e gli ajutini spettrali (v. navigatore con bacetto) è questo il prezzo da pagare, a parte il revisionismo categorico di chi crede di possedere le uniche chiavi del personaggio.
Insopportabile il marpione in pensione che ci prova con le vecchiacce soltanto dopo avergli drogato d’alcool il thé, mentre tutta la scenetta mantiene un tono di delicata educazione british abbastanza penosa :evil: .

Le scampagnate agresti dei bontemponi strafatti sono divertenti soltanto perché non sappiamo il PERCHE’ fanno quello che fanno. Tutto il resto è abbastanza mediocre, senza suspense, semplici operazioni in corso, leggerine e poco morbose, come i loro scambi prolungati o conditi da presunto LSD che si faticano a comprendere. Non perché siano sotto effetto lisergico – mammagari, sai quante tavole psichedeliche si potevano impostare ! :P – ma proprio perché i dialoghi hanno un che d’inutilmente sincopato o finto-cciovane-gergale che suona posticcio lontano un miglio canadese.
Anche sull’uso/culto di Charles Manson si poteva fare qualcosa di meno innocuo di una preghierina citabonda davanti a due candele in croce, nel pentacolo. Scemotti sono e tali rimangono, per quanto l’ideologia del selfie tassativo in ogni situazione sia uno degli incubi più diffusi di questa trista epoca… orrori reali, a proposito di binari… :?

Il ritmo d’indagine funziona abbastanza bene in generale, come sono buone le interazioni con i poliziotti di provincia, e Fargo docet. Anche Groucho si difende, per quanto i cammeo di Irma sono un marchio dovuto a nonsisacosa. Non capisco sinceramente tutto lo shock scandalizzato della sergentessa Dunn davanti ad una goliardata truce come questa, ma forse da quelle parti il massimo dei reati consiste nel furto dei sacchetti vuoti della spazzatura del vicino, e si sa che la gravidanza rende ipersensibili :oops:

Visto che una reunion dei Beatles è ormai impossibile – ma forse nel salotto della Trelko una mini-session si può improvvisare, tanto lo sanno tutti che anche McCartney è crepato - si pensa bene poco dopo ad una reunion dei cadaveri di famiglia, prima di tirare le cuoja. La biografia raccontata di Mr Gill di per sé non è male, però tutti i ricami retorici per portarla al pathos dopo un po’ mi hanno stufato, come il discorsone generalista sul valore della famiglia, ed inoltre non si capisce bene perché, se davvero ci tiene così tanto alle salme dei suoi cari distinti, li lascia invece tranquillamente putrefare nella tomba di famiglia aperta all’aria/pubblico - randagi, insetti e roditori compresi :tc: .

Julius/Cesare poteva esser un personaggio interessante, mutismo schizoide compreso, ma alla fine si perde in un raptus ebete come tanti, ed invece di prendersi 23 coltellate in questo Marzo, finisce senza idi(lli) per cadere goffamente sull'ennesima lama sporgente... e questo si commenta da sé :|

Dove non poté la balordaggine altrui poté Dylan: in un albo in cui non c’era stato nessun omicidio violento, in un colpo solo fa schiattare colposamente (e senza sensi di colpa) i due più interessati alla vicende. E poi ne mette uno a nanna per sempre. A quando un mazzo di crisantemi in quel di Crossgate, per omaggiare genitori adottivi messi in buca :?: :o :?:


FIXING A HOLE, WITH ALOHA

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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 11, 2017 12:53 am 
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Iscritto il: gio nov 05, 2015 5:07 pm
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Alla fine ho potuto leggere quest'albo proprio di ritorno con il treno e poi in aereo...che dire...in treno neanche due fermate e l'avevo concluso nella piu totale indifferenza e noia da viaggio..come se avessi letto una rivista qualsiasi--allora ho voluto dargli una chanche in aereo, hai visto mai che l'altitudine aiutava nella rilettura?!? macchè...ero ancor più tentato di aprire un oblo e far volare via l'albo facendolo precipitare per metri e metri di altitudine, se ciò non avesse compromesso l'intero aereo e il suo equipaggio :mrgreen:
Spoiler
Comunque, che dire? veramente deboluccia come storia..verrà acquistata per la superba copertina acchiappa views in edicola, credo...
troppo scollegata e confusa nelle sue tre rappresentazioni della famiglia...la poliziotta che serve forzatamente solo a citare fargo per trasmetterci empatia?!? no..a me ha solo disturbato e infastidito..veramente spazio sprecato allo svolgimento..la storia (triste?!?) del sig.montague proprio non aveva ne capo ne coda ed era scollegatissima dai quattro pirloni mascherati da beatles, che gia a pagina 22/29 ti fanno capire tutto, e sopratutto come andrà a finire la loro triste pantomima...sopratutto il muto Lennon/cesare che muore come una rucertola strafatta di lsd infilzandosi da solo... :3 BOH!
per non parlare della forzatissima citazione della dylan family...era necessaria? è stato svelato troppo? ci sarà un seguito? chissà...certo, non nego di essere tra i pochi che vorrebbe da anni un chiarimento su questi ....zzo di genitori adottivi del nostro D, ma immettere tale citazione in questa storia mi è sembrato un bel po fuori luogo...a meno che...a meno che non si stia preparando un qualche albo speciale in quel della bonelli, onde poter riempir tale lacuna... :roll:
e poi la ragazza morta, cosi banale da essere veramente superflua...ghost girl che poi si congeda partendo a razzo, dopo il triste bacio bimbominkia tra lei e dylan... :oops: un dylan poi che in questa storia è decisamente piu fantasma di lei...mah...

Indi per cui appioppo un bel cinque e mezzo/sei meno a questa storia...sopratutto per la copertina, che d'accordo non è tra le migliori del gigi nazionale, ma è sempre meglio del suo scialbo interno;
quindi Secchi non bocciato, ma rimandato a settembre!

Ahhhh!! NO! un momento! fermi tutti! stavo dimenticando il solito elemento che mi fa incazzare come una bestia! IRMAAAA!!! :? perchè? perchè me la dovete riproporre sempre in salsa pseudo sessuale con un rincoglionitissimo groucho?!? a che serve questa triste gag? già in questa storia il nostro baffone appare due secondi, ma addirittura rimane a casa, non seguendo dylan, per farsi le seghe davanti allo smartphone?!? un po di dignità anche per il re dei buffoni, signori miei! No! ripeto, questa lasciva e triste liason pornographique groucho/irma, non mi piace per niente... sin dall'inizio della nuova vita/fase editoriale di dyd.
Rivoglio un groucho low-fi! ecco, proprio per questo brutto "flash", abbasso il mio voto a 5 !
Cześć! a tutti voi!

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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 11, 2017 2:32 pm 
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Iscritto il: lun dic 21, 2015 5:31 pm
Messaggi: 258
Prima parte banale, seconda parte potenzialmente ottima, terza ed ultima completamente insensata.
5.

Aggiungo che, piaccia o non piaccia questa gestione, non sono pochi i numeri che non sono piaciuti ad almeno la metà dei lettori qui (e io non sono della parrocchia del "fottesega cosa pensano 100 tizi su un forum, non sono un campione provante della realtà").
Non sarà l'anonimato misto alla mediocrità del periodo gualdoni, ma lo vedo come un periodo di proclami misti a mediocrità con tante iniziative collaterali e qualche roba decente nella serie regolare). Nulla di rivoluzionario.

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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: sab mar 11, 2017 5:47 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6993
Località: Inverary 2.0
Bah, se parliamo soltanto di questa annata cominciata da poco, in effetti siamo di nuovo tornati a livelli poco entusiasmanti, se non a picco. Baraldata bella&maledetta (da noi) a Gennajo, peggior CF degli ultimi 3/4 anni a Febbrajo, e questo scialbo compitino per educande a Marzo. A livello di qualità Ambrosini ha salvato un po' la baracca il mese scorso con le sue carnevalate spazio-temporali, ma rimane la sua storia più vacua/sterile da oltre vent'anni come autore ai testi. Non so quante speranze riporre nel Maxi, ma il Chiave promette sempre bene, e secondo me anche Marzano non avrà fatto male, a sensazione 8-)

A proposito di annate, aggiungerei due cosette.
Non so se l'avete notato, ma da Gennajo sul codice a barre ISBN in quarta di copertina compare anche la data d'uscita dell'albo, su tutti i Bonelli.
Poi, visto che si veleggia verso la primavera ormai, vorrei chiedere a Solomon et als se non è ora di varare a coppe di champagne il Galeone d'oro per il 2016. Se servono dei mozzi, qualcuno nel caso si può recuperare dalla zattera. Sempre più giovani - per la lettura delle buste dei vincitori - di quelle cariatidi rincoglionite di W.Beatty e F.Dunaway :?

ALOHA CIURMA DA OSCAR

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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: dom mar 12, 2017 12:04 pm 
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Iscritto il: mer lug 27, 2005 9:47 pm
Messaggi: 24
Un albo che ho letto, ci ho pensato 5 minuti e l'ho rimesso insieme agli altri.
In pratica non mi ha lasciato nulla, quindi mediocre.
La copertina bella ma equivale ad aver pubblicato l'ultima pagina dell'albo.
Forse sono io che invecchio e pretendo di più...

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Benvenuti fratelli è il Signore che vi manda.
Veramente passavamo di quà per caso! (BS & TH)


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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: dom mar 12, 2017 1:11 pm 
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Iscritto il: ven ott 10, 2014 1:54 pm
Messaggi: 532
Albo citazionista,talvolta eccessivo in questo senso...con qualche trovata anche gradevole,e qualche momento trash che diverte.Ma nel complesso,la storia e' portata avanti piu' per pretesti che per una reale struttura narrativa di una certa sostanza.E' tutto molto forzato.Una divisione di momenti e di scene appiccicate tra loro quasi con lo sputo.Mi ha dato la sensazione di un albo poco divertito,poco sentito.Messo li per far numero,e che in definitiva proprio non convince.E non convince dal soggetto,alla sceneggiatura stessa.Deludente la caratterizzazione di Dylan,degli altri personaggi nemmeno parlo perche' di fatto sono poco piu' di comparse\carne da macello.Utilizzo di Groucho da spot promozionale.Finale tirato via,a dir poco.E anche qui,forzatissimo nella spiegazione e nella realizzazione.
Non ci siamo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: dom mar 12, 2017 6:49 pm 
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Iscritto il: lun mar 07, 2011 5:16 pm
Messaggi: 4485
Pagiu ha scritto:
Non mi avete convinto, questo resterà in edicola... eppure dopo il 7,5 di Bertuccia ero quasi tentato...

Proprio quel voto di Bertuccia mi aveva convinto a prenderlo, pero' purtroppo non mi e' piaciuto. :/
Trovata simpatica, ma storia troppo troppo esile. Forse sarebbe riuscita meglio come breve.

_________________
Vai, allora, ci sono altri mondi oltre a questo.

______________________________________
Classifiche dei voti del forum di tutti gli albi anno per anno:
viewtopic.php?p=470652#p470652


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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: lun mar 13, 2017 1:46 pm 
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Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am
Messaggi: 829
Non ci siamo. Albo deludente. :cry:

seguono possibili
S
P
O
I
L
E
R
ma moooolto meno spoileranti della copertina!


Riccardo Secchi è uno sceneggiatore scorrevole e talentuoso. Di certo le buone idee non gli mancano. Però ha il difetto di voler "applicare" le sue idee a personaggi e contesti assolutamente NON idonei.

Il risultato è simile a un letto di Procuste. :|

Quello che ha scritto l'amico rimatt è significativo. Nella recente trilogia nathanneveriana le idee non mancano, e di certo molti lettori non abituali l'hanno apprezzata.
Ma si tratta appunto di "lettori NON abituali".
Lo zoccolo duro, quello che non si perde un albo, è moooolto meno soddisfatto. Perchè la storia utilizza male personaggi e contesto dell'universo nathanneveriano. In effetti, non è credibile vedere gli Agenti Alfa fare gli assistenti sociali (persino Legs!!! :!: ), e la vicenda sembra ambientata negli anni '60-'70, tanto è priva di qualsivoglia tecnologia (addirittura si usano solo banconote e i supermercati hanno solo cassiere umane, quando i bancomat e le casse automatiche sono la norma persino oggi!).

E chi dice: "Chi se ne frega se non c'è fantascienza! L'importante è che sia una bella storia!" è, appunto, uno che di solito NON legge Nathan Never. Per i lettori abituali il contesto fantascientifico è importante, perchè è con quello che sono state create le storie classiche e più memorabili (i primi 50 numeri, per esempio).


Con quest'albo è avvenuto lo stesso. Le idee ci sono, ma sono state applicate male al personaggio Dylan. Infatti Dylan entra in scena tardi, non fa quasi niente per tutto l'albo e il suo intervento risulta comunque forzato e posticcio. L'esempio più lampante è la morte provocata casualmente di 2 tizi, davvero poco credibile! :x:

Inoltre io ho sviluppato una profonda idiosincrasia per i fantasmi che fanno da navigatore satellitare fin dai tempi di Blacky! :?

Mi dispiace, ma di quest'albo non salvo nulla, tranne le buone intenzioni.

_________________
Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...


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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: lun mar 13, 2017 2:19 pm 
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Iscritto il: mer apr 25, 2012 10:41 pm
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Località: Morbegno
Il problema non sono io che sono cambiato,perchè il Dylan di Sclavi lo leggo ancora volentieri,il problema sono le storie e basta.
Vado avanti ad inerzia perchè le copertine sono belle.


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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: lun mar 13, 2017 5:20 pm 
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Iscritto il: mer gen 04, 2017 2:42 pm
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La Trelkovski che dà del tu a Dylan anche no.


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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: lun mar 13, 2017 10:53 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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quasi-OT, un po' neveriano
Spoiler!
... :cry: (ammusonimento dovuto) :cry:


Cyber Dylan ha scritto:
Riccardo Secchi è uno sceneggiatore scorrevole e talentuoso. Di certo le buone idee non gli mancano. Però ha il difetto di voler "applicare" le sue idee a personaggi e contesti assolutamente NON idonei.

[...]Nella recente trilogia nathanneveriana le idee non mancano, e di certo molti lettori non abituali l'hanno apprezzata. Ma si tratta appunto di "lettori NON abituali".
Lo zoccolo duro, quello che non si perde un albo, è moooolto meno soddisfatto. Perchè la storia utilizza male personaggi e contesto dell'universo nathanneveriano.


Senza scender oltre nel dettaglio, la storia scritta da Secchi per Nathan è senza dubbio più curata ed ispirata di quella per Dylan, ma mi ha fatto incacchiare molto di più. Perché non rispetta, appunto, la dimensione del personaggio, e parte per la tangente con indagini sociologiche fuori luogo interpretate dai fantocci by proxy del Musone, Legs, etc.
Non mi sembra che Secchi commetta lo stesso errore qui, però la storia ha un potenziale floscio e mal utilizzato, in una cornice debole se non insulsa. Una seconda possibilità non si nega a nessuno, figurarsi, però mi chiedo se sia il caso di far esordire ogni volta questa gente sulla regular invece di farsi le ossa nella palestra dell'Old Boy, che forse si presenta più semplice come tipo di approccio alla costruzione di una storia, e anche se si toppasse di brutto è una cosa che passerebbe comunque in secondo piano, rispetto al palcoscenico principale dell'inedito... compreso i danni procurati.

La Baraldi ha solo peggiorato dopo La Mano Sbagliata - lasciando stare il decadimento post breve del CF - Ratigher non ha steccato soltanto perché l'ha buttata sull'allegoria in salsa Lynch, e Secchi si è auto-accartocciato in una pochezza sconfortante. L'unico che ha lasciato qualche segnale promettente è Casali. Assieme alle tipe del Lago Nero, che non a caso sono sbocciate sul Maxi :* :P :*

NEVER SAY DYLAN

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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: ven mar 17, 2017 7:28 am 
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Iscritto il: lun mar 25, 2013 12:14 pm
Messaggi: 610
Località: San Dona' di Piave
Ma mi chiedo. È già finita la moda della splash page?
Per alcuni mesi un'abbondanza esagerate.
Da mesi sono sparite e si è tornati alla consueta gabbia.
Erano messe lì solo per stupire?

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Non c'è arte senza cultura.
Non c'è cultura senza birra fresca.


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 Oggetto del messaggio: Re: #366 - Il giorno della famiglia
MessaggioInviato: ven mar 17, 2017 12:53 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6993
Località: Inverary 2.0
Non so se fosse una moda per captcha- re un approccio più glam, ma non credo si possa pretendere in ogni albo una cosa simile. Si tratta di un compromesso tra sceneggiatore e disegnatore, e forse né Secchi né Di Vincenzo hanno pensato servisse. Tra l'altro mi sembra anche difficile trovare la vignetta a tema da magnificare con la splash, visto che a livello di spunti sarebbero stati possibili solo quello della copertina (già bruciato, quindi... sarebbe stato un calco), o al massimo il bacio interstellare col fantasma-navigatore, e lì la scomposizione della tavola risulta già particolare.

Comunque la sterilità di argomenti di discussione per questo albo è contagiosa, nel suo silenzio: siamo ancora a sole 4 pagine di topic, trascinate con noncurante sforzo, e mancano dieci giorni all'uscita del prossimo inedito. Credo sia un record (negativo) negli ultimi 6 o 7 anni :cry:

NON C'E' PIU' NIENTE DA AGGIUNGERE, TRANNE UN ALOHA

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