Lord Blendings ha scritto:
PS E poi, leggere tutt'oggi, nel 2017, ancora lo stereotipo del delitto d'onore pi' fimmina di siculiana memoria, dopo 50 anni che è stato archiviato, onestamente, mi ha fatto salire una forma d'orticaria. Julia è infarcita di politically correct a destra e a manca e poi si spara a zero con bassezze simili. Ma vabbe'... posso capire gli stereotipi di "Orrore nero" di Sclavi pubblicato nell'89, quindi scritto quando a Palermo vivevamo l'orrore gentilmente concesso dai corleonesi, ma oggi, a 36 anni dall'abrogazione legislativa della legge sul delitto d'onore, ancora mi tocca leggere 'sta roba che già Germi nel '61 prendeva in giro... cheppalle
L'albo l'ho letto una settimana fa, ma questa cosa non la ricordo... dov'è che si fa riferimento al delitto d'onore? Ora come ora non mi viene proprio in mente.
Per il resto, si tratta effettivamente di una storia minore, leggerina, svagata e a stratti perfino un po' sciocca. Ma provate a fare un esperimento: leggetevi in tempi ravvicinati l'ultimo Maxi Zagor, afflitto da uno spiegazionismo quasi ossessivo, e poi quest'albo... e trovate le differenze. Poi sappiatemi dire.
P.S.
Julia non è politically correct, si tratta di un colossale equivoco in cui molti tendono a cadere. Mi spiego meglio: il personaggio in effetti lo è, ma le storie non lo sono affatto, tant'è che molte di loro si concludono in maniera amara o tragica, e comunque raramente conciliante. La visione del mondo di Berardi è tutt'altro che ottimistica. Ora come ora,
Julia è una delle serie MENO politicamente corrette della Bonelli.