Cravenroad7

Il gatto

Mai lavoro di un disegnatore fu più sprecato.
Una roba inutile, con scene senza senso, nozionismo da wikipedia, dialoghi e caratterizzazioni buttate lì come se non si sapesse come riempire le pagine, uso dozzinale del solito spirito tormentato, sul quale nessun personaggio della storia accenna un minimo di scetticismo.
Deprimente Dylan che pomicia con lo spettro dicendogli "avrei voluto poter fare di più…". Ma di più cosa? Il massimo che poteva fare era trovare il cadavere trafugato ed è ciò che ha fatto. Le uniche morti violente poi le ha causate Dylan stesso! Con la solita caduta goffa tra l'altro…
Unico momento di puro terrore alla frase "i miei genitori adottivi sono morti" perché temo lasci presagire l'intenzione di raccontarne la storia.
E non si dica che non dia una possibilità agli sceneggiatori esordienti arruolati dalla nuova gestione. Da Simeoni alla Baraldi passando per Ratigher sono stati tutti una delusione dietro l'altra.
Investite sulle nuove edizioni dei classici. Davvero.

Perché tu pensavi davvero che dopo la sparata bullesca di un mese fa per farsi bello davanti alla cliente (uno spettro, sic) sul fatto di non credere ai fantasmi, la cosa non venisse contraddetta nell'arco di qualche settimana, come impostazione di massima per un'altra storia?
Qua ci si dedica in partenza ad una full immersion nel mondo dello spiritismo, dove Madame T. rulez! senza pari a prescindere, ci si sbaciucchia con i fantasmi senza dubbi/riserve, e fanculo Odifreddi se questo fantasma non è buono come navigatore satellitare.
Non facciamo gli ingenui: lo sappiamo tutti che Dylan viene manipolato da ogni autore a secondo dell'occorrenza. By necessity. Nulla di male, tra l'altro: pienamente legittimo. Solo che noi ormai siamo auto-immunizzati a questo tipo di scompensi, e non ci pesa per nulla; un nuovo "fantomatico" lettore invece dopo il numero scorso si ritrova una storia simile e comincia a sentirsi preso per lo sfintere. E' per questo che dicevo di relativizzare un po' di più quell'uscita scordata di Ambrosini e di farne meno un dogma revisionista/categorico da imporre fideisticamente a caratteri cubitali sul frontone di via Buonarroti, sostenendo l'assioma che gli spettri per Dylan non esistono... tranne quelli del fisco, forse .


ALOHA
SE CREDI NEL NON CREDERE ANCHE QUELLO E' UN CREDO

C'è spazio per un bello spin-off sulla Dog Family ambientato negli anni '60, magari diviso in stagioni come una serie tivù. Ci vorrebbe un titolo giovane, catchy ma che strizzi anche l'occhio, una cosa come The power of Dogs oppure Medium alla riscossa, magari con una Maria Trelkovski da giovane, scollacciata e un po' zozza.

Ed ecco la mia sull'albo del mese.

COPERTINA: Indubbiamente è stilisticamente ben fatta ma non mi piace. Troppo luminosa, incasinata. Talmente ricca di particolari da essere difficile da apprezzare a un primo sguardo. Non saprei descrivere bene la motivazione percui questa copertina non mi piace, percui dico semplicemente che non mi piace. Voto 4.

SPOILER

Pag 5-10: La richiesta è di 10 milioni! - Sono troppi 10 milioni. - Beh potremmo scendere del 30%. - La prendo a 10 milioni!!!
Ottimo affare direi!!

Pag 11-18 : Alla frase di Madame Trelkvoski "mi tratterai in tutto e per tutto coe le altre clienti"... mi sarebbe piaciuto un Dylan che immaginando la Trelkvoski nuda dicesse: "No, non penso proprio..." . Nel complesso un incipit originale almeno nel fatto che la Trelkvoski è la cliente di Dylan. Mi sembra che non sia mai successo.

Pag 19-27 : Simpatico il siparietto Groucho, Irma e Dylan. Un modo alternativo alle classiche indagini in biblioteca.

Pag 28 - 45: Ora come ora non mi sta molto prendendo l'albo. L'unica parte degna di nota è stata la parte del fantasma. Però mi sembra tutto molto... lento.

Pag 46-76: Bah... zero tensione in questo albo. Troppo tempo dato a questi trafugatori di cadaveri senza far pensare che abbiano un secondo fine. Dylan che alla fine risolve il caso semplicemente inseguendo il fantasma, il poliziotto incapace, la poliziotta che chiede a Dylan se i responsabili sono tutti presenti e Dylan che dice che i BEatles erano 4, loro sono 3 quindi ne manca uno... E anche la scena con Petra... mi sembra fuori luogo,esagerata. Dylan ha fatto tutto quello che era in suo potere avendola liberata e avendo indagato dopo essere stato assunto praticamente per caso dalla Trelkvoski. Per ora veramente zero pathos per questa storia.

Pag 77- 82: Quest'ultima pagina la 82 è per ora la più bella dell'albo. Con delle belle riflessioni. Peccato siano solo delle perle nell'oceano.
Certo, mi pare strano che la poliziotta non segua Dylan verso Villa Montague dato che sembra importante non tanto per le indagini quanto per scoprire il corpo mancante.

Pag 83-99: Parole interessanti in quest'ultima parte. Almeno le riflessioni sulla famiglia. Ma sono uscite troppo tardi. Si intuisce fin dall'inizio che Montague ha un ruolo nella vicenda ma il suo vero ruolo lo si capisce solo alla fine. Inoltre essendo un personaggio tormentato mi sarebbe piaciuto che anche durante la storia si trovasse il modo di fargli esprimere il suo tormento... magari rinunciando alle molte vignette dedicate ai 4 trafugatori di tombe che in fin dei conti rappresentano solo il motivo per cui Montague viene scoperto nel suo scopo. Anche su qyesto punto di vista mi sembra strano che un uomo molto attento come viene dipinto Montague non si renda conto di quello che fa Cesare e di conseguenza non si precoccupi che questa "attività collaterale" poteva portarlo ad essere scoperto.

In generale posso dire che

SOGGETTO: Non è male ma, a mio parere ci sono troppi eventi che si incatenano senza una reale verosimiglianza. Emblematico quanto detto sopra. Il tema della famiglia poteva essere a mio parere sviluppato meglio. Voto 5

SCENEGGIATURA: La sceneggiatura mi pare piatta senza dei reali sussulti. Mentre il tema portante è il senso della famiglia di Montague, troppo spazio viene dato ai 4 trafugatori che in fin dei conti sono solo un incidente e non il tema portante della storia. Voto 4

DISEGNI: I disegni mi sono piaciuti soprattutto gli inchiostri ma niente di particolarmente emozionante. Semplicemente dei buoni disegni come dovrebbe essere la norma su una testata importante come Dylan Dog. Voto 6.

In generale a questa storia mi sento di assegnare un 5. Avrebbe potuto essere sviluppata meglio ma almeno un tema c'è. Peccato sia stata scelta questa storia quando secondo me ogni storia presente sul Maxi le era superiore.


Pag 83-

A me l'unica cosa che non torna è

SPOILER
perché un multimilionario sostenga che sia troppo difficile riunire la famiglia legalmente e preferisca trafugare i cadaveri.
Cioè, la cosa difficile è trafugarli, perché quale burocrazia ci sarà mai in un cimitero di 10 metri per 5? non sono mica le salme dei Savoia in chissà quale mausoleo.

Sì ma nonostante questo

Parto con una premessa: negli anni della mia adolescenza sono stato letteralmente ossessionato dai Beatles. Ho letto, ascoltato e guardato praticamente qualsiasi cosa a loro vagamente riconducibile, e anche se adesso non me ne occupo praticamente più, li considero una parte fondante della mia persona.
Questo comporta due cose:
1) Mettere elementi beatlesiani in una storia può predispormi molto bene o molto male, a seconda della grazia e del senso con cui questi vengano usati.
2) Sono in grado di capire che uno degli utenti più noti di questo forum (non a caso conosciuto in passato per motivi musicali) abbia un nickname segretamente beatlesiano, che dubito sia stato colto da molti altri.

Venendo in maniera spoilerosa alla storia, ho dato un "accettabile" di stima per la predisposizione di cui sopra. L'idea di ricreare con i cadaveri dissotterrati la copertina di Sgt. Pepper è così originale e malata da valere quasi l'acquisto dell'albo, ed è un peccato che sia completamente annunciata dalla copertina e (almeno secondo me) praticamente evidente sin dai primi scambi tra i quattro.
Però poco altro, e tutto slegato.
Dylan entra in ballo totalmente per caso, e se non fosse stato un fantasma a tirarlo dentro potremmo anche chiederci se questa sia una storia sensata per il personaggio. Gli scavatombe di Liverpool sono quattro matti pieni di acido lisergico, per il momento praticamente innocui per la collettività, mentre il riccone viene usato per i classici flashback che sembra debbano dare un senso al tutto, e invece segue solo il suo piano autoreferenziale senza curarsi di altro.
A conti fatti sembra di aver letto un'articolo di cronaca nera più che una storia, e le riflessioni sulla famiglia vanno bene per darle il titolo, ma giustificherebbero forse un breve post su facebook, e non un intero albo a fumetti.
Meh.
And in the end, the hype you take is equal to the copertina furbetta you make.

P.S. Ma la Trelkovski che dà del "tu" a Dylan è una novità o mi sono perso qualcosa? Rientra nel pacchetto del downgrade dal "voi" al "lei"?

tornato da poco nel bel paese, forse riesco a trovare questo numero e leggermelo nel viaggio di ritorno...chissà...

SPOILER
Diciamo che regge solo per i coniugi forse, perché credo che nei cimiteri non vedano l'ora di far posto.
Considerato il rischio di farsi beccare mentre si scava, che approfondiscano il perché e percome vengano portate via proprio quelle salme, la possibilità che la polizia ci metta il naso, aspettare un pochetto di tempo (boh, un mese?) mi sembra il minore dei mali.
Non è che siano stati proprio rapidissimi a fare quell'ambaradan.

Ho votato mediocre.
Confermo che anche a me la copertina, se pur bella, è piaciuta meno quando l'ho vista dal vivo.
Sono anch'io d'accordo sul fatto che sembra di avere a che fare con due soggetti sovrapposti. Lo accetterei solo se l'operazione artistica fosse una citazione di a day in the life dei Beatles, dove avviene proprio questo. Ma sono certo che non è una cosa voluta.
Questo per il semplice fatto che l'operazione non funziona.
Ne risulta, in estrema sintesi, una storia davvero povera, in cui si salvano i disegni.
Troppo poco.

Buongiorno a ttti...Sono stato assente per un po' anche se in ogni caso ho continuato a leggere gli albi di DYD...
Tornando all'albo....Copertina secondo me meravigliosa...Aldilà dei Beatles è veramente accattivante....Peccato che la storia non sia sullo stesso livello...Ll'ho trovata davvero mediocre... Mi dispiace tantissimo, anche perchè, fatalità, in questo periodo sto approfondendo proprio la musica dei Beatles...
A parte i difetti già elencati,

la sensazione che ho avuto io è stata quella di una storia appiccicata addosso alle citazioni... Come se avessero deciso così: "ok ragazzi. facciamo una storia per omaggiare i Beatles".... e ci hanno appiccicato addosso la trama... Inoltre, se mi consentite, io mi sono un po' rotto di vedere la solita citazione della camminata in fila come nella cover di Abbey Road (ultima vignetta pag. 48) ... cosa che è stata parodiata su Facebook e sul resto del web fino alla nausea: con i Simpson, con i personaggi di Star Wars, con quelli di Spongebob.... Potevano secondo me fare uno sforzo...
Per carità, io non ho la pretesa di avere in tasta la verità assoluta, ci mancherebbe. Non sono nemmeno un lettore di lunga data... (ho iniziato nel 2013) ... ma queste sono le mie sensazioni...
Un'altra cosa che a me personalmente ha colpito poco è stata

Peccato...peccato davvero... perchè poteva avere delle potenzialità una storia sui Beatles....
GLi anni selvaggi (tanto per citare una storia dove vengono tirati in ballo le citazioni sui gruppi musicali) è su altri livelli secondo me...

Bentornato e devo dire che a me il colpo di scena che citi è piaciuto (così come a te) ma quello che hai tirato fuori tu mi sarebbe piaciuto anche di più!

Disegni apprezzabilissimi e graditissimi, grandissima cover... la storia... boh, mi lascia perplesso!
Non dico che non mi sia piaciuta, ma... il motivo per cui è stata scritta?
Provo a spiegarmi... è vero che la dice lunga su dove possa arrivare la perversione, sia da parte delle giovani generazioni, sia da parte delle generazioni più anziane, senza distinzione di ceto sociale... resto perplesso sul motivo per cui una storia del genere trova spazio su una testata come la serie regolare di Dyd...