Cravenroad7

Non ho ritrovato il punto in cui parlavamo de Lo squalificato di Furuya. Però finalmente l'ho letto e un paio di considerazioni sono d'obbligo.

In primis, il rapporto con il romanzo (che non ho letto) fa sì che, ovviamente, il manga sia meno "furuyano" del solito sotto alcuni punti di vista. Però Furuya è secondo bravissimo ad attualizzare e inserire nella nuova cornice narrativa il libro di Dazai. Il risultato è un qualcosa che si capisce che non è suo, ma che al contempo non sarebbe così se non l'avesse fatto lui. Insomma, lavoro sopraffino.

Sul resto, che dire? Solita spataffiata di tristezza, poca voglia di vivere, disagio e comportamenti al limite: alcune scene sono di grandissimo impatto e danno la svolta al manga, altre vicende magari restano un po' meno comunicative, ma nel complesso sono tre volumi che si cominciano e si finiscono anche uno dietro l'altro.

Faccio fatica a commentare la storia in sé, perché dovrei prima leggere il libro (tradotto di seconda mano, peraltro ), però si respira aria di capolavoro.

Furuya ancora una volta promosso.

Si è concluso (con il 19esimo albo) All Rounder Meguru. Di questa serie dovrei aver già parlato in passato, quindi mi limito a confermare la mia opinione: un ottimo manga, diversissimo dal precedente lavoro di Endou Eden ma non meno valido, a conti fatti. Abbastanza sconcertante il finale, non tanto per quel che accade (da questo punto di vista la chiusura è pienamente soddisfacente, nonché in linea con quanto letto fin lì), quanto piuttosto per il tono ironico-demenziale delle ultime pagine. Del resto, ci sta: dispiace salutare dei personaggi così ben definiti che si seguono da anni, ma se non altro lo si fa con una risata.

Appena finito di leggere Erased, gradendolo molto: la trama è contorta ma mai inutilmente complessa, e la storia scorre che è un piacere fino all'impeccabile chiusura. Certo, è uno di quei manga che, se solo ci si mette con un minimo di calma ad analizzarne la trama e i colpi di scena, finisce per rivelare debolezze strutturali tutt'altro che marginali, ma la benedetta sospensione dell'incredulità scatta subito, e allora chissenefrega di inverosimiglianze e assurdità, quando la sceneggiatura è così avvincente e "avvolgente" che finché ce n'è si vuole solo continuare a leggere? Senza contare che non è da tutti mettere assieme poliziesco e soprannaturale e riuscire a far sì che il lettore si beva tutto, senza mai sentirsi preso in giro. Ora come ora, credo che questa totale e sorprendente libertà di movimento tra un genere e l'altro sia prerogativa solo dei manga.

In quanto ai disegni, mi ritrovo a fare un commento che ormai è diventato uno standard: non sono particolarmente belli né armonici, ma per questo tipo di storia sono assolutamente perfetti. Kei Sanbe lascia tecnicamente a desiderare, ma compensa con espressività e forza comunicativa. Non c'è bisogno d'altro.

Davvero bello, quest'Erased. Non ha la compattezza e la perfezione formale di Bugie d'aprile né la genialità fuori dagli schemi di Rin (per citare due titoli letti in tempi recenti che trovo in complesso superiori), ma la lettura risulta intrigante ed emozionante: sarebbe un peccato lasciarselo sfuggire.

Non leggo e non rispondo perché ancora mi manca l'ultimo volume di Erased. Ti farò sapere il mio parere definitivo dopo il weekend

Colgo l'occasione per dare dei resoconti brevi su alcuni altri manga che ho letto parzialmente.

Beshari Gurashi 2 voll. letti su 19, parzialmente edito in Italia da Ronin Manga.
L'ultima fatica del mio amato Masanori Morita si incentra sulla commedia, andando a ripescare una sua vecchia passione che già era stata in parte espressa in due capitoli autoconclusivi. Si legge un autore maturo, sia nella narrazione che nel disegno, capace di dosare i personaggi e le innumerevoli battute, perfettamente a suo agio in quello che oramai è diventato il suo tipo di manga prediletto: lo slice of life liceale. Unico problema, l'abnorme difficoltà nel rendere in italiano un manga che si basa su battute e doppi sensi; i Kappa Boys fanno un lavoro discreto, forse operando troppi adattamenti: si mantiene la verve comica generale del manga, ma quante battute sono modificate da cima a fondo?
Morita sempre promosso.

Rokudenashi Blues 7 voll. letti su 42, inedito in Italia, scan inglesi fino al 14, mi pare.
La prima fatica di Masanori Morita, iniziata quando l'autore era appena 18enne. Il manga sembra essere una sorta di spokon incentrato sulla boxe liceale (come sarà Rookies col baseball), ma ben presto lo sport viene lasciato in secondo piano e cominciano quelle tipiche peipezie a suon di botte tra sedicenni che andavano tanto tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90: per intenderci, siamo sulla stessa falsariga di Crows, Shonan Junai Gumi, Due come noi e innumerevoli altri. Tuttavia, al netto di numerose imperfezioni sia stilistiche e di sceneggiatura, dovute più all'inesperienza che ad altro, il tutto gira in maniera incredibilmente fluida: si intravede già il Morita che conosceremo nel suo capolavoro Rookies. Insomma, alla fine della fiera è una lettura scanzonata e senza troppe pretese (almeno fino a dove sono arrivato io), ma comunque un divertissement. Forse il pregio vero è che non abbia una tematica costante e fissa: la boxe va e viene, ci sono anche problemi amorosi, si menano quasi sempre, c'è molto umorismo.
Insomma, Morita sempre promosso.

Teiichi no Kuni 2 voll. letti su 14, edito in Italia da GOEN, dovrebbe uscire il terzo volume a breve.
Nonostante tutto, lo sto leggendo in scan inglesi. Non riesco a dare fiducia alla GOEN su una serie lunga 14 albi e dal costo elevato.
Peccato, perché questo manga di Furuya ha il suo perché. Racconta la scalata sociale di un ragazzo del liceo, pronto a tutto per giungere a posizioni politiche elevate. Cinico e senza scrupoli, è una variante di Furuya che accantona per un attimo la tristezza e la miseria del genere umano per narrare con stile spregiudicato la gioventù moderna.
Meritevole.

Ho letto il primo volume di 7 Shakespeare, onestamente non mi ha entusiasmato, se avrò la possibilità continuerò a leggerlo perché credo cominci a carburare dopo un po' di tempo.

Il terzo numero di Teiichi è già uscito. Io la serie la sto seguendo (e gradendo) perché la GOEN voglio provare a sostenerla, dato che sono a dir poco entusiasta del suo parco titoli.

7 Shakespeares a me è piaciuto da subito, ma come dicevo Sakuishi è uno dei miei autori del cuore.

Letto l'ottavo numero questa mattina. Come non quotare ogni singola tua parola?
Mi è piaciuto, lo consiglierei, lo trovo un prodotto molto interessante e avvincente; ha un leggero calo attorno al settimo volume ma, forse, si nota più leggendolo mese per mese che in un colpo solo.
Finale toccante e, personalmente, molto apprezzate le numerose pagine senza quasi dialoghi, con solo gli scarni disegni a farla da padrona.

Bene, su Erased siamo d'accordo.

Nel frattempo ho letto anche gli ultimi numeri usciti di Vinland Saga e Fratelli nello spazio, trovandoli entrambi pregevoli. Due dei migliori manga attualmente in corso di pubblicazione, a mio modo di vedere. Peccato che la periodicità ultradilatata ce li consegni in dosi omeopatiche.

Qualche aggiornamento sulle letture

Kirihito - recuperato grazie alla provvidenziale biblioteca, l'ho trovato un fumetto veramente ben fatto ed estremamente coinvolgente: ritmo serrato, soluzioni grafiche ardite ma mai esagerate, grande conoscenza degli argomenti trattati. Una vicenda del genere oggi verrebbe trattata come minimo nel doppio delle pagine, eppure non si ha mai la sensazione che sia condensato in uno spazio troppo ristretto. Insomma, non c'è una virgola fuori posto (qualche accento nelle traduzioni sì, però )

Il libro dell'alba (La fenice 1-2) - per questo fumetto non ho parole. Ha una potenza dirompente che molto raramente ho trovato nelle mie letture. È un capolavoro.

Quando si leggono certe opere di Tezuka, si capisce perché viene chiamato "il dio dei manga".

Rough - finalmente leggo qualcosa di Adachi! So che rimatt sarà ben felice di questo mio passo avanti
Cercavo qualcosa da leggere sul telefono nelle pause di studio, quindi un fumetto col tratto molto lineare e i balloon grossi. E mi sono ricordato dell'esistenza di Adachi! Cerca che ti ricerca, c'è questo manga "sul nuoto" e io, da nuotatore, non me lo sono fatto perdere.
Sto leggendo la prima edizione italiana sottiletta e sono circa a 1/3; insomma, è moooolto carino come fumetto, slice of life, vita liceale, capitoli spesso autoconclusivi, questa storia un po' d'amore e un po' d'amicizia. È un'ottima lettura leggera.
Questa la famosa tavola sempre citata da rimatt con la Cuccarini :


Magari, rimatt caro, se hai voglia di farmi un brevissimo vademecum delle opere di Adachi, quelle da leggere assolutamente, quelle da lasciare in secondo piano, un po' un commento generale. Io in futuro ne farò tesoro di sicuro

(PS: ho recuperato i primi tre volumi di Teiichi High School della GOEN, devo mettermi in pari con la lettura!)

Domani, o comunque appena troverò un po' di tempo, ti farò una sintetica rassegna delle opere del grande Adachi, autore per cui stravedo. Credo di possedere tutto quel che è stato pubblicato in Italia, e di aver letto tutto quello su cui ha messo mano (all'inizio si limitava a disegnare, ma si tratta di lavori perlopiù trascurabili; il salto di qualità è avvenuto quando s'è messo anche a sceneggiare). Ti anticipo che, fermo restando che come tutti gli autori ha i suoi alti e bassi, le sue cose che non mi hanno convinto sono pochissime.

Rieccomi a parlare di Adachi.

Premessa: come diversi grandi autori, Adachi scrive sempre la stessa storia, seppure con qualche inevitabile variazione. Il suo campo è da sempre quello della commedia/slice of life, spesso arricchita da un'ambientazione sportiva (Touch, Rough, Cross Game...) e talvolta condita da ambientazioni poco canoniche (Arcobaleno di spezie) o da inserti soprannaturali (Misora per sempre). Detto questo, è un autore così fresco, ironico e leggero (senza peraltro essere sciocco o banale) che personalmente non ne ho mai abbastanza. Pregevole anche il modo in cui affronta gli immancabili aspetti romantici delle sue storie: i suoi protagonisti sono seri, misurati, mai sopra le righe, lontanissimi dalle isterie e dagli incontrollabili sbalzi d'umore che contraddistinguono i personaggi della stragrande maggioranza degli shonen sentimentali (Kouji Seo, ti fischiano le orecchie? ). Ecco una breve rassegna dei suoi lavori da autore completo, ognuno accompagnato da un voto in decimi.

Nine: 7,5. In nuce c'è già tutto Adachi. Opera fresca e frizzante ambientata nel mondo del baseball che serve al mangaka per iniziare a mettere a fuoco tematiche e caratteri dei suoi più maturi lavori successivi. Imperfetto, ma si legge con grande piacere.

Hiatari Ryoko/Let the Sunshine In: 7,5. Commedia comica divertente e leggera un po' alla Maison Ikkoku (che anticipa di un annetto); opera minore ma parecchio piacevole, che strappa sorrisi e intrattiene efficacemente.

Miyuki: 7,5. Opera valida ma dall'andamento altalenante: a tratti ottima, a tratti sciocchina e dimenticabile. Verosimiglianza complessivamente sotto i tacchi, ma va dato merito ad Adachi di essere riuscito a rendere scorrevolissimo e godibile anche un manga che, a leggerne la trama, parrebbe valere molto poco.

Touch: 10. Il capolavoro. Si parla di baseball in una storia allo stesso tempo divertente, leggera, drammatica, triste, intensa, svagata: un'altalena di emozioni dalla quale non si vorrebbe mai scendere. Personaggi memorabili, una compattezza narrativa ammirevole, un equilibrio e una delicatezza encomiabili. Impossibile fare meglio di così.

Slow Step: 7. Intendiamoci, si legge d'un fiato e diverte un sacco. Ma è una commedia dalla trama talmente inverosimile che non si riesce mai, neanche per un momento, a prenderla sul serio. Un Adachi meritevole ma innegabilmente minore.

Rough: 9. Qualche eccesso melodrammatico lo penalizza, ma per il resto il fumetto è ai sublimi livelli di Touch. In più c'è un finale eccezionale, emozionante anche solo a ripensarci.

Niji Iro Togarashi/Arcobaleno di spezie: 8. Commedia in costume che all'inizio pare allontanarsi dai consueti territori adachiani, ma basta iniziare a leggere per rendersi conto che siamo sempre lì. Opera brillante, svagata, simpatica, che procede aerea fino a un finale molto intenso.

H2: 8. Di nuovo baseball, di nuovo partite infinite, di nuovo personaggi che rimangono nella memoria. Siamo dalle parti di Touch? Non proprio: l'opera è troppo lunga e non tutto funziona ugualmente bene; ma i migliori momenti valgono il miglior Adachi.

Misora per sempre: 8. Intrigante il (parziale) cambio di prospettiva: i protagonisti non sono più, come nelle altre opere, ragazzi in età da liceo, ma sono poco più che bambini. Manga fresco, bizzarro, insolito (perlomeno all'interno della produzione adachiana): notevole, anche se il finale è un po' brusco.

KATSU!: 9. Manga sul pugilato che è tra le cose migliori di Adachi. Merito soprattutto del cast di protagonisti, che riescono a brillare di un carisma unico e a farsi voler bene come pochi altri prima di loro. Che l'autore ami il pugilato emerge da ogni bellissima tavola di un'opera a parer mio fondamentale.

Cross Game: 9. Riletto di recente: al netto di un finale non del tutto convincente e dell'immancabile sensazione di deja vu che assale durante la lettura (è un altro manga sul baseball), Cross Game è probabilmente il miglior lavoro di Adachi. Al pari di Touch, diciamo. Alcuni momenti sono pura emozione.

Q&A: 5. Passo falso. E va be', ci sta. Manga nato male e finito peggio (conclusione bruschissima e tremenda, seppure intrisa di ironia), è una commedia mai del tutto convincente che sì, ha qualche bel momento, ma è decisamente il lavoro meno ispirato dell'autore. E poi il non-finale (dovuto alla sospensione prematura) l'affossa del tutto.

Mix: non la posso valutare perché ancora in svolgimento. Dico solo che si tratta di una sorta di sequel di Touch e che, fin qui (8 numeri italiani usciti, mi pare), è all'altezza del predecessore – ed è un giudizio lusinghiero, il migliore che gli potrei mai fare.

Ci sarebbero infine le raccolte di storie brevi. Sarò lapidario: meritano tutte la lettura. Voto: un 8 generale.

Keisuke Yamato , probabilmente il ragazzo piu´ bello mai disegnato da Mitsuru Adachi... E si´ che il Maestro e´ specializzato nel disegnare adoni seppur molti dei quali in fotocopia, hihihi...


https://www.animeclick.it/news/40217-mi ... personaggi

Quando ero adolescente e fu pubblicato ´ Rough´ sulle pagine della rivista ´ Starlight´ della Star Comics ( all´ epoca erano i Kappa Boys i responsabili del settore jappo della casa editrice perugina ) una delle mie fisime era, appunto, farmi ´ sbattere ´ da Keisuke ( altre mie fisime dell´ epoca, l´onnipresente Kyosuke Kasuga di KOR e il tenerone Yota Moteuchi di VGA)...

E ne converrete anche voi vedendo delle copertine ´ hot´ di Starlight-Rough di quel periodo (1995 ) tipo Starlight 32 ( Rough 2 ), Starlight 36 ( Rough 6) e Starlight 39 ( Rough 9)...

Per la cronaca esiste pure un film in live action su ´ Rough´

https://www.youtube.com/watch?v=H9PHh_PGh3c&gl=LU&hl=fr

Certo che avevi delle ben strane fisime...

Suvvia Rimatt dal momento che siamo pressoche´ coetanei e abbiamo (avuto all´inizio ) lo stesso background ´ mangoso / animoso ´ formativo ( leggi siamo cresciuti con gli stessi anime televisivi ) presumo che anche tu all´ epoca delle tempeste ormonali abbia avuto delle cotte per questo o quel character di un anime o di un cartoon...

Io mi infatuavo dei maschietti e tu delle femminucce...Ho ragione o non ho ragione ?

Tornando a ´ Rough´ ho notato che anni dopo la pubblicazione difficile su Starlight / Storie di Kappa e´ stata pubblicata una nuova versione , non so se deluxe o tankobon come la prima .Come anche per Orange Road che ha avuto due ristampe, la prima tankobon e la seconda deluxe ma questo e´ un altro discorso...


Chiedo a Rimatt ´leggenda vivente´ del mondo manga in Italia quale sia il valore aggiunto di questa nuova edizione ... Copertine ex novo ( Keisuke come mamma l´ ha quasi fatto ? ), tavole a colori di inizio storia consuetudine per moltissimi manga, redazionali completi ed esaustivi sulla genesi dell´ autore e dell´ opera in questione, carta migliore, nuovo lettering o cosa ?

Sì, in effetti hai ragione, da ragazzino io andavo pazzo per Sabrina/Madoka, sicuramente il personaggio femminile degli anime che più mi affascinava. Assieme, forse, a Minmay di Macross.

Addirittura "leggenda vivente"? Be', esageri, ma grazie! Comunque, la nuova versione di Rough riprende l'edizione "wideban" giapponese in sei volumi. Contenuti extra non ce ne sono, né pagine a colori, né redazionali: si tratta di un'ottima edizione "normale", stampata rispettando il senso originale di lettura (le tavole non sono cioè ribaltate come nella prima edizione Star) e completamente ritradotta con una maggior fedeltà all'originale giapponese. Tutto qui; ma non è poco.

Intendiamoci , Sabrina e´ il nome italianizzato di Madoka nell´anime ´ E´ quasi magia Johnny´ versione censurata ed edulcorata di ´Kimagure Orange Road´ di cui salverei solo la bellissima sigla della D´ Avena e LE VOCI di alcuni doppiatori non il doppiaggio ( Sabrina era Marcella Silvestri vista anche all´interno di Mai dire Gol e Tinetta aka Hikaru era doppiata da Marina Massironi diventata in seguito famosa con Aldo, Giovanni e Giacomo ,Johnny ( Kyosuke )era Davide Garbolino volto e voce famosissimi nella tv dei ragazzi Fininvest / Mediaset degli anni ´ 90) voci cambiate nel ridoppiaggio completo e fedele all´ originale diretto da Fabrizio Mazzotta ed edito in due+ memorial Box dalla Yamato Video ( serie televisiva+ OAV + film conclusivi )....

I Kappa Boys erano ( e sono ) notoriamente contro le censure e in particolare quelle del Biscione ma cio´ nonostante per ragioni legate alle vendite hanno dovuto mettere lo strillo in copertina ( perlomeno per i primi numeri )su Starlight ´ Dalla serie tv E´ quasi magia Johnny ´.. Operazione ripetuta per molti altri manga i cui anime sono passati dapprima sul Biscione ( vado a memoria con Captain Tsubasa, Georgie, Touch, Occhi di Gatto e se ve ne ricordate altri, fatevi avanti )....