Cravenroad7

Della qual cosa non dubitavo seppur non sapendolo concretamente... Bonelli stravedeva per Berardi e gliene ha lasciate vinte tante...

Che non sia un mostro di simpatia io l'ho sempre sospettato

Julia costa più di un Bonelli classico: le 32 pagine sono una concessione, ma fino ad un certo punto. Tex ha 16 pagine in più gratis et amore dei.
Lungi da me criticare Tex, che se le merita tutte.

Giuro che lo pagherei di più anche senza quelle 32 pagine.
Pagine che cerco di saltare con uno sforzo sovrumano (mi dà un fastidio pazzesco, è quasi quanto avere un buco nella collezione) ma che mi provocano un fastidio quasi identico a leggerle.
Se quelle pagine fossero dedicate all'indagine! ma perchè no?!?

32 pagine inutili che Berardi nemmeno è in grado di gestire, visto che ci infila sempre e solo il solito incubetto, la nonna sputasentenze, o emily che fa cazzate senza senso.

Comunque Berardi è di un'antipatia unica, concordo con chi lo ha definito il tipico radical-chic di sinistra...leggere qualche storia inedita non gli farebbe male, potrebbe ricavarne qualche idea nuova , visto che le sue storie sono diventate una palla clamorosa e sono sempre uguali.

Poi dite che il suo discorso è ineccepibile? Ma dai su, allora tutti gli scrittori del mondo non leggono nulla di inedito perchè glielo dice l'avvocato?

Berardi qui ha fatto proprio una figura di m...

Io la posta non la leggo da tantissimo tempo, non mi piace il tono saccente.
Quindi non so di cosa tratti questa degli "inediti"; presumo sia subissato dai lavori di scrittori dilettanti?

Che quelle 32 pagine non ti piacciano non vuol dire che non siano scritte benissimo, come al solito; Berardi ha tutto perfettamente sotto controllo, è evidente da ogni sua vignetta. Poi ciò non vuol dire che quel che scrive debba piacere a tutti, è chiaro; ma come ripeto spesso, non bisogna confondere ciò che non ci piace con ciò che è effettivamente brutto.

Per il resto, il discorso è eccome ineccepibile. Per fare giusto un esempio, un paio d'anni fa è partita una polemica infinita perché un utente di un altro forum ha accusato un autore di cui non faccio il nome di aver "rubato" per una sua storia un'idea che un suo fantomatico amico aveva inviato alla Bonelli. La questione è andata avanti per un po', non so se sono partite querele ma di sicuro ci si è arrivati molto ma molto vicini. Per essere certi di non incorrere in situazioni del genere, la cosa da fare è evitare di leggere altre sceneggiature, quindi Berardi in questo ha perfettamente ragione.

Senza contare che probabilmente gli autori sono subissati di materiale inviato loro da aspiranti sceneggiatori e romanzieri: tu cosa faresti, leggeresti tutto? E se ti arrivassero 8/10 romanzi a settimana? Selezioneresti, e in base a quale criterio?

Puntualizzo che anche secondo me Berardi è un grande autore. Proprio per questo penso che potrebbe gestire meglio una trama senza ricorrere ai soliti riempitivi (che sono più o meno sempre uguali e finiscono per l'annoiare, spesso tempi morti nel racconto, quindi in questi casi non mi pare sia tutto così ben calibrato) e che, è un'idea che ho da tempo, con meno pagine ne guadagnerebbe.

E' chiaro che tutti gli autori siano subissati di romanzi, soggetti, sceneggiature; come del resto i produttori lo saranno di canzoni, testi, musiche. Forse trovano modi carini per segnalare il fatto che non le leggano tutte, oppure le cestinano senza nemmeno dirlo.
Discorso 32 pagine: io trovo che non siano nemmeno ben scritte, se lo fossero non sarebbero così unanimemente indigeste, per non dire invise, e avrebbero peraltro, un oggetto meno ripetitivo e stucchevole.
Il sogno è una baggianata, i siparietti fastidiosi, Emily tratteggiata come una zulù analfabeta e petulante, la nonna una scassamaroni impicciona... siamo tutti d'accordo!

Con "ben scritte" intendo tecnicamente impeccabili e ritmate, non divertenti... è il solito discorso che facciamo sempre. Che poi "invise" a tutti non lo direi, qui non le gradiscono in molti ma conosco più di una persona che le legge volentieri (giuro!). Poi bisogna anche dire che raramente le pagine di battibecchi et similia sono 32: possono essere 5, 10, magari 20; quel che è certo è che Berardi ha ampiamente dimostrato che le 100 pagine canoniche gli vanno strette, e si gioca quel bonus di 32 pagine nella maniera che più gli aggrada.

Io spezzo una lancia a favore di Berardi. Mai annoiato su Ken Parker, mai annoiato su Julia. E nache Oklahoma, a dirla tutta.
L'esilità di alcune trame viene ampiamente controbilanciata dalla capacità di scrittura.

Dopo aver seguito per anni i commenti di Bertuccia, Alexandr e IL commento di Rimatt (ovvero che Julia e Berardi sono strepitosi, ripetuto ad nauseam ) ho acquistato il numero di questo mese. Un commento al più presto

Non è un albo tipico, ma potrebbe piacerti per il carattere più avventuroso (lo dico vista la comune riscoperta indole zagoriana ).
Il prossimo lo salterò a prescindere, pure se qui venisse incensato.

Sono anche un grande appassionato di giallo e noir e intendevo vedere come questi generi sono gestiti su Julia dopo decenni che non seguo la serie... Ma se mi dici che questo è più avventuroso mi sa che a me il prossimo tocchera comprarlo (gara su auto elettriche di equipaggi solo femminili? Julia in equipaggio con Nonna Jillian? Non so nemmeno Nonna Jillian chi sia, ma le premesse mi sembrano abbastanza bizzarre da rendermi la storia simpatica a prescindere, vedi Zagor Zenith 666, indifendibile ed indifeso se non da questo (inde)fesso!)

L'avevo moderatamente difeso anch'io, per il suo carattere ludico di omaggio, il celebrativo mignacchesco.
Ma sarebbe meglio a) che recuperassi un numero a caso con Myrna (c'è sempre nel titolo) b) che continuassi ad ignorare nonna Lillian (Jillian effettivamente non la conosco, magari è un'altra parente più simpatica ) e pure la petulante macchinetta Seven