Cravenroad7

È tornato! È un puro! È troppo giovane per guidare l'automobile!
Siamo davvero sicuri di conoscere tutto del nostro amato indagatore? Ad esempio, dov'è andato a scuola?
La risposta in un albo che cancella l'old davanti al boy. Quello che tutti aspettavano! Un'altra avventura del Dylan adolescente!

La Setta dei Poemi Spinti

L'albo si apre con Dylan Dog che riceve una lettera da una persona che non sentiva da tanto tempo: è il suo vecchio professore Sean Deating! Nel primo di tanti flashback, la mente corre a quell'ultimo dolceamaro anno di liceo. Lo rivede come se fosse ieri, in piedi sulla cattedra a dispensare lezioni di inglese, sì, ma soprattutto di etica, di compassione e moralità. Lezioni di vita.
«So che non te ne ho minimamente mai parlato prima, Groucho...» spiega Dylan. «Ma il Professor Deating era ed è il mio mito. È solo grazie a lui che sono diventato la persona che sono oggi.»
L'occorrenza della lettera però non è felice. Paul Wicken è morto, e Dylan deve sbrigarsi se vuole dargli l'ultimo saluto.

Quando arriva a casa del defunto, e lo vede nella bara vegliato dal suo vecchio professore, l'emozione è troppo forte, e il flashback sgorga spontaneo.
Dylan e Paul, due compagni inseparabili. A scuola sono considerati disadattati, forse pericolosi. I più smaliziati si limitano a salutarli, ma non hanno veri amici all'infuori l'uno dell'altro. L'unico che sembra capirli è l'illuminato Professor Deating, che appoggia il loro desiderio di ribellarsi all'establishment e alle convenzioni costituite. Gli fornisce dei libri "proibiti", e li esorta a scrivere come atto liberatorio.
In suo onore, i due fondano la Setta dei Poemi Spinti. In pratica scrivono poesie di taglio erotico/pecoreccio, quale schiaffo al perbenismo tipicamente britannico. Ovviamente però qui siamo su un Bonelli, e quindi gli esempi proposti saranno edulcorati. Vediamone uno:

Ti piace quel tipo
Dannato gorilla
Però sono certo
A letto non brilla.
Se cerchi di meglio
Una cosa ti dico
Guardami! Fuck!
Perché solo amico?

Torniamo brevemente al presente. Deating tira fuori dall'impermeabile un clarinetto e inizia a suonare il finale di "1812 Overture" di Čajkovskij. «Sempre con il clarinetto, Professore... E io volevo essere proprio come lei...»

Flashback! Ma un giorno le cose cambiarono. Dylan comincia a provare simpatia per Cindy Muffin, una delle ragazze più popolari della scuola. E la cosa più incredibile è che lei sembra ricambiare! Entrambi tengono all'inizio la cosa segreta per non soccombere alla peer pressure (Paul per Dylan e tutto il resto della scuola per Cindy), ma il futuro indagatore è sempre più svagato, non si presenta alle riunioni dei Poemi Spinti, e una volta ci porta perfino Cindy.
Paul non ne è affatto felice. «Non sei più lo stesso...»

Presente. È arrivato il momento di chiudere la bara. Dylan commenta che quando toccherà a lui spera di essere già morto, altrimenti morirebbe di claustrofobia. Deating gli chiede se gli è venuta quella volta che un branco di bulli lo ha lasciato chiuso una notte intera in un armadietto, e Dylan annuisce.

FLASHBAAACK! È arrivato il momento in cui, come sempre, tutti i nodi dell'intera scuola vengono al pettine: il ballo di fine anno!
Dylan dice a Cindy che è il momento migliore per venire allo scoperto, e lei si mostra in parte d'accordo, ma a condizione di lasciarle carta bianca, perché allo stato attuale lui è impresentabile. Chiede aiuto a un paio di amiche, e con loro lo rimettono a nuovo. Nike Squalo, pantaloni militari e giubbotto della tuta Adidas (oh, se Dylan ha 34/35 anni adesso vuol dire che ne aveva 18 nel 2000). Capelli lisci a caschetto con la riga in mezzo, e soprattutto via quei brutti occhiali da nerd.
In una scena molto iconica, Dylan scende le scale con il suo nuovo look. Scopriamo che in realtà è un gran fico, e gli sguardi ammirati delle amiche di Cindy lo confermano.
Al prom è un trionfo. La folla si apre per farli passare, e tutti gli occhi sono solo per loro. In un plebiscito generale vengono eletti re e reginetta del ballo. Danzano e si baciano al centro della pista, mentre il capitano della squadra di calcio e la sua fidanzata bionda e smorfiosa abbandonano la festa infuriati.
È un momento magico per Dylan, ma non per Paul. Senza una ragazza, siede per terra con aria triste in un angolo della sala. Dylan raggiunge il suo amico prediletto e gli regala un ballo con Cindy, la ragazza più invidiata della scuola. Lei è un po' restia, ma accetta.
L'orchestra attacca Livin' la Vida Loca di Ricky Martin, e i due si lanciano in un ballo sfrenato. Paul è un vero e proprio fenomeno, e Cindy è il pennello perfetto per disegnare delle coreografie mai viste, sempre più spettacolari e ardite. Tutti li guardano stupefatti, in un crescendo quasi tribale. Chiudono con un casqué mozzafiato, e Paul bacia Cindy sulle labbra.
Lei non si ritrae, anzi, lo cinge con il braccio, come ipnotizzata. Poi si riprende, scoppia a piangere e scappa via, dicendo a Dylan che non vuole rivederlo mai più.
Questi salta al collo di Paul, infuriato. «Sei un infame! Hai stregato volontariamente Cindy con la tue incredibili mosse di danza! Sei un traditore! Un Giuda ballerino!»
Poi improvvisamente si calma.
«Basta così, ho capito tutto. In questi ultimi tempi ero cambiato, e stavo rinunciando alla tua splendida, unica amicizia. Hai voluto darmi la più grande lezione di tutte: la popolarità è una puttana!»
«Non hai capito proprio niente!» sibila Paul. «Io ti odio, e sono anni che volevo darti una lezione. Ricordi, Dylan? Erano passati solo pochi giorni dall'inizio della scuola. Un gruppo di bulli mi aveva ricoperto di pece e di piume, e appeso a testa in giù in biblioteca. Fosti tu a trovarmi. Aiutami, imploravo. Mi chiamo Paul Wicken, tirami giù, non ce la faccio più! E lo sai tu cosa mi hai risposto? Molto piacere, Pollo Chicken! Io sono Dylan, ti presento Bister Beer!»
«Va bene, ti perdono lo stesso» chiosa un Dylan sensibilmente infastidito.

Presente. Paul ormai è morto, e sotto due metri di terra.
Dylan e Deating discutono dell'amicizia e del tempo che passa. Il professore fa un emozionante discorso sull'importanza di rimanere fedeli a se stessi in un mondo dove tutto è destinato a cambiare.
Dylan ha le lacrime agli occhi. «Non proprio tutto, mio capitano! Che piacere che mi ha fatto rivederla!»
Nelle ultime vignette dell'albo, vediamo Deating camminare con passo spedito, ed entrare in una scuola: la Ghost Enterprise High School.
Davanti a una classe di studenti dallo sguardo gelido, sale in piedi sulla cattedra.
«Che Albione Prevalga!»

...

Non so se ridere d'istinto, e preoccuparmi per riflesso.
Complimenti per la stesura, ma non vorrei che qualche autore la legga e ne tragga spunto per spiegonare in retrospettiva l'attesissima origine del "Dancing Judas"...anche se temo (conoscendoli) che quando la sputtaneranno sarà a questi livelli, come inventiva.
Di poemetti pecorecci sul clarinetto, poi, sai quanti ne potrebbero uscire .

Spero che nell'edizione variant da cofanetto-extra-deluxe-fateschifoaspenderivostri$così con sovraccopertina termica che si riscalda al sole senza dar fuoco alla paglia, s'includerà anche un cameo bonus di Larry Shelter - quello del Signore del Silenzio, sempre compagno del liceo di Dylan - quando al ballo spaccò la testa al professore perché gli aveva negato di mettere il gin nel succo di frutta.
La marca era ovviamente Ghoston Gin

ALOHA DYLAN COLLEGE & COLLAGE

Capolavoro.

Mi inchino al genio. Questo topic è una perla


SONO MORTO DAL RIDERE

Papercop dacci qualcosa anche sul maggiolino

Beh, del maggiolino già sappiamo, lo ebbe in pagamento nel numero 200.

Poi chiaro, se passa davvero la linea del "liberi tutti, infiniti Dylan Dog" scatta subito la storia su quando Dylan e Groucho correvano nelle Wacky Races.

(Nel frattempo già risposto...)

Se non mi sbaglio nel #200 spiegano già le origini del Maggiolone-premio.
Si può abbozzare un trauma da scuola guida...oppure quello su quando andava in bici pascolando per i campi di Crossgate nelle sere d'estate, ed un pipistrello gli si appiccicò ai capelli facendolo schiantare contro un muretto, causando la nota fobia...oltre al ciuffo instabile

ALOHA VOLKSWAGONATE DI RETROSCENA PER IL POPOLO

Grandissimo Papercop


Quando Recchioni molla ti voglio come nuovo curatore!

Adesso voglio la versione su Daryl Zed e il suo "Giosafatte Salterino!"

Di quando lo ebbe nel 200 me lo ricordo Volevo una storia sul maggiolino (tipo Christine la macchina infernale) in cui diventa tutto matto, anticipando magari così la storia sulla vettura di cui avevo letto - se non ricordo male (il che è possibile) - tempo fa tra le anticipazioni, forse a opera di - sempre se non ricordo male - Simeoni. Ecco potendo scegliere la preferirei su soggetto di Papercop

92 minuti di applausi

Della storia futura sul maggiolino non sapevo nulla, e forse avrei preferito non saperlo. In ogni caso mi si chiede di lavorare a soggetto, e quindi


The Slow and the Furious

Dylan si sta recando all'appuntamento con la sua nuova fiamma, Alison. Purtroppo il maggiolino lo pianta in asso per l'ennesima volta, e lo costringe a un ritardo clamoroso. Lei, esasperata, lo lascia.
È la goccia che fa traboccare il vaso. In un monologo molto sentito e spumeggiantemente metafumettistico, Dylan dichiara che lui non è più quello di un tempo, e che quindi è giunta l'ora di avere un'automobile più adeguata alle sue attuali esigenze.
Sfogliando un po' di riviste scopre un'occasione vantaggiosissima della casa automobilistica Ghost: si prendono la sua vecchia vettura da rottamare, e per una cifra tutto sommato esigua gli consegnano la Ghost X Turbo 140 cavalli.
Come molti prodotti di casa Ghost, quest'auto è dotata di una personalità femminile suadente e ciarliera, di nome Emma.
Emma prova in tutti i modi a guadagnare l'amicizia di Dylan (ad esempio spruzzando col tergicristalli i lavavetri ai semafori o strombazzando quando passa una bella ragazza), ma nonostante tutto (o forse proprio per questo) non ottiene risultati. D'altro canto Groucho ne è perdutamente innamorato, e passa tutto il suo tempo a insaponarla e lavarla, vestito solo di un paio di succinti pantaloncini.

Nel frattempo a Londra tira una brutta aria. Gli incidenti stradali hanno avuto un'impennata pazzesca, e i superstiti parlano di auto, moto e camion fuori controllo. Sembra quasi agiscano secondo la propria volontà. La polizia brancola nel buio.
Dylan si illumina. «È la rivolta delle macchine®!» esclama. «Nessun problema, so io cosa bisogna fare, ho già affrontato un problema del genere...» e si blocca prima di dire "ventidue anni fa".
Già, quando è stato? 22 anni fa no di certo, visto che a quell'età lui aveva 11/12 anni, e l'unica vera avventura (lo scopriamo con un lungo flashback) l'aveva vissuta quando i suoi genitori adottivi lo avevano dimenticato a casa durante le vacanze di Natale, e lui aveva dovuto respingere con mille trucchi e l'aiuto di Nalyd l'assalto di due ladri pasticcioni.
Irrompe quindi a Scotland Yard gridando: «TUTTO A POSTO, HO LA SOLUZIONE! DOBBIAMO CERCARE UN CANE COI POTERI PSICHICI!»
Ovviamente Carpenter lo fa sbattere fuori a calci, ma come sappiamo ormai si sta affezionando a lui, e quindi ordina una retata al canile municipale.
Dylan decide di fare per conto proprio, e rifila un discorso motivazionale a tre bastardini randagi, due gatti, uno scoiattolo e una tortora, ma senza ottenere risultati. L'ultimo tentativo lo fa con un bruco trovato su una staccionata, poiché sospetta che sia un discendente di quello che ha ucciso da bambino, che adesso si sta vendicando. Ancora nulla.

Per fortuna ci pensa Rania, che nota come segnando su una mappa tutti i luoghi degli incidenti si riesca a ricavarne un preciso epicentro. Trova Dylan al parco mentre - chinato a terra - parla a un formicaio, e si fa dare un passaggio fino al punto X, dove trovano uno sfasciacarrozze.
Quello che i lettori avevano già probabilmente intuito trova conferma: al centro di un ambiente malsano e inquietante si trova proprio lui, DYD666, che emana un'aura sinistra. Appare un personaggio informato dei fatti, diciamo Hamlin, che ci spiega cosa sta accadendo: il metallo con cui è stato costruito il maggiolino è quello che si trovava sul galeone del padre di Dylan (catene, armi etc.), e ne ha conservato l'impronta psichica. Quel veicolo può appartenere solamente a Dylan o a un suo erede.
Il maggiolino si accende all'improvviso. Rania punta la pistola, ma l'auto parte di scatto, investendola e fuggendo via.
Rania è solo un po' ammaccata, e prega Dylan di inseguire l'auto fuggitiva, e di fare quello che è necessario. L'old boy così sale sulla sua Ghost e si lancia all'inseguimento, che termina solo davanti a uno strapiombo, col maggiolino impossibilitato a proseguire.

Davanti a un Dylan incredulo, le due auto si sfidano a duello, in una sorta di Destruction Derby mortale.
«Tu non sei adatta a servire Dylan!» esclama Emma. «Sei un rottame di un'era passata! Lo faresti solo soffrire!»
«Ma il mio amore è proprio nella sofferenza che infliggo!» replica DYD666, evidentemente in linea con una sua vecchia conoscenza. «Ogni motore che si rompe, ogni bestemmia che ne scaturisce, serve a forgiare un Uomo. Uomini che vivranno la vita senza bisogno di un carro attrezzi!»
La Ghost è più nuova e più robusta, e l'esito dello scontro sembra segnato. Il maggiolino è sull'orlo del burrone e non riesce più a muoversi.
La sua avversaria è pronta al colpo di grazia. «Addio!» E si lancia a tutta velocità per buttarla di sotto.
Ma proprio lì, il colpo a sorpresa. Il maggiolino scaglia il triangolo contro la Ghost, colpendola a una gomma. Il suddetto triangolo è vecchio, arrugginito e tagliente come uno shuriken: la gomma esplode, la Ghost si ribalta e finisce nel burrone con un grido disperato.

Epilogo. Dylan chiama l'ACI inglese e fa ritorno a casa, deciso a tenere con sé l'unica vera vettura che lo rappresenta.
Groucho è furibondo (occhiali da vista opachi) e non apre bocca. Nel finale dell'albo lo vediamo nell'ufficio di John Ghost con un misterioso pacchetto in mano.
«Non pensavo che saremmo mai arrivati a questo...»
Cosa ci riserva il futuro?

Grazie Papercop
Ottimo soggetto, divertente come sempre.

Esilarante anche questa
Ed anche questa con preoccupanti risvolti attuali...
Basti pensare al meta-paradosso da paracontinuity nell'aver trovato 22 anni fa il cane che mandava in tilt le macchine "in rivolta" e adesso chiedersi a quale epoca della propria vita corrispondesse quell'indagine, se prima o dopo l'uscita della Duna Weekend.

ALOHA USATO GARANTITO, PER PERSONAGGI IN PERMUTA...
...PER-MUTARE COSA POI? A RATE?