<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br />Ne approfitto per andare leggermente OT e rivolgere una domanda ai "nostri" disegnatori...
il Casertano odierno vi piace meno di quello di allora? A me continua a piacere moltissimo: per come la vedo io, dopo aver raggiunto vette impensabili con "La casa degli uomini perduti", e aver capito che più di così non si poteva salire, il buon (anzi, l'OTTIMO) Gianpiero ha deciso di reinventarsi, e di ricreare il suo stile. Francamente, non so se ci sia riuscito o meno, e mi è parso a volte indeciso sulla strada da intraprendere. Ciò nonostante, IMO Casertano rimane un grandissimo, un vero Artista, un punto di riferimento imprescindibile per ogni fan di Dylan!
Ciao
Teo
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Quoto quello che dice cestaro, gli ultimi suoi MM e i primi DD sono spettacolari, importantissimi.
Anch'io ho notato, in seguito, una sorta di "indecisione" (il cui culmine è raggiunto forse con l'episodio "I Demoni", dove Giampo a metà storia cambia stile), ma l'ho interpretato più che altro come voglia di mettersi in discussione.
C'è da dire che Casertano, allievo del altrettantno grande Cimpelin, ha iniziato a lavorare per la Bonelli giovanissimo, poco più che ventenne, e quindi capisco certi suoi slanci verso territori poco battuti che sono avvenuti in seguito, li considero anche una fuga dalla routine di fare lo stesso tipo di storie praticamente per vent'anni.
Voglio dire, altri disegnatori raggiungono il culmine che ha raggiunto Casertano molto più tardi, e quindi possono anche assestarsi su posizioni raggiunte, un po' per pigrizia e un po' per comodità, ma se fai dei capolavori come Attraverso lo specchio a ventisei, ventisette anni devi per forza ricercarti altre strade, altrimenti la cosa inizia a logorarti.
Io sono affascinato soprattutto da quel suo culmine di cui parla anche Raul.
Ma non soltanto il suo.
Se guardate bene, i primi disegnatori di DyD sono maturati tutti quanti nell'arco di una manciata di albi, è stato proprio il PERIODO propizio. Pensateci, un fuoriclasse come Sclavi al top della forma come sceneggiatore, una libertà creativa mai vista fino a quel momento in albi "popolari" e il successo delle vendite. Un'alchimia difficilissima da ricreare.
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