la morte non bastajenkins senza parole... in effetti è di gran lunga la migliore storia di DI GREGORIO, certamente influiscono molto i bellissimi disegni dei fratelli CESTARO
io ho visto similitudini con venturi, carnevale e casertano per via della "morte" ...ammazza però che addominali gli hanno disegnato a dylan
scene come quelle della licenziata spappolata o del padre che scervella il figlio a colpi di urna sono un "richiamo della foresta" per i lettori dello zoccolo duro dylaniato
una catena di sant'antonio di uccisori zombi, operazione nostalgia simile a quella di "i sonnambuli" con spruzzatina di attualità (il jobs act) forse voluta da recchioni? ma, al dire il vero, già in "il persecutore" di gregorio aveva portato dylan dog al tempo della crisi... altra storia che non mi è dispiaciuta di questo autore (ma son poche), anche per il coinvolgimento del protagonista, al di là della retorica luogocomunista che comunque c'è sempre, anzi, in questo caso costituisce il motore di tutta la vicenda
grande copertina
voto 8