Finché sono dati non ufficiali rimangono solo voci di corridojo
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Un corridojo pieno di spifferi nel caso, e spesso aperto al pubblico, comunque, tipo porticato o loggiato con relativo passeggio. A parte le projezioni Istat e le maratone di Mentana, pare che nell'ambiente si dica che Dylan Dog inedito rasenti le 100.000 copie, che vuol dire 20.000 in meno rispetto al congedo di Gualdoni, come media. Niente tragedie da sbaraccamento, ma neanche idilli da San Daniele agli occhi. C'è chi drammatizza dicendo che sotto i 90.000 è un fallimento, chi tampona dicendo che si sono almeno contenute perdite peggiori.
A me pare che questa sia l'annata migliore a livello di qualità storie da quasi una decina d'anni a questa parte, dopo molti sforzi della redazione e di tutti gli autori attualmente impegnati. Tanto di cappello.
Ma questo non necessariamente corrisponde ad un bilancio delle vendite in positivo/rialzo o una nuova auge del personaggio tale da placare l'emorragia di disinteresse (quasi) inevitabile rispetto ad una colonna generazionale degli anni '90, difficile da rinverdire in questi tempi duri per il mondo delle nuvolette... dove i giovincelli hanno millemila altri passatempi ed è difficile affezionarli solidamente a nuove epopee fumettistiche. Rimane lo zoccolo duro, e questo ajuta a contenere possibili bilanci in perdita acquistando al di là delle serie regolare tutte le altre iniziative collaterali, che sembrano trovar proliferanza in modo programmatico.
ALOHA SE METTETE UN DYLAN SOTTO L'ALBERO PER IL VOSTRO NIPOTINO