Decisamente positivo come color fest.
Bella la prima storia, nella sua semplicità (e un po' stupidità, a tratti) è comunque estremamente godibile e lascia un sorriso.
La seconda bah, a mio avviso un mezzo passo falso. Okay, è la più in linea col tema del color fest (forse l'unica in linea) ma è oltremodo carica di moralismo e tematiche sociali che, per ristrettezza di spazio e a fronte di dialoghi comunque fitti e densi, non possono essere trattate esaustivamente. Alla fine vengono presentati gli sbirri brutti e cattivi (e c'è anche un leone armato
), cosa che, per l'amor del cielo, può anche andare bene visto il contesto e il rimando a mio avviso abbastanza preciso a fatti di oramai 15 anni fa, ma quello che pensa Dylan Dog (ossia l'autore) dov'è scritto? Non basta mettergli una faccia indignata e due manganellate addosso per farlo sedere dalla parte della ragione.
Anche i disegni non mi hanno entusiasmato.
La terza è autoriale (BENE) e mette in scena un Dylan sicuro di sé e un po' gradasso, come il Dylan delle origini (BELLO), ha delle atmosfere molto nelle corde del personaggio, ha la sua dose di horror, ha la sua dose di confusione, ha un bel finale che non è chiaro ma CI PIACE (perlomeno a me). Bravo Pellizzon.
Mi sono ribaltato quando la ragazza in classe chiede "potrei usare la toilette?" anziché un ormai canonico "posso andare in bagno?". E nessuno mi venga a dire che è perché sono in collegio
Secondo me il font stona un po', sarebbe meglio qualcosa di meno lineare, a mio avviso. Magari scritto dallo stesso autore (penso soprattutto alla storia di Pellizzon, ma ripenso anche al color fest dove appariva Aka-b e non ricordo chi altri).
Voto complessivo 7.5