Mah, io non mi sento adeguato per parlare di queste cose - forse dovrebbe farlo qualcuno che la conosce personalmente o uno psicologo - ma il fatto di sentirsi fuori luogo davanti a sincere attenzioni, gentilezze e
careful smiles altrui, penso sia una cosa che capita a tutti. Certo, portarsela dietro per tanto tempo questa sensazione, man mano che si acquisiscono legami & visibilità/credibilità è un po' spiazzante...come a screditare quanto da se stessi fatto, come qualcosa di accidentale ed episodico in una favoletta imbastita da altri, e da cui non ci si vuole risvegliare per conto proprio... ma questo è un altro discorso
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Diciamo che il merito acquisito, nei legami para-professionali, non è una categoria sempre quantificabile né imprescindibile per legittimità. Figuriamoci in quelli più intimi...
Poi ognuno è fatto come si ritrova, e le parole di Paola si riferiscono magari a chissà quante cose sue, e per fortun sa anche scherzarci sopra con tono trucido. Spero solo sappia condividere certe cose anche verso chi non necessariamente va "stimato" in quanto mostrosacro di un qualsiasi settore artistico-professionale, ma pure col panettiere sotto casa quando ti sorride sinceramente senza aggiungerti una michetta in più sotto il naso per arrotondare sul prezzo
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Per il resto speriamo che questa cosa della "felicità non meritata" non debordi su qualche episodio di Dylan, perché sinceramente lì sarebbe un ennesimo piagnisteo che eviterei... per quanto se ne sia avvertita l'antifona già in qualche storia recente
NON DEDICATE TROPPO TEMPO AI MIEI ALOHA