Cravenroad7

Interessante, anche per il diverso formato. Curioso di saperne presto di più.

La copertina postata da Julius è realizzata bene, ma un Dylan così.. così.. nun se po' vedè.

Fa il bassiere, canta Sinatra e pippa cioccolato...
Carina, ma "omaggio" un po' scontato.

Grande curiosità, ovviamente anche sul formato, sul numero di pagine, ecc. E soprattutto per Sclavi
Essendo mensile rischia di far seria concorrenza alla serie regolare.
Chissà se avrà un numero prefissato di uscite oppure no.



L'orrore ha un volto...
Già dalla Baraldi dopo la precedente storia lunga m'aspetto poco (al contrario di altri esordienti dylaniati che, anche quando non mi hanno convinto, come Ratigher, qualche speranza me l'hanno data), poi vedere un Dylan ragazzino così in una storia così...

Io non sono tanto per le mezze vie .
Se porti uno come Cavenago sulla regolare lo devi lasciare libero di esprimersi nel suo tratto più congeniale, in senso artistico. Che è estremamente pittorico (v. Maxi, quasi tutti da incorniciare, ma io ho un debole sfrontato per quello di Febbrajo con Dylan acquatico, sotto lo stagno). Se vuoi adattarlo al mainstream, finisce per essere un didascalico manovale come altri, pur rimanendone indiscusso il talento. Capisco che certe volte le avanguardie grafiche e ultra-personalistiche possano "atterrire" l'occhio del lettore medio, appisolito da decenni di Stano svogliato, ma fermarsi a metà strada per me vuol dire mozzarsi il piede prima di metterlo nella scarpa nuova.

E infatti la copertina del #363, pur ben realizzata, non è all'altezza dei precedenti Maxi...soggetto compreso - a livello di ideazione, ma forse in questo c'entra anche la Barbato. Qui dovrebbe esserci un campionario delle bozze o delle alternative che magari ristamperanno in extra da variant: http://www.sergiobonelli.it/news/2016/10/28/gallery/il-nuovo-copertinista-dylaniato-1000092/

Per il resto, visto che siamo nel periodo, any news da Lucca Un giorno organizzeremo una rimpatriata tutti lì, e offrirà da bere a tutti...per imprinting da alcoolismo, rispetto al personaggio

CHEERS & ALOHA

La Baraldi-Mari si chiama "Gli anni selvaggi".

Sulla cover: beh, bella è bella e c'è poco da dire. La ragazza fa buon sangue (:D). L'ovvio "però" è che quel Dylan...mmm, non so, voglia di prenderlo a schiaffi!! (cmq ho la quasi certezza che all'interno ci sarà il solito old boy, nessun vero trauma insomma).

...proprio antipatico però quel Dylan sbruffoncello emo-punk eh...

PS: news sulla serie "I racconti di domani" (dalla pag FB di Rrobe): se riescono esce per Lucca 2017. Marcheselli ha scritto un soggetto. Primi albi sceneggiati da Sclavi. Alè.

In pratica un anno. Nel gioco dell'immaginazione me li vedo come le uscite per la Gazzetta, stesso formato, magari stesse pagine, più o meno stesso prezzo. Invece magari avranno le canoniche pagine di un Dylan Dog regolare, però me li immagino più brevi, sarà perché chiamati racconti.

Sui Racconti di Domani mi esprimerò dopodomanilaltrancora finché non avrò le competenze in merito.
Per adesso trapelano notizie a sgoccioli e non mi sgocciolo nell'attesa. Quando sarà sarà...

ALOHA CON APLOMB

Bello che la nuova serie contenga la parola "Domani" nel titolo. Qualcuno una volta disse: "il futuro non é piú quello di una volta". La letteratura d'anticipazione, una volta rigogliosa, mal si sposa con lo spirito del nostro tempo. E mi piace pensare che Sclavi, nel varare questo titolo, si senta ancora interessato a comunicare coi suoi lettori, fare progetti, rimettersi in gioco, pensare al domani, anziché vivere di (gloriosi) ricordi. Attendo ulteriori novitá con trepidazione!

In realtà mi pare che i romanzi fantascientifici/anticipatori siano un'infinità, nei paesi anglosassoni ne escono a dozzine ogni mese. Perfino in Italia sta uscendo qualche titolo degno di nota (Manzini, Ammaniti, Arpaia...).

Per non parlare di Black Mirror.

Veramente, no.
Gigi nasce come autore al tratto e da bianco e nero.
Passa al colore, non suo, su Orfani.
Su Orfani gli vengono chieste alcune tavole pittoriche, sue.
Gli vengono così bene che gli affido le cover dell'Old Boy con la piena libertà del mondo.
E Mater Dolorosa, da fare tutto pittorico. Gigi all'inizio neanche sa se sa fare un fumetto tutto pittorico.
Poi gli viene bene. Ma lo stile pittorico gli appartiene come gli appartiene quello al tratto. Anzi, lo stile al tratto è "il suo", e quello pittorico è "l'effetto speciale".

Quanto alle nuove copertine:
Tiziano è un amante della pop art e vuole che Dylan sia pop.
Non ama lo stile pittorico perché lo trova vecchio.
Abbiamo chiesto a Gigi di fare il suo, senza eccedere nella pittura ma anche senza eliminarla (come ben si vede nella seconda copertina).

E, ancora una volta, ha perso una buona occasione per non inoltrarti in cose che non sai, Wolk.

Adesso mi dai anche del "lei", per mantenere le distanze? So, Mr Wolk, please...
Cominciavano a mancarmi le tue attenzioni...ma torniamo in topic:

Come nasca uno è diverso da come si sviluppa. Altrimenti ognuno avrebbe un destino decodificato a priori, tipo codice a barre. Per me - meglio evidenziare, altrimenti ritorna la solfa della "competenza" - Mr Cavenago ha fatto suo con successo lo stile a colori, e se lo ha imparato strada facendo riversando sul pittorico, meglio per lui perché non posso certo dire che non abbia ottenuto risultati ottimi. Vogliamo chiamarlo effetto speciale? Nei Maxi era diventato la norma, e su Mater Dolorosa ci ha fatto un figurone, riconosciuto su scala quasi globale. Altro che "stile da svecchiare"

Se vuole tornare back in time alla fase precedente rimarrà una scelta sua, o della redazione, o di Sclavi, occhiperloro. Ma per me, allo stato attuale, il suo potenziale migliore l'ho visto espresso altrove/in altro modo, come detto sopra, sublimandosi nel pittorico. Queste due copertine non aggiungono nulla, ma non sono neanche tanto pop, per fortuna.

E tu ancora una volta hai perso un'occasione per non cercare rogna dove non c'è bisogno di abbajare a vuoto per scacciare la male-opinioni dal ristretto cortile di casa, visto che alla fine nessun pensiero intruso vuole sfrondare l'archittettura dei tuoi costrutti.

ALOHA CAVE CANEM, LUPUS LUDET

Ma che significa?

Tipo questo, ma con i barattoli.

E' chiarissimo Drake, l'amore di Sclavi per un certo tipo di arte (Matisse, Magritte e compagnia appresso) è dichiarato, ma gli omaggi sono sempre stati inseriti all'interno di un'estetica "dylaniata", questo misto di fantascienza, horror, gotico, fumetto underground e quant'altro che manca tanto nelle prossime due copertine di Cavenago quanto in questo aborrito cesso che hai postato qua sopra