Alla fine ho finito
Cipher. Riporto la recensione, per quanto non lo consigli troppo
Il mango si può dividere in tre parti:
- vicende di Cipher e Siva insieme a New York
- vicende di Siva a NY e di Cipher a Los Angeles
- vicende relative al riavvicinamento di Cipher e Siva, con ritorno a NY; che poi è l'ultima saga, più o meno gli ultimi due volumi (di undici complessivi dell'edizione americana, anche se su bakaupdates dice che sono dodici).
Come si evince, la mangaka non è proprio un mostro nel creare le trame, il fumetto ha l'intenzione più che altro di ruotare attorno alle situazioni che via via si vanno a creare e all'evoluzione dei personaggi. Peccato che, a mio avviso, non sempre ci riesca.
I
personaggi principali sono pochi:
Siva (Jake) e
Cipher (Roy) che sono in qualche modo i protagonisti, con Cipher più al centro dell'attenzione per la seconda parte, mentre Siva viene in qualche modo dimenticato a far bagordi a NY assieme a Levine (v. dopo);
Anise, che in qualche modo sembra essere la vera protagonista della prima parte di manga, dal momento che qualsiasi situazione viene generata da lei e dalla sua presenza che si insinua nella vita dei gemelli (salvo poi venir accantonata nella seconda parte, per poi tornare prepotentemente nel finale, dove ancora una volta è lei a dare la spinta per risolvere la situazione). In un certo senso, per buona parte del manga la vera protagonista è lei...
Alex
Levine, compagno di avventure newyorkesi (se così vogliamo definirle) di Siva nella seconda parte del manga, ipercaratterizzato dal suo aspetto femminile, presenta un'evoluzione del personaggio paragonabile a quella di un sasso, ma inspiegabilmente ha un successo tale che avrà uno spinoff di undici volumi tutto per sé (cfr. Alexandrite, della stessa autrice);
Hal è invece il compagno di avventure losangeline nonché coinquilino di Cipher. Personalmente è il personaggio che mi è piaciuto più di tutto nel complesso della narrazione: realistico, approfondito, segnato da un'evoluzione e soprattutto perfettamente calato nel suo ruolo di comprimario.
Un grande problema dei personaggi è infatti non capire attorno a chi ruota la narrazione: perché se una manga di chiama Cipher quantomeno ci si aspetta che ruoti attorno al personaggio omonimo -cosa che avviene solo dal sesto volume in poi, approssimativamente- e non attorno prima ad Anise e poi a Siva-Dana e poi tutta la parte a NY è dominata dalla figura di Levine (che è in qualche modo legato a Dana).
Ecco,
Dana. Non è possibile inserirla tra i personaggi, in quanto l'unico suo scopo all'interno del manga è morire e causare la separazione dei due gemelli. Tuttavia in quei pochi capitoli in cui appare (siamo alla fine della prima saga, quella nella Grande Mela) fa la voce grossa, catalizza l'attenzione e la sua presenza resterà costante per tutto il resto del manga. Ad ammorbarci...
Detto qualcosa dei personaggi, potrei accennare alle varie situazioni che vanno a crearsi (varie per modo di dire, dal momento che spesso e volentieri sono le stesse che continuano a ripresentarsi): in un certo senso, l'autrice punta sempre a formare dei triangoli affettivi/amorosi attorno a cui sviluppare la narrazione, sempre e comunque! Quindi ci troviamo con
Siva-Anise-altre ragazze ad inizio manga, quando ancora non si è scoperto che Siva è in realtà impersonificato da due persone a giorni alterni, poi
Siva-Cipher-Anise, dove progressivamente Anise diventa la fidanzata di Cipher, poi si passa a
Siva-Dana-Cipher, dove invece la coppia è Siva-Dana e Cipher il terzo incomodo (a dire la verità, le modalità di questa scomodità sono tra le cose più interessanti del manga); nella seconda parte del mango, si vengono a creare due triagoli (ottusangoli, vista la distanza geografica :sick: ), con
Hal-Sarah-Cipher a LA, dove Sarah è l'amica di cui un Hal timidone pare innamorato e che però è in qualche modo interessata a Cipher, belloccio e celebrità delle serie tv anni'80 (triangolo poco sviluppato per mancanza di applicazioni del teorema di Pitagora), ma soprattutto un terribile, struggente e sfracellamaroni
Cipher-Levine-Siva, in cui Siva cerca di sostituire nella sua vita Cipher con Levine e dall'altra parte dell'America, Siva viene a conoscenza di quello che sta succedendo, un po' perché se lo sente in quanto gemellino (qualcuno ha detto Lannister?) e un po' perché trasudano notizie dai giornali scandalistici. Come se negli Stati Uniti degli anni '80 tutti stessero attenti a quello che fatto 'sti due poveracci.
In ogni caso, credo fermamente che questa
continua ripetizione situazionistica sia voluta dall'autrice e sono altresì convinto che il gradimento del manga si risolva appunto nel gradire o meno queste triangolazioni. Per fare un esempio molto lontano, anche Tex propone situazioni spesso uguali a se stesse, anzi, possiamo dire che in qualche modo vive di questa ripetizione formulare; sta poi al lettore essere contento o no di queste situazioni. Ed è questo il motivo per cui io sono sempre contento di leggere un Tex scritto bene, anche se si ripete continuamente, ma undici volumi di Cipher sono stati abbastanza difficili da portare a compimento. La geometria non è mai stata la mia passione :corre:
Ultimo argomento di recensione dedicato a tematiche pruriginose :ahah:
Cipher è pervaso da continui e paradossali (nonché parossistici) rimandi a microsituazioni
boys' love, che ciclicamente si ripresentano e si fondono anche con un altrettanto smaliziato twincest (qualcuno ha urlato Lannister dal fondo della sala?).
Per tutta la parte newyorkese, Siva e Cipher non fanno altro che salutarsi e darsi la buonanotte a suon di appassionati baci alla francese, di fronte ad una Anise un po' stupita, un po' divertita, un po' con la faccia da "ma quello è il mio fidanzato?!". Nella seconda parte, come accennato, Siva e Levine vivono situazioni molto
awkward (mi perdoni il lettore il continuo rifarsi ad espressioni anglofone, ma non posso immaginare altra parola se non questa, possibilmente detta da Barney di Himym), dettate dal fatto che Levine sembra una femmina. D'altra parte, Hal si affeziona a Cipher al punto che quanto quest'ultimo deve tornare a NY, si comporta come se fosse il fidanzato tradìto, evita il confronto, scappa, piange dietro gli occhiali da sole, gli grida "Ti amo!" sulla spiaggia.
Va be', ci siamo capiti. Anche qua, dopo un po' uno si stufa che la sessualità dei personaggi sia continuamente messa in discussione.
Nel complesso, dal un lato sono stato contento di addentrarmi nel mondo shoujo, dall'altro non posso dire di aver gradito il manga nella sua interezza, ma come detto, proprio per le tematiche che tratta più che per le modalità. Certo, ci sono delle parti molto interessanti e ben orchestrate; ritmo narrativo intrigante, ad esempio, per i flashback e per quella breve saga con Dana (il tutto si colloca attorno al volume sei), poi quando Cipher si sposta a LA, lo
slice of life prende il sopravvento e allora si racconta la vita da coinquilini sua e di Hal (bello).
Non se farlo arrivare alla sufficienza risicata o lasciarlo in un limbo di vagamente sufficiente. Certo è che lo consiglierei solo a determinati lettori. Per andare in wash-out dagli shoujo dovrei rileggermi qualcosa di Hiroshi Takahashi, a suon di botte e amicizia