Cravenroad7

Sì, se la storia è cmq degna, considerate le circostanze. E per me lo è.
Se la storia fosse una ciofeca totale ne risentirebbero anche i disegni e viceversa, visto che cmq il risultato finale è sempre una sinergia tra gli autori, altrimenti nn sarebbe un fumetto, ma un libro illustrato.

ps: rispondevo alla domanda di don cristo in fondo alla pagina precedente

a dire il vero io l'ho trovato un testo sin troppo consapevole, al limite dell'esistenzialista. che poi non sia rivoluzionario, bé dai, siamo sempre su un bonellide mica su Cannibale. che poi i disegni siano miracolosi e il testo semplicemente un buon testo non vedo perché non lo si possa definire di qualità.

Rispondo a Don Cristo: Il testo di Mater Dolorosa non è rivoluzionario assolutamente. Ha sicuramente dei difetti. Uno l'ho evidenziato anche io. Che poi non è neanche un difetto ma un qualcosa che non piace a me, il che è diverso. In questo albo Recchioni aveva un messaggio da dire. Lo ha detto. Si può discutere sul modo in cui lo abbia detto. Dicendolo e non facendolo capire, come avrebbe fatto Sclavi. Però va ammesso anche che non capita tutti i mesi di avere degli albi dove si parla del rapporto tra dolore e protezione, attraverso le figure della madre e della sofferenza/malattia. Quindi sicuramente è un albo coraggioso, forse troppo didascalico. Mi pare anche un albo ben ritmato nelle sue scene e piuttosto ben legato nonostante i tanti personaggi inseriti.

Domanda al buon Don Cristo: Ma cosa ha di così pessimo questo testo da fartelo dire non di qualità?

Che ti devo dire, alemans. Per me è un guazzabuglio di citazioni confuse e contraddittorie con un'impalcatura infantile a reggere il tutto. Recchioni è evidentemente convinto che la citazione abbia un valore oggettivo di per sè (faccio la citazione dalla Tempesta, così quando mi criticheranno dirò: Ah, stai criticando Shakespeare!) - non è così, una citazione ha valore solo se è inserita nel testo con un senso narrativo (vedasi la lunghissima citazione da Zombi di Romero in I Vampiri, please).
Non sono d'accordo sul "ben ritmato". Le parti fra loro sono collegate male, la narrazione è frammentata, compiaciuta. L'autore si mette continuamente davanti alla narrazione. Il miscuglio di onirismo e realtà non funziona, come dimostra il fatto che la maggior parte delle pagine di questa discussione vertono essenzialmente sul decidere se l'incontro con John Ghost avviene davvero oppure no (in proposito, vedasi Il lungo addio, dove l'onirismo funziona invece alla grande). Non sono d'accordo sul considerarlo un "omaggio". Una tavola di volti di vecchi personaggi della serie non è un omaggio. Chiunque sa fare una cosa del genere, non c'è neanche bisogno di essere uno scrittore, ti basta essere un pubblicitario. Riprendere la trama di uno degli episodi peggiori della serie (il numero cento è una mezza zozzeria, siamo onesti) non è considerabile un omaggio.
Morgana, ragazzi. Pensate a Morgana com'era nel numero omonimo. Ora guardatela adesso. A me viene da piangere. Da piangere.
Non sono d'accordo nemmeno sul giudicarla una storia "sentita/dolente" eccetera. E' una storia fredda. Si vedono le rotelle dietro. Si vede che Recchioni ha tentato di dosare alchemicamente quelle che per lui sono le varie componenti tematiche di Dylan Dog (la citazione "alta", la citazione "bassa", l'incubo, il nonsense, la metafora, ecc.) generando una poltiglia di roba.

Naturalmente non sono sorpreso che stia piacendo così tanto. Recchioni ha evidentemente intercettato un "gusto". Che non è il mio, purtroppo.

Continuo a non capire. In altre parti d'europa (ma anche nelle nostre librerie) escono tanti fumetti confezionati lussuosamente che non valgo tanti bonelli che si trovano modestamente solo in edicola.
Il prezzo non lo fa la qualità artistica.

Se c'è una cosa in cui eccelle Recchioni è il ritmo. Non a caso le sue sceneggiature vengono ridimensionate con le seconde letture.
Che poi potremmo anche domandarci, nel caso di Mater Dolorosa, il senso di costruire una storia esistenzialista usando il pensiero di altri...

Forse in generale, ma non credo in questo caso. Non t'è sembrata affrettata la gita a Moonlight, schiacciato l'incontro con John Ghost, sbilanciato il duello?



In che senso?

Mi è sembrato molto un esercizio di ostentazione nozionistica e poco un diverso punto di vista personale che, anche nell'imperfezione, lo avrebbe reso unico.
Infatti anche quelli che lo hanno apprezzato maggiormente lamentano l'approccio troppo didascalico.

Sinceramente no. Mi è sembrato ben strutturato.

OK, è tutto chiaro e concordo. Non sulla struttura però

Tutto l'albo mi è sembrato ben strutturato da un punto di vista formale.
Con anche qualche finezza.

Ad esempio? Elabora, è un discorso che m'interessa moltissimo.

Credo che tu veda l'albo come spezzettato perché vi sono dei tagli netti tra un discorso e l'altro. Non ho l'albo sotto mano quindi non faccio citazioni ma ricordo che la parte dedicata a John Ghost può sembrare slegata dal resto. Ma in realtà se ben guardi Dylan va a MoonLight proprio perché malato, quindi sotto l'effetto di Mater Morbi la quale dimostra di essere stato sempre con Dylan fin dagli inizi della sua vita (a 3 anni sul veliero). La stessa Mater Morbi parla di casualità nella scelta di Dylan Dog così come John Ghost parla di caos. Due concetti che sono molto simili a ben guardare. Che cosa è un evento casuale a ben vedere se non un evento deterministico ma dipendente da troppe variabili impossibili da valutare e controllare? Per cui il collegamento esiste. Poi è su piani temporali diversi e il fatto che non si capisca se è un sogno o meno non mi pare un grosso problema. Anche in Storia di Nessuno non è molto semplice capire cosa accade su un universo o su qualche altro universo.

L'unico difetto trovato è il troppo didascalismo nei dialoghi ma per il resto mi è parso ben costruito. Formalmente almeno.

Cosa intendi Dear Boy con questa frase?

"Che poi potremmo anche domandarci, nel caso di Mater Dolorosa, il senso di costruire una storia esistenzialista usando il pensiero di altri..."

Addirittura!
Mi riferivo a certe ripartizioni simmetriche come ad esempio la pagina in cui Morgana abbraccia Dylan e in quella dopo c'è Mater ad abbracciarlo in una vignetta identica ma impaginata al contrario.
Ora non ho l'albo sotto mano per trovarne altre, ma mi è sembrato un lavoro molto minuzioso e logico nella cura degli "spazi".


Ho approfondito qualche post fa.

Dai, almeno dimmi a che pagina si trova il post...

In questa, sennò dicevo qualche pagina fa, cazzo!

Questa, pochi post più in su: rileggi l'ultima parte di pagina e lo trovi in un attimo.

Sull'albo non mi sono ancora espresso, ma in sostanza la penso come Dear Boy. Anzi, più che "in sostanza", direi "in tutto e per tutto".