Che poi sinceramente questa cosa b/n Vs color mi sembra un po' infantile come diatriba, tipo vuoi più bene a papà o a mammà. E la zia (vogliosa) dove ce le mettiamo?
Ognuno ha i suoi gusti ed ogni autore dispone di ciò che gli è più congeniale, anche per le risorse da cui attingere. Ci sono fior di incisori come Dorè e Dürer che hanno fatto della rinuncia ai colori un paradigma e ci hanno regalato capolavori indiscussi. Per i fumetti la scuola a colori è d'impronta Nord Americana e Nord Alpina xlo+, oppure "da libreria", visto che difficilmente si dispone serialmente di fumetti italici, latinos, o giapponesi a colori che non siano costose edizioni da libreria monoautore e a cadenza random. Detto questo, per quanto riguarda il mio personale sentire, l'anima fondativa della SBE - e quindi anche dylaniata, non me ne voglia tutto lo staff dei CF - è in b/n ed il top della propria identità lo esprime coi maestri in quell'ambito. Stano, Ambrosini, Venturi, De Angelis, Frisenda, etc. sono ottimi anche a colori, ma solo con il bianco&nero veicolano il massimo del loro talento. Il colore sa di aggiunta in quei casi, come è un'aggiunta per i celebrativi a livello di bonus extra omaggio. In questo senso perciò non mi dispiacerebbe possedere, chessò, una versione in b/n di
Ritratto di Famiglia, perché senza dubbio acquisirebbe un fascino particolare, od ulteriore, come potenziale
.
Per Cavenago il discorso è in parte diverso perché non credo nasca come autore in b/n. Qui si è cimentato nel suo territorio naturale, senza surplus aggiuntivi. Sarei a questo punto curioso di vederlo solamente in b/n, perché l'unica cosa vista sinora, e
cioè quel discutibile logo sulla "O" per il trentennale, mi mette una tristezza infinita - altro che festeggiamenti !
- ed onestamente credo si potesse fare di meglio.
ALOHA 30 ANNI E SENTIRLI TUTTI, CON FATICA...