Altair ha scritto:
Io nel discorso di Ghost
Troppe seghe mentali forse
Di sicuro non ci salverà dal mondo delle seghe a vuoto, perché passeranno anni prima che questi archi narrativi vengano "risolti" o perlomeno inquadrati meglio. Bilotta deve colmare gap di decenni con 160 pagine all'anno e Recchioni scrive su Dylan quando gli capita, rinviando a tempi migliori..
Dear Boy ha scritto:
Continua a quadrarmi di più l'incontro con Ghost come proiezione delle sue paure.
[...]
È Dylan che si è autoconvinto di essere un malato terminale.
Poi è tutto troppo sopra le righe con la brexit cosmica e il sushi politically scorrect.
Le rivelazioni che fa non mi sembrano su fatti che Dylan non conosce e su cui non abbia fatto congetture.
E per concludere, la parte di Ghost calza a pennello con il metametaforone editoriale. Distrugge il passato e promette bombe nucleari per il futuro. L'hype fatto personaggio. Cheppalle.
Temo invece che quello dell'incontro con JG sia una sequenza pseudo-realistica ma con un Dylan un po' groggy per l'ennesima ricaduta - pardon, "recrudescenza"
- del malessere di vivere, ipocondro a palla. E lo stesso dicasi con il dottor Vonnegutt, dove poi la cosa sfuma nel delirio quando compare Mater.
Se ci facciamo caso l'unica premessa prettamente onirica del Dylan attuale è l'omaggione sentito a Dellamorte nel
saturday night asfalta zombies, più che altro dovuto per (com)piacere di infra-citazionismi e menzioni allo Sclavipensiero, riesumati qui per l'hype celebrativo.
Come serve per ricarburare l'hype e ridestare l'attenzione sopita il ficcarci in sfilza (e di corsa) quei riferimenti agli albi recenti della fase#2, tipo memostick segnalibro, giusto per dire "
non tutto era casuale, eh, stiamo ancora lavorando per voi, ne vedrete", facendo capire che da questi paletti un giorno tutto quadrerà, senza che il cerchio si chiuda, o il puzzle si polverizzi da sé
.
Inoltre non penso che Dylan, per quanto rincoglionito dai "malanni", abbia l'animo d'inventarsi quelle strappate sulla Brexit o sul sushi, anche se in certe storie si sognava la freddure di Groucho per conto proprio.
Che poi tutto sia riconducibile al meta-sviluppo editoriale della serie è un altro discorso ficcato ad arte, con l'adolescenza Moonlightiana da sotterrare/superare sotto nuovo cemento narrativo, il dover crescere soffrendo, l'affrancarsi dall'autorità m(p)aterna, la coazione al cambiamento nuclearizzato, la chimera dell'immortalità, il sacrificio per l'umanità variabile , etc
.
ASL
(
ALOHA SINE LOCO)