salvo quasi tutto di zagor, figurati se non "salvo" sclavi
è che quest'albo è completamente sbagliato...
il mostro di philadelphiaritorno in tono minore di allan poe, a parte il cannibalismo un giallino innocuo ben disegnato
voto=6
bersaglio bat battertonbravo mignacco, due tra le peggiori storie di zagor in un solo anno, questo maxi è una vera truffa(il titolo), un noiosissimo fondo di magazzino:ce ne sarebbero almeno altri dieci così, che prima o poi dovranno essere smaltiti
voto<4
il ritorno dei lupi neridignitoso e ben disegnato epitaffio per ADE CAPONE, storia tonkiana con delicate citazioni dal primo zagor nolittiano, che per me ha la medesima dignità del nolitta più maturo:"iron man" addirittura anticipa gli incubi di zagor;"guerra!" è la storia classica zagoriana sulle pulizie etniche; "gli evasi" è il primo ritorno a darkwood, con caratteristi e zagorabilia da golden age inoltrata
voto>6,5
prigionieri nel desertostoria stroncata malamente dal pubblico, secondo me non è riuscita (a partire dai disegni), ma nemmeno la considero una ciofeca:è un mix trash tra classico e moderno, tra "gli adoratori del sole"(altro nolitta antidiluviano) e BVZM e avventura anni trenta/ottanta, FERRI si congeda dal pianeta terra con tre belle e toccanti copertine
voto=6
la banda dei cinque"solito" disco zagoriano sui giovani e sulla vendetta (con omaggio a burattini per il "giallo" e i sosia), in cui zagor è un pò costretto a rincorrere, anche dal punto di visto anagrafico, innocuo dimenticabile speciale di altariva che proprio non può fare a meno di ste benedette botte in testa
voto 5,5
l'uomo che vedeva il futurostoria molto interessante di altariva, malinconica, intimistica, lievemente oscura, peccato che poi più della metà del maxi sia coperta dalla storia di zamberletti, inadatto o inadeguato al personaggio per quanto si sforzi di fare il verso a burattini o di citare boselli... ma poi perchè un maxi tutto di vitto?e perchè sta diaspora da diabolik? la gestione masiero non è partita bene (aridatece marcheselli)
voto alla storia di altariva>6,5
voto a zamberletti 5
i dominatorizamberletti, da burattini, prende lo zagor duro e puro (il finale "volevi sguazzare nel petrolio?"): purtroppo non ha la necessaria fantasia, c'è tanta azione, come piace a me, ma poco studiata..zamberletti proprio nulla sa e nulla intende del lato fantastico di zagor:da burattini prende anche la mania di impostare le storie sulla scienza&tecnica o sulla storia
voto 5
non umanistoria che ha spaccato in due il pubblico, due albi disegnati in maniera strana(secondo me barison ha sbagliato),una specie di malsano collage di vecchie burattinate con il ritorno di quello che si può considerare a tutti gli effetti il "thunderman" zagoriano:un personaggio demmerda a cui burattini ha pensato bene di affiancari altrettanti pagliacci venusiani... storia in sè positiva, più che la ruffiana new entry mi fa felice il finale perchè realizza il mio sogno di veder citato in zagor quella spettacolare versione tamarra di zagor che è "predator"
voto 6,5
il segreto del colonello perryun color di zamberletti e di vitto:ma perchè?? minestra riscaldata, "temino" da zagor racconta, scritto per sottrazione, per luoghi comuni e per scimmiottamenti di burattini, mentre ti fa pesare tutti gli anni da lettore zagoriano sul groppone, ti alleggerisce in maniera alquanto sgradevole le tasche
voto<5
gli uccisori di indianiCOSI' FACEVA NOLITTA ovvero abbinare il divertimento alla riflessione e all'apprendimento, la saga dei cherokee fa comportare zagor come tex, ma in realtà questo tipo di storie è zagoriano fino al midollo e burattini sa rendere felicemente (e forse spesso involontariamente)grotteschi, quindi zagoriani, tanti passaggi, albo forse un pò spiegazionista ma riuscito,riconciliante, disegnato da un talento sfuggito per miracolo alle grinfie di boselli, ultima copertina del Maestro che Dio lo abbia in Gloria
voto>8
zenith 666no comment
voto<4
aspettando la storia di rauch che parte da un 8 preventivo
un'annata da 5 o 5,5, strana, segnata dalla morte di FERRI, da ritardi e slittamenti