Senza mezzi termini,uno degli albi piu' attesi degli ultimi anni.Su cui si e' discusso di piu',e creato aspettative di ogni genere.Giuste,forzate...opinioni preventive in un modo o nell'altro.Gente che lo giudichera' male perche' l'ha scritto Recchioni.Gente che lo giudichera' bene per lo stesso motivo.Un copione che piu' abusato,forse non si puo'.
Difficile,molto difficile distinguere tra sogno e realta'.Tra reale,e irreale.Albo onirico e sognante,in bilico tra delirio e lucidita'.
Gli albi celebrativi non sempre hanno convinto totalmente in passato.Sono sempre stati oggetto di discussioni infinite e contrastanti.Nati per dividere.Salvo rari casi.
Questo "Mater dolorosa" e' insieme un nuovo inizio,e il "numero 100" di Recchioni.Che come Sclavi utilizzava Xabaras e Morgana,lui mette in gioco John Ghost e Mater morbi.Per un Dylan che deve guardare avanti,deve rinnovarsi.Ma allo stesso tempo,proprio Recchioni non taglia i ponti con il passato.Perche' Dylan deve evolvere,ma restando se stesso.Un nuovo Dylan,ma con lo stesso spirito. Ci tiene Roberto Recchioni,e si vede.Ama il personaggio,ama la sua storia. A volte eccede.E' nella sua natura di autore.E' piacione,esagerato,e altro...ma e' indiscutibile quanta passione venga trasmessa attraverso ogni singolo momento che vede Dylan protagonista di questa vicenda.
Come dicevo prima...puo' essere un sogno,una narrazione delirante,una sorta di illusione.A livello emotivo,"Mater dolorosa" non fa un solo passo indietro.Colpisce duro,in modo inquietante e disturbante quanto basta.
Non e' un albo perfetto,forse.Non e' una narrazione perfetta,forse.Ma quale potrebbe esserlo?...quello che io ho letto,e' la "storia di Dylan Dog" passato e presente,e con non poche promesse per il futuro...che in quanto a suggestioni,emozioni spacca i culi...detto in francese.
Il viaggio sul galeone,il viaggio interiore di Dylan,e' un racconto di formazione infinito e ancora oggi work in progress...che prende per mano personaggio e lettore,e li porta,insieme,in un nuovo universo che chissa',come sostiene in modo ambiguo John Ghost(ecco,qui personaggio da rivedere,non ha ancora trovato la quadratura del cerchio),potrebbe portarci verso un sacrificio e magari...ipotizzo,dare una botta di continuita' non indifferente tra il Dylan di oggi e quello del domani.Ma lo vedremo.
Oltre a Ghost,alcune parti non proprio convincenti al 100% come ho gia' letto e concordo...sono il duello tra le due "madri",forse ridondante.Non per questo meno apprezzabile,o significativo.La rivelazione dell'oscuro passato,del collegamento con Mater morbi con il piccolo Dylan,ci fanno reinterpretare diverse situazioni.Ma trovano l'opposizione di quella Morgana,personaggio quanto mai emblematico e capace di influenzare le sorti di Dylan.Duello ricco di violenza,di sangue,di sofferenza.
Specchio fedele della sofferenza e del tormento che caratterizzano l'albo e lo stesso Dylan.
Niente,niente...ce ne sarebbero di cose da dire adesso.E ancora di piu',dopo una,due riletture.E' un albo importante "Mater dolorosa".E' gia' un classico,piaccia o meno.Come e' stato "Spazio profondo" per Recchioni,anche qui siamo di fronte a un qualcosa che segnera' e restera' impresso nella memoria degli appassionati.
Ho letto recensioni entusiastiche.Alcune condivisibili,altre forse un po' meno...ma tutte d'accordo nel sottolinearne appunto,l'importanza.La rilevanza per il personaggio stesso. Il viaggio finisce.Il viaggio ricomincia.Noi ci siamo.Noi ci saremo.
Bravi!
Complimenti a Cavenago,i cui disegni parlano da soli.Ma,devo dire...io resto legato a Carnevale di "Mater morbi".Le emozioni che mi ha regalato,restano superiori. Complimenti a Recchioni per una sceneggiatura tanto vibrante,coraggiosa,sofferta...per quanto magnificamente imperfetta.
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