Letta ieri sera, finalmente.
Prima considerazione: attendevo l'albo con molta curiosità e un filo d'ansia, il che non mi capitava da parecchio tempo. Tenerlo finalmente tra le mani è stata una soddisfazione. Seconda considerazione: i disegni, già a una prima sfogliata, appaiono perfetti, e si rivelano tali anche durante la lettura. Per quanto diversissimi da quelli di Casertano ed effettivamente un po' spogli, specie nei fondali, sono ricchi d'atmosfera e sanno restituire in modo eccellente la malinconica desolazione che caratterizza la quasi totalità dell'albo.
Qualche
spoiler (ma niente di che) nel prosieguo.
La storia è lenta, avvolgente, suggestiva, profonda, ricca di rimandi interni e auto-citazioni mai fini a se stesse, ma anzi motivate dalla natura stessa della vicenda, con un Dylan che passo dopo passo cerca di ricostruirsi e di ridefinire la propria identità, finendo quindi per ripercorrere sentieri noti. Bilotta riplasma la mitologia dylaniana in maniera davvero convincente, riuscendo a soddisfare sia i vecchi lettori sia quelli meno ferrati nella (disastrata) continuity dylaniana; il tutto alla faccia di chi sostiene che Dylan non abbia più nulla da dire, che sia un personaggio esaurito e via dicendo. Notevolissimo il personaggio di Herbert, protagonista non meno di Dylan, e ottima la caratterizzazione del demiurgo Werner; comprimari che si mangiano buona parte dell'albo e che non si dimenticano.
L'unico difetto di uno Speciale comunque imperdibile è quello di essere in buona sostanza inconcludente: l'albo, per quanto narrativamente denso, non è pienamente autonomo e non può essere gustato al meglio se non si è letto
La casa delle memorie; allo stesso tempo, quando si chiude il volume si intuisce che la vicenda raccontata è propedeutica a quel che accadrà nei prossimi numeri della saga: è insomma una storia "di raccordo", ricca di importanti elementi di continuity, e alla luce della periodità annuale della collana non sono sicuro che l'idea di creare albi così interconnessi sia vincente. Per carità, è un'idea mia, ma per quanto mi riguarda avrei preferito che i vari capitoli della saga fossero del tutto autosufficienti.
In ogni caso, uno splendido Speciale. E ora chi ce la fa ad aspettare un altro anno per leggere il prosieguo di questa meravigliosa collana parallela?