Cravenroad7

In Sangue e ghiaccio la parte del leone la fanno i magnifici disegni di Frisenda, ma si può tranquillamente dire che la storia di Faraci li accompagna bene in questa discesa nell'orrore. Voto: 8.

Nessuno mi ha dato la sua opinione a riguardo.

Certo che ha ragione Raman quando nel numero 75 dice che Faraci va con tutti (battuta sulla promiscuità editoriale che a me fa ridere un sacco).
Questo mese il nostro Tito ci regala oltre le consuete storie Disneyane e Bonelliane, anche una bella storia di Diabolik.
Leggete il grande Diabolik, la storia di Faraci dal titolo EFFETTI SPECIALI, non ve ne pentirete!
GRANDE FARACI!

@uomo in bombetta: perché dovremmo andare a rileggerci l'intera storia, credo

Ho letto Illusioni, che mi è parsa debole rispetto agli standard di Accatino, e Cuore di Lupo di Ambrosini, una lettura piacevole (con un protagonista a metà tra Ken Parker e Napoleone) ma non folgorante.
Ciò non toglie che siano due buoni albi.

Concordo. Credo che questa sia una delle migliori sceneggiature bonelliane di Faraci, se non la migliore in assoluto: è semplice ma ben condotta dall'inizio alla fine, nonché intrigante e ricca di suggestioni narrative (egregiamente trasposte su carta dall'eccezionale Frisenda).

Ho letto solo ora (meglio tardi che mai) Il fattore Z, del nostro Gualdo: una buona storia di zombi, in qualche momento un po' troppo verbosa (ma niente di tremendo) ma comunque scorrevole e avvincente. Poco originale, ma ormai il genere zombesco è codificato ed è difficile dire qualcosa di nuovo. Molto buoni i disegni di Bianchini. Unico difetto: per quanto la storia sia complessivamente compiuta, ad albo ultimato rimane la sensazione di aver letto una sorta di episodio pilota, l'ennesimo "numero 1" di una miniserie che quasi sicuramente non si farà mai.

Recuperato il dittico di Recchioni.

"La redenzione del samurai" mi e' piaciuto,ma senza entusiasmarmi.Bene il ritmo,molto bene lo sviluppo e tutto.Ma c'e' una sensazione di già visto troppo forte,e larga parte del racconto e' abbastanza prevedibile.Questo non compromette certo la lettura,che gode di personaggi ben narrati e una certa passione che caratterizza il tutto.Piu' di un rimando cinematografico,in particolare a "Guerre stellari"...almeno per me.

"I fiori del massacro"...piu' strutturato,piu' coraggioso.E' piu' "Kill Bill" e "Lady vendetta".Seguito non solo ideologico del precedente,qui Recchioni si lascia piu' andare e confeziona un racconto piu' sporco e cattivo.Il senso di giustizia e dell'onore hanno colori piu' sfumati,e i personaggi hanno piu' spessore.

A ogni modo,tra i migliori della serie.

Notturno Newyorkese di Marolla inizia in modo affascinante, grazie soprattutto alle atmosfere tipicamente noir rese cupamente da Avogadro, poi via via la storia si fa macchinosa, interessandomi e convincendomi sempre meno fino al Troppi stereotipi e frasi ad effetto che invece di spiccare come elementi caratteristici del genere, danno alla narrazione un qualcosa di troppo artificioso. Non conoscendo l'incompiuto The Loser di Cornell Woolrich, nemmeno nel soggetto, non posso ovviamente valutarne come si deve il peso nella storia.

Recuperato "Illusioni"di Accatino. Ottima, si piazza in alto in una eventuale classifica.
Storie che parte da qualcosa di semplice ed anche a momenti di già visto ma che prende grazie alla sceneggiatura ed ai disegni molto adatti. Sono più che soddisfatto.

Concordo.
Le atmosfere che questo albo suscita sono davvero coinvolgenti: si sente freddo, ci si sente a disagio e in cerca di una qualsiasi fonte di calore, proprio come i protagonisti. I disegni hanno contribuito molto a questa empatia, a questo coinvolgimento. Sono davvero eccellenti e preziosi.
Il finale mi è parso una sorta di conclusione dovuta, quasi a dire: "la storia deve finire, prendete per buona questa conclusione". In tal senso, a parer mio, si doveva dare un po' più spazio a questa parte di racconto, o quanto meno doveva essere gestito in modo differente. Così com'è l'epilogo mi è parso poco accattivante, poco d'effetto.

Tutto sommato però ho apprezzato, ovviamente la mia opinione è influenzata molto dai disegni. Ma fanno parte dell'opera, quindi devono essere inclusi nel giudizio finale.

Sono splendidi, solo a tratti un po' confusi o è una mia idea?
Accompagnano egregiamente una bella storia.

Secondo me è un problema di stampa: su carta migliore e in formato maggiore, quell'accenno di confusione a cui fai riferimento (e che secondo me è dovuto appunto alla stampa "impastata") non si noterebbe.

Ecco si, sarebbe ideale.
Peraltro quell'effetto acquerellato a me fa proprio sognare.

edito per aggiungere un commento su Balaklava:
La noia e la confusione a livello esponenziale, ritiro tutto quello che ho detto su Sangue e ghiaccio.
Peccato per i disegni superbi, di grande impatto dinamico e visivo.
Troppe forze in campo, troppi salti di schieramento, praticamente una storia flash dedicata ad un episodio storico nel quale veniamo catapultati senza un minimo di introduzione o vaga conoscenza dei personaggi.
Giusto per riconoscerli.
Personalmente non ho distinto uno solo dei contendenti in campo, tranne i cosacchi e il lanciere del 17 che almeno quello si distingueva subito
Troppi cambi di sequenza e mischioni terrificanti, praticamente un action movie del 1780 al quale hanno tolto tutta la caratterizzazione, seppur minima, dei personaggi.

Notturno newyorkese (Marolla - Avogadro)
Le atmosfere noir sono sempre affascinanti, soprattutto quando il genere viene mischiato ad altri sotto generi; ciò che ne deriva è sicuramente un ibrido con del grande potenziale.
Questo racconto soddisfa per quanto riguarda le atmosfere e presenta una trama accettabile, seppur non brilli per l'originalità.

I disegni sono abbastanza anonimi. Molto bella e suggestiva invece la copertina.

"Illusioni" è una bella storia, con disegni particolarmente suggestivi.
Poi a me Praga fa semplicemente impazzire.