Allora, a quanto pare andrò controcorrente, e di sicuro ci saranno SPOILER
Il voto che volevo dare a quest'albo era "buono", ma ho messo "ottimo" per risollevarlo un po', dopo aver letto tutti questi commenti così negativi. La sensazione è che il nome Barbato ormai sia un peso più che un valore aggiunto. Probabilmente Paola ci ha abituato a un approccio diverso, e può darsi che trovarsi di fronte a una trama così semplice, forse scontata, abbia lasciato quasi inevitabilmente delusi. Premetto che io ho letteralmente adorato "Il Sonno della Ragione", e che le storie super complesse con gli spiegoni sono tra le mie preferite, ma Remington House me lo sono goduto parecchio, e l'indicatore più efficace è l'attenzione con cui l'ho sfogliato fino alla fine, senza un cedimento, nonostante l'ora tarda e la posizione orizzontale (per dire, tutt'altra cosa rispetto alla fatica fatta con "Sul Fondo").
È vero che la trama e lo spunto sono molto semplici (ma almeno ci sono, cosa che non si può dire sempre), ma la forza della storia non sta qui, quanto nel fatto che da tanti, troppi numeri non si respirasse un'inquietudine così densa, una sensazione così disturbante. Forse l'ha già detto qualcuno, ma se invece che un fumetto fosse stato un film, si sarebbe lasciato indietro più di qualche nottata di incubi. Non è tanto lo splatter, quanto l'angoscia di vedere questi corpi straziati rianimarsi come marionette, ricomporsi, diventare orrore e dibattersi in una stanza chiusa. Le membra che si fanno mostruose, l'improvviso passaggio dalla banalità umana all'abominio della materia, il senso di claustrofobia, di impotenza e di ineluttabilità, il tutto superbamente illustrato dai disegni di Gerasi. Quindi dài, voto ottimo. Il paragone non è ovviamente Memorie dall'Invisibile, ma il nuovo corso, e per una volta non mi spiace premiare una storia che mi ha lasciato qualcosa.
COSE CHE NON MI SONO PIACIUTE: - La meta-battuta di Groucho. OK, è anche carina, ma vi prego, basta meta-roba. Se non altro l'era delle storie su DD che è cambiato sembra alle spalle. - Il fatto che si intuisca troppo presto che Dylan non è in pericolo di vita. Sicuramente c'è altro in ballo, ma di fatto toglie suspense a una storia che di suspense ci campa.
COSE CHE NON MI SONO DISPIACIUTE - La caratterizzazione della tipa, non ricordo il nome. Poi il fatto che per Dylan quello comunque sia lavoro, e che vada anche controvoglia a sorbirsi un accollo del genere. - La citazione di Gandalf. Io il fantasy "sword and sorcery" lo odio, e Il Signore degli Anelli non l'ho neanche mai visto né letto, ma il meme è celeberrimo, e il fatto che Dylan se ne serva non mi sembra poi così fuori personaggio. Non sta citando "16 anni e incinta", tanto per chiarirci.
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